Discorsi sul Nuovo Testamento |
1 - Cristo chiama i peccatori affinché non siano sempre peccatori
2 - La vocazione alla fede nella Chiesa è il battesimo
3 - Vana scusa di quanti rinviano il battesimo
4 - "Non posso" tu dici. Ricorri dunque a Colui che li cancella
Non hanno bisogno del medico i sani ma i malati; non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori. ( Lc 5,31-32 )
Sono parole del Signore. Ma a quale scopo chiama i peccatori?
Affinché non siano sempre peccatori; perché gli uomini, considerando che il Signore ha amato i peccatori, non vogliano peccare in continuazione per essere amati da Cristo.
Cristo ama i peccatori come il medico ama il malato, ma per fare scomparire la febbre e salvarlo.
Non desidera che uno stia sempre male per avere chi sempre visitare, ma desidera solo salvarlo.
Il Signore dunque non è venuto a chiamare i giusti ma i peccatori per giustificare l'empio.
Da idolatra rende uno fedele, un altro da ubriacone lo rende sobrio, da sciupone frugale, da avaro lo rende non già uno che fa doni ai gladiatori o che applaude al diavolo, ma uno che fa elemosine ai poveri e sarà premiato da Cristo, e uno che acquista per sé ciò che non potrà passare.
Più difficile era ciò che fece il Signore; Colui infatti che d'un infedele fece un fedele, non renderà il premio a un suo fedele?
Riflettete, fratelli miei: che cosa è più incredibile? d'un infedele fare un fedele o d'un fedele fare un angelo?
Infedele e fedele sono cose contrarie tra loro, mentre non sono cose contrarie "fedele" e "angelo".
Non ti potrà forse appagare con la felicità dell'angelo a te simile chi ti ha cambiato dallo stato contrario a quello?
Quando infatti cominci ad essere un fedele servo di Dio, cominci ad imitare la vita degli angeli; quando invece eri infedele, eri lontano dalla vita degli angeli.
Per mezzo della fede che ti viene da Dio tu vieni giustificato e ti abbassi davanti a Dio mentre prima lo bestemmiavi e, mentre prima eri tutto proteso verso le creature, ora desideri il Creatore.
Ecco che cosa ti ha dato: ha realizzato la sua Chiesa diffusa su tutta la terra; l'ha realizzata come l'aveva promessa.
Era stato predetto che l'idolatria sarebbe stata eliminata e tolta di mezzo: lessero questa profezia i nostri predecessori ma non la videro adempiuta.
Orbene crede forse colui che vede? Crede solo chi non vede: una cosa è credere, un'altra vedere.
Poiché non vedi, occorre che tu creda, affinché credendo ciò che non vedi tu possa meritare di vedere ciò che credi.
Ciò che merita la visione è la fede; ricompensa della fede è la visione.
Perché cerchi la ricompensa prima dell'opera? Devi dunque credere e camminare secondo la fede: la tua salvezza consiste nella speranza.
Ha dunque cominciato a curarti il migliore dei medici, per il quale nessuna malattia è inguaribile.
Non devi stare in apprensione per i tuoi peccati passati, che forse hai commessi, per quanto si voglia orribili e incredibili; sono sì malattie grandi ma il Medico è più grande.
Non ti preoccupare dunque dei peccati trascorsi: ti saranno perdonati e tutti completamente solo grazie alla valida efficacia del sacramento.
A questo proposito ascolta che cosa fu detto dagli Apostoli ai giudei che avevano crocifisso il Signore: Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome del Signore Gesù Cristo e vi saranno rimessi i vostri peccati. ( At 2,38 )
Così fu: si fecero battezzare, divennero credenti, si accostarono al corpo del Signore e bevvero il sangue sparso da loro.
A tutti coloro che sono diventati colpevoli dà il perdono Colui che i peccati li rimette, non li loda; poiché è venuto non a chiamare i giusti ma i peccatori.
Diciamo dunque per concludere alla Santità vostra: ciascun cristiano se ancora è catecumeno faccia del tutto perché gli vengano rimessi i peccati.
Già infatti porta sulla fronte il segno di Cristo, già entra in chiesa, già da lui è invocato un nome così eccelso, ma porta ancora il peso dei propri peccati che ancora non gli sono stati rimessi, perché vengono rimessi solo nel santo battesimo.
Non deve perciò dire tra sé: "Esito a diventare fedele, per paura di peccare in seguito".
Ha infatti in suo potere di non peccare in seguito, ma ha forse in suo potere il fatto di non aver peccato?
Ha la possibilità di fare in modo di non peccare; come farà a non aver peccato?
Poiché ciò ch'è fatto è fatto; non puoi far sì che i trascorsi non siano stati fatti, mentre puoi non fare ciò che potrebbe esser fatto.
Perché dunque viene traviato dal diavolo con un consiglio perverso?
Teme peccati futuri che ancora non commette, ma non teme quelli passati e che ha già commessi e che porta con sé.
Quelli non li hai ancora commessi, ma questi già ti opprimono; quelli forse non li farai, anzi, se non vorrai, non li farai; questi li potrai cancellare, se vorrai.
Vieni alla grazia. Ne hai ricevuto la possibilità, poiché sta scritto: Ha dato loro la possibilità di diventare figli di Dio. ( Gv 1,12 )
Comincia dunque ad essere figlio tu ch'eri un cattivo servo e tuttavia avevi cominciato ad essere già nella grande casa.
Dove hai cominciato a essere servo, cerca d'essere figlio; fa' che ti siano perdonati i peccati che hai in te stesso.
Perché temi i peccati che ancora non esistono e invece non temi quelli che già si trovano in te?
Quando però, grazie alla remissione dei peccati, sarai stato rigenerato, allora, rimessi i peccati passati, se quaggiù riceverai in dono un lungo spazio di vita in modo che alla tua fede tengano dietro le opere buone, cerca di vivere come uno diventato figlio d'un così grande Padre di famiglia, come uno sul quale è invocato il nome di Dio.
Vivi in questo modo: progredisci nella virtù, disprezza i beni presenti, spera quelli futuri; perdano valore ai tuoi occhi tutte le realtà temporali, risplendano invece di viva luce le realtà eterne.
Mettiamo in pratica i precetti del Medico per meritare di godere della salute eterna, poiché chi farà la volontà di Dio vivrà in eterno, come anche Dio vive in eterno. ( 1 Gv 2,17 )
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