Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - Le due nascite mirabili di Cristo
2 - Cristo figlio di Maria, sposo della Chiesa
3 - I motivi della nascita di Cristo
Il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio e insieme figlio dell'uomo, nato dal Padre senza madre, creò i tempi; nato dalla madre senza padre, rese sacro questo giorno; invisibile nella nascita divina, visibile in quella umana, mirabile in entrambe.
È difficile dire a quale delle due nascite si riferisca in particolare quanto di lui ha predetto il Profeta: Chi potrà spiegare la sua generazione? ( Is 53,8 )
Se a quella divina nella quale, pur non essendo mai nato, ha un Padre coeterno a lui; oppure a quella umana nella quale finalmente è nato, pur avendo già creato la madre per essere formato nel suo seno.
Se a quella divina in cui da sempre è nato perché sempre è stato - chi infatti potrà spiegare come sia sorta la luce da luce, pur costituendo ambedue un'unica luce? come sia nato Dio da Dio senza che con ciò crescesse il numero degli dèi? come si possa dire: è nato, come di una cosa passata, mentre in quella nascita non trascorse un tempo per cui potesse divenire passata né precedette un tempo per cui potesse divenire futura né ci fu un presente come se ancora fosse in atto e non fosse compiuta?
Chi potrà spiegare questa nascita divina, se quanto bisogna spiegare rimane al di sopra dei tempi, mentre le parole di chi spiega scorrono nel tempo?
Ma anche questa nascita umana da una vergine chi potrà spiegarla?
Il suo concepimento nel corpo della Vergine infatti non è avvenuto con contatto carnale, la sua nascita dal corpo della Vergine rese turgido il seno della madre che lo nutriva senza toglierle l'integrità al momento del parto.
Chi potrà dunque spiegare anche una sola o ambedue queste nascite?
Questi è il Signore nostro Dio, questi è il mediatore tra Dio e gli uomini: l'uomo Salvatore nostro ( 1 Tm 2,5 ) il quale, nato dal Padre, creò anche la madre; formato dalla madre glorificò anche il Padre: Unigenito del Padre senza nascere da una donna, unigenito della madre senza concorso di uomo.
Questi è il più bello tra i figli dell'uomo, ( Sal 45,3 ) figlio di Maria la santa, sposo della Chiesa santa, che ha reso simile a sua madre: infatti l'ha fatta madre per noi e la custodisce vergine per sé.
Alla Chiesa infatti si riferisce l'Apostolo quando dice: Vi ho fidanzati ad un solo sposo, per presentarvi a Cristo come una vergine casta. ( 2 Cor 11,2 )
Di essa dice ancora l'Apostolo che è nostra madre, non schiava ma libera, i cui figli, pur essendo l'abbandonata, sono più numerosi di quelli di colei che ha marito. ( Gal 4,26-27 )
La Chiesa, come Maria, rimane per sempre integra e feconda pur rimanendo incorrotta.
Quanto Maria meritò di conservare nel corpo la Chiesa lo conserva nel cuore; la differenza è che Maria partorì un solo figlio, la Chiesa ne partorisce molti, da riunire però in unità tramite quell'unico figlio di Maria.
Oggi è il giorno in cui venne al mondo colui per mezzo del quale è stato creato il mondo, ( Gv 1,3 ) in cui si è reso presente con un corpo colui che mai è assente con la sua potenza: perché era già in questo mondo e venne nella sua casa. ( Gv 1,10.11 )
Era nel mondo ma il mondo non lo conosceva: la luce risplendeva nelle tenebre ma le tenebre non l'hanno accolta. ( Gv 1,5.10 )
Venne nella carne per purificare la carne dai vizi.
Si presentò come terra medicamentosa, ( Mc 8,23; Gv 9,6 ) per guarire i nostri occhi interiori, che la nostra terra esteriore aveva accecato; affinché, guariti gli occhi, noi che eravamo prima tenebre diventassimo luce nel Signore. ( Ef 5,8 )
In modo che non più la luce risplenda nelle tenebre mentre noi siamo impossibilitati a vederla ( Gv 1,5 ) ma, potendola noi fissare, ci risplenda in tutto il suo chiarore.
Per questo lo sposo uscì dalla stanza nuziale, percorrendo la sua via come lieto campione. ( Sal 19,6 )
Bello come uno sposo, forte come un campione, amabile e terribile, severo e sereno, bello per i buoni, duro per i cattivi, rimanendo nel seno del Padre entrò nel grembo della madre.
In questo talamo, cioè nel grembo della Vergine, la natura divina si unì a quella umana: lì il Verbo si è fatto carne per noi perché, nato dalla madre, abitasse in mezzo a noi; ( Gv 1,14 ) perché, precedendoci presso il Padre, ci preparasse un posto ove abitare per sempre. ( Gv 14,3 )
Celebriamo dunque con gioia e solennità questo giorno e aspiriamo con fede a quel giorno eterno, confidando in colui che, pur essendo eterno, è nato per noi nel tempo.
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