Discorsi sul Nuovo Testamento

Indice

Sullo stesso argomento del discorso precedente

1 - Quali opere ora compie Cristo nei cuori
2 - L'intervento graduale del Signore che portò a rendere la vista al cieco
3 - In Cristo si è realizzata ogni profezia
4 - Dio ascolta anche i peccatori
5 - La fede di chi vede con il cuore

1 - Quali opere ora compie Cristo nei cuori

Le opere proprie di Cristo Signore, quelle che allora egli compì nei corpi, compie ora nei cuori, benché non cessi affatto di operare anche in molti corpi, ma nei cuori la sua azione è superiore.

Se indubbiamente è gran cosa la vista della luce del cielo, quanto è più grande vedere la luce di Dio!

A questo fine infatti sono risanati gli occhi del cuore, a questo vengono aperti, a questo sono purificati, affinché vedano la luce, che è Dio.

Infatti Dio è luce, afferma la Scrittura, e in lui non ci sono tenebre; ( 1 Gv 1,5 ) e il Signore nel Vangelo: Beati i puri di cuore perché vedranno Dio. ( Mt 5,8 )

Perciò noi che restiamo ammirati che questo cieco ora vede, con tutte le nostre forze, di cui Dio stesso ci fa dono, perseveriamo nella preghiera affinché i nostri cuori siano risanati ed anche purificati.

A che giova infatti essere stati resi mondi dai peccati nel fonte battesimale e subito dopo tornare a macchiarsi con perfidi costumi?

2 - L'intervento graduale del Signore che portò a rendere la vista al cieco

Il compiersi progressivo di quest'opera del Signore, per la quale il cieco ebbe la luce degli occhi, induce a intravedere qualcosa di grande e di essenziale.

Evidentemente il Signore Gesù Cristo poteva - e chi è che può dire: Non poteva? - toccargli gli occhi senza l'impasto di saliva e di fango, e subito rendergli, o piuttosto, dargli la vista. Poteva farlo.

Che posso dire: se avesse toccato? Che cosa non potrebbe soltanto per averlo voluto?

Mediante la parola che cosa è impossibile alla Parola, non ad una parola qualsiasi, ma a quella che in principio era il Verbo, e il Verbo era Dio.

Questo Verbo in principio Dio presso Dio si fece carne per abitare in mezzo a noi. ( Gv 1,1-2.14 )

Perciò il Verbo camminava visibile nella carne.

Mentre la carne era in vista, il Verbo era celato.

Ma in precedenza molti Profeti, quali messaggeri di lui, predissero, a distanza di tempo, nel suo Spirito e verità, che egli sarebbe venuto nella carne.

Anteriormente molti vennero a dire: Ecco, verrà e verrà tale che in lui ci sarà la remissione dei peccati.

Ecco, verrà in molti modi, sotto molte figure, sotto i tanti segni simbolici dei sacrifici, sotto i molteplici veli dei misteri.

Niente altro si udiva che: Ecco, verrà.

Dopo la sua venuta, subito l'amico dello sposo dall'acqua: Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo; ( Gv 1,29 ) colui che si prometteva sarebbe venuto, del quale scrisse Mosè, di cui attestano la Legge e i Profeti, per il quale si doveva consacrare il tempio costruito e il sangue di lui è figurato nelle vittime dei sacerdoti: Ecco l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.

Seguì perciò, nel curare questo cieco nato, nel quale era figurato il genere umano, nato cieco; seguì perciò anche il Signore un procedere graduale in quest'uomo da illuminare.

Sputò in terra e fece del fango, poi con quello intriso di saliva spalmò gli occhi di lui.

La terra sta a significare i Profeti, questa terra, infatti, fu mandata innanzi perché i Profeti che altro sono se non terra?

Evidentemente derivati dalla terra, degli uomini ricevettero lo Spirito del Signore ed unsero il popolo di Dio.

Lo avvertivano mediante la profezia, ma non lo possedevano ancora.

3 - In Cristo si è realizzata ogni profezia

Ma considera dove fu inviato a lavarsi il volto. Alla piscina di Siloe.

Che significa " Siloe "? Opportunamente non lo tacque l'Evangelista: che significa " inviato ". ( Gv 9,7 )

Chi è l'inviato se non colui del quale è detto: Ecco l'Agnello di Dio?

In lui stesso viene lavato il volto e chi era stato spalmato vede, perché in Cristo Signore si realizzò ogni profezia.

Chi non conosce Cristo procede impedito nella vista.

E se c'è chi talvolta lo riconosce profeta, è un Giudeo.

Perché lo trovi profeta? Va' in Siloe per vedere e conoscere di chi è la saliva che hai su di te.

Ma tale procedere graduale usato prima sugli occhi di quest'uomo, ebbe seguito anche nel cuore di lui.

Ponete attenzione al modo di condurre l'interrogatorio da parte dei Giudei: Tu che dici di quest'uomo?

Dico - rispose - che è un profeta. ( Gv 9,17 )

Non aveva ancora lavato in Siloe gli occhi del cuore.

Gli occhi in realtà erano già aperti, ma il cuore era ancora impedito.

Quando aveva lavato il volto, rispose come poté, in quanto aveva il cuore impedito, non era ancora vedente.

Dette ragione e di avere l'impasto - l'aveva cioè il suo cuore - e, invece, di aver avuto già aperti gli occhi del corpo.

4 - Dio ascolta anche i peccatori

Disse anche dell'altro come chi ha la vista impedita e non vede ancora: Noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori. ( Gv 9,31 )

Senza motivo quel Publicano si batterebbe il petto se questo fosse vero.

Ma perdoniamo questo a lui tuttora impedito, ancora non vedente.

Davvero Dio ascolta i peccatori.

Sono proprio questi infatti i deboli, i miseri, i poveri: Difendete - egli dice - il debole e l'indigente, fate giustizia al misero e al povero. ( Sal 82,3 )

Misero e povero era colui che non osava alzare gli occhi al cielo.

Si batté il petto dicendo: Signore, abbi pietà di me peccatore. ( Lc 18,13-14 )

E tornò a casa sua giustificato colui che disse: Abbi pietà di me peccatore.

Davvero Dio non ascolta i peccatori?

Chi è il debole se non chi è ancora nell'infanzia quanto alla fede?

Il pupo, il bambino, il minorenne quando sarà cresciuto e sarà sulle soglie della giovinezza, non è minorenne, ma lo si dice adulto.

In realtà, quando avrà raggiunto il venticinquesimo anno di età, è già dichiarato di età legale.

Che possiamo fare, fratelli? Se prendiamo a considerare la grandezza dei santi angeli, noi uomini situati sulla terra non siamo forse dei soggetti a tutela?

Ma c'è chi dice: In che modo siamo dei minorenni se, anche piccoli, affermiamo: Padre nostro che sei nei cieli? ( Gv 6,9 )

Questo avviene perché siamo fanciulli nello spirito e non nella carne.

In senso carnale è soggetto a tutela chi è orfano; in senso spirituale è pupillo chi ha per Padre colui che è invisibile.

Non saremo più pupilli quando avremo veduto colui che è il nostro Padre.

5 - La fede di chi vede con il cuore

Cerchiamo quindi costui che ha già gli occhi aperti, tuttavia ha la vista del cuore ancora impedita.

Pieni di sdegno i Giudei, vinti e per di più smascherati, furenti e accecati contro di lui che vedeva, lo cacciarono fuori.

Nel momento in cui lo cacciarono fuori, allora entrò là, da dove i Giudei presenti nella casa di Dio non lo avrebbero potuto cacciar fuori.

Quindi, cacciato fuori, trovò nel tempio il Signore che gli parlò - certamente era conosciuto da chi gli aveva reso la vista del corpo, restando coperto il cuore.

Ora ha la vista del cuore, ora va a Siloe, perché ora riconosce l'Unigenito inviato -.

Tu credi - dice - nel Figlio di Dio? E quello: Chi è, Signore, perché io creda in lui?

Come impedito, non ancora vedente.

E il Signore: Lo hai visto e colui che parla con te è proprio lui.

L'ascolto di queste parole equivale a lavare il volto del cuore.

Finalmente quello, lavato già il volto, con la vista del cuore disse: Credo, Signore, e gli si prostrò innanzi, e lo adorò. ( Gv 9,34-38 )

Rivolti al Signore …

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