Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - Gloria in cielo e pace sulla terra
2 - La misericordia del Signore previene la nostra volontà
Abbiamo ascoltato nella lettura del Vangelo la voce degli angeli con la quale il Signore Gesù Cristo, nato dalla Vergine, è stato annunziato ai pastori: Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. ( Lc 2,14 )
Voce di festa e di rallegramento non solo per la donna che aveva avuto il figlio, ma per tutti gli uomini, per i quali la Vergine aveva partorito il Salvatore.
Era infatti degno e sommamente decoroso che per l'evento del parto facessero festa alla donna - che aveva procreato il Signore del cielo e della terra e che anche dopo aver partorito era rimasta integra non semplici donnette con le loro felicitazioni umane, ma degli angeli con lodi divine.
Proclamiamo dunque anche noi, proclamiamo con la massima gioia possibile - noi che non annunziamo la sua nascita a pastori di pecore ma che celebriamo il suo Natale insieme alle sue pecore - proclamiamo, ripeto, anche noi con cuore pieno di fede e con voce pia: Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
E meditiamo con fede, speranza e carità queste parole divine, queste lodi di Dio, questa gioia angelica, dopo averla accolta con profondo rispetto.
Come infatti ora crediamo e speriamo e desideriamo, anche noi saremo gloria a Dio nell'alto dei cieli quando nella risurrezione del corpo spiritualizzato saremo rapiti sulle nubi incontro a Cristo; ( 1 Ts 4,17 ) purché però, ora che siamo sulla terra, ricerchiamo la pace con buona volontà. ( Eb 12,14 )
Nell'alto dei cieli ci sarà la vita perché ivi è la regione dei vivi; ivi sono i giorni buoni, dove il Signore è sempre lo stesso e i suoi anni non verranno meno. ( Sal 102,28 )
Chiunque vuole la vita e desidera vedere i giorni del bene distolga la sua lingua dal male e le sue labbra non pronuncino inganni; si allontani dal male e operi il bene: facendo così sarà un uomo di buona volontà.
Cerchi la pace e la persegua, ( Sal 34,13-15 ) perché sarà pace in terra agli uomini di buona volontà.
Se tu dici, uomo: Ecco, il volere sta in mio potere ma non il fare il bene; e provi diletto nella legge di Dio secondo l'uomo interiore, vedi però nelle tue membra un'altra legge, che lotta contro la legge della tua mente e che ti rende schiavo della legge del peccato che è nelle tue membra; ( Rm 7,18.22-23 ) persisti nella buona volontà ed esclama quanto segue: Me infelice!
Chi mi libererà da questo corpo di morte?
La grazia di Dio per mezzo di Gesù Cristo, Signore nostro. ( Rm 7,24-25 )
Egli infatti è la pace in terra per gli uomini di buona volontà, dopo la guerra nella quale la carne ha desideri opposti a quelli dello spirito e lo spirito desideri contrari a quelli della carne: essi sono in contrasto fra di loro, di modo che non fate quello che vorreste, ( Gal 5,17 ) poiché egli è la nostra pace, che ha unito i due in un solo popolo. ( Ef 2,14 )
Resista dunque la buona volontà contro i cattivi desideri e resistendo implori l'aiuto della grazia di Dio, per mezzo di Gesù Cristo Signore nostro.
La legge delle membra carnali la contrasta; ed ecco già ne è fatta anche schiava: implori aiuto, non si fidi delle proprie forze.
E anche se ferita non disdegni di confessare la sua ferita.
Accorrerà colui che disse a quelli che già sapeva che credevano in lui: Se persevererete nei miei insegnamenti, sarete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. ( Gv 8,31-32 )
Accorrerà la Verità e vi libererà da questo corpo di morte.
Per questo la verità, di cui celebriamo il Natale, è sorta dalla terra, ( Sal 85,12 ) perché sia pace in terra agli uomini di buona volontà. Infatti chi potrebbe avere in suo potere il volere e l'operare il bene, se con la sua grazia non ci aiuta a poter fare il bene colui che chiamandoci ci concede di volerlo?
In ogni cosa infatti la sua misericordia ci previene: ci ha chiamati quando ancora non volevamo e ci ha concesso di impetrare di poter compiere quanto ora vogliamo.
Diciamogli dunque: Ho giurato e ho stabilito di osservare i tuoi giusti decreti. ( Sal 119,106 )
L'ho stabilito e poiché me lo hai comandato, ti ho promesso obbedienza.
Ma poiché vedo nelle mie membra un'altra legge, che lotta contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra, ( Rm 7,23 ) io sono molto afflitto, Signore: dammi forza secondo la tua parola. ( Sal 119,107 )
Ecco, il volere sta in mio potere, ( Rm 7,18 ) perciò gradisci, Signore, i voti del mio labbro, ( Sal 119,108 ) perché sia pace in terra agli uomini di buona volontà.
Ripetiamo queste parole e quante altre ce ne suggerisce la devozione fin qui dataci dalle sante letture, in modo da partecipare con vero frutto alla celebrazione del Signore nella sua nascita dalla Vergine.
Cominciamo ad avere la buona volontà con l'ardente desiderio di arrivare alla carità: la quale viene diffusa nei nostri cuori non da noi stessi ma per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. ( Rm 5,5 )
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