Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - Natale ed Epifania: manifestazione del Signore
2 - Cristo pietra angolare dei due popoli
3 - Tra i Giudei alcuni hanno creduto, altri no
Pochi giorni fa abbiamo celebrato il Natale del Signore, oggi celebriamo l'Epifania.
Questa parola greca significa manifestazione e si riferisce a quanto disse l'Apostolo: Davvero grande è il mistero della sua misericordia: egli si manifestò nella carne. ( 1 Tm 3,16 )
Tutti e due i giorni pertanto riguardano una manifestazione di Cristo.
Nel giorno di Natale è nato come uomo da una madre, creatura umana, colui che da sempre era Dio presso il Padre.
Ma si è manifestato nella carne alla carne, perché la carne non poteva vederlo così com'era prima, cioè spirito.
E in quel giorno, che si chiama Natale del Signore, andarono a vederlo i pastori del popolo dei Giudei; oggi invece, che è chiamato propriamente Epifania, cioè manifestazione, vennero ad adorarlo i magi, provenienti dai pagani.
Ai primi lo annunziarono gli angeli, a questi una stella.
Gli angeli abitano i cieli e gli astri li ornano: ad ambedue, i cieli hanno dunque narrato la gloria di Dio. ( Sal 19,2 )
Per ambedue infatti è nato colui che è pietra d'angolo. ( Ef 2,20 )
Per creare in se stesso - come dice l'Apostolo - dei due un sol uomo nuovo, ristabilire la pace e riconciliare ambedue con Dio, in un solo corpo, per mezzo della croce. ( Ef 2,15-16 )
Che cos'è infatti l'angolo se non il punto di congiunzione di due pareti che vengono da diverse direzioni e che lì si scambiano in un certo senso il bacio della pace?
Furono tra loro nemiche la circoncisione e la incirconcisione, cioè i Giudei e i pagani, perché c'erano tra loro cose diverse e contrarie: da una parte il culto dell'unico vero Dio, dall'altra il culto di molti e falsi dèi.
I Giudei erano vicini, i pagani lontani, ed entrambi trasse a sé colui che riconciliò ambedue con Dio in un solo corpo - come soggiunge conseguentemente l'Apostolo - per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia.
Egli è venuto a proclamare la pace, tanto a voi che eravate lontani quanto a coloro che erano vicini; poiché gli uni e gli altri per mezzo di lui abbiano accesso al Padre in un medesimo spirito. ( Ef 2,16-18 )
Considerate se questo passo non confermi l'immagine delle due pareti che convergono da direzioni diverse e opposte e l'immagine del Signore Gesù come pietra d'angolo, alla quale ambedue si accostarono provenienti da diverse direzioni e nella quale ambedue si congiunsero, cioè coloro che credettero in lui, sia provenienti dai Giudei, sia provenienti dai pagani.
Come se si dicesse loro: Voi che venite da vicino e voi che venite da lontano accostatevi a lui e sarete illuminati e il vostro volto non arrossirà. ( Sal 34,6 )
Poiché è detto nella Scrittura: Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa; colui che crede in essa non rimarrà confuso. ( 1 Pt 2,6; Rm 9,33; Is 28,16 )
Coloro che hanno ascoltato e obbedito vennero da ambedue le parti, si riconciliarono, terminarono le inimicizie: le primizie di ambedue furono i pastori e i magi.
In essi il bue cominciò a riconoscere il suo padrone e l'asino la greppia del suo Signore. ( Is 1,3 )
Il bue, che ha le corna, è simbolo dei Giudei perché in mezzo ad essi a Cristo furono preparati i due vertici della croce.
L'asino, animale tipico per le orecchie, è simbolo dei pagani; di essi era stato predetto: Un popolo a me sconosciuto mi servì, al primo udirmi con gli orecchi si sottomise a me. ( Sal 18,44-45 )
Colui che era insieme padrone del bue e signore dell'asino giaceva in una mangiatoia e ad ambedue dava un medesimo cibo.
Poiché egli era venuto come pace per coloro che erano lontani e come pace per coloro che erano vicini, i pastori israeliti, essendo i vicini, vennero a lui nello stesso giorno in cui nacque Cristo, lo videro ed esultarono.
Invece i magi pagani, essendo i lontani, arrivarono lo trovarono, lo adorarono dopo alcuni giorni da che era nato, cioè oggi.
Era dunque opportuno che noi, cioè la Chiesa che viene radunata di mezzo ai pagani, aggiungessimo la celebrazione di questo giorno, in cui Cristo si è manifestato alle primizie dei pagani, alla celebrazione del giorno in cui Cristo è nato dai Giudei; e che conservassimo la memoria di tanto sacramento con una duplice festa.
Quando si considerano queste due pareti, l'una proveniente dai Giudei e l'altra dai pagani, che sono unite insieme dalla pietra angolare e che conservano l'unità dello Spirito nel vincolo della pace, ( Ef 4,3 ) non se l'abbia a male la moltitudine degli ostinati Giudei, tra i quali c'erano i costruttori, ( Sal 118,22 ) coloro che volevano essere i dottori della legge; i quali però, come dice l'Apostolo, non sanno né quel che dicono né quello che con tanta sicurezza proclamano. ( 1 Tm 1,7 )
Per questa cecità di mente scartarono proprio la pietra che è divenuta testata d'angolo. ( Sal 118,22 )
Ma non sarebbe divenuta testata d'angolo se non avesse realizzato una giuntura pacifica, cementata dalla grazia, tra i due popoli provenienti da diverse direzioni.
Nella parete costituita dal popolo israelitico non vanno dunque compresi i persecutori e gli uccisori di Cristo, i quali presumendo di edificare la legge hanno distrutto la fede e scartando la pietra angolare hanno costruito la rovina della misera città.
Né vi va compreso il gran numero dei Giudei, dispersi per il mondo intero per costituire la testimonianza vivente delle divine Lettere che portano ovunque con sé, pur non conoscendole.
In questi Giudei infatti zoppica Giacobbe, il cui femore colpito dall'angelo e slogato è il simbolo della moltitudine della sua discendenza che zoppica deviando dalla via che le era stata tracciata.
Ma in quella santa parete, cioè in coloro che provenienti dai Giudei si sono accostati alla pace della pietra angolare, siano compresi coloro nei quali Giacobbe è stato benedetto. ( Gen 32,25.29 )
Giacobbe infatti viene benedetto e allo stesso tempo zoppica: viene benedetto in quelli che sono stati santificati, zoppica in quelli che sono stati rigettati.
In questa parete siano compresi coloro che in gran numero precedevano e seguivano l'asinello cavalcato dal Salvatore gridando: Benedetto colui che viene nel nome del Signore. ( Mt 21,9; Mc 11,9; Lc 19,38; Gv 12,13; Sal 118,26 )
Siano compresi coloro che, scelti come discepoli, sono stati poi costituiti apostoli.
Si comprenda Stefano - nome che in greco significa corona - il quale per primo dopo la risurrezione del Signore è stato coronato del martirio.
Siano comprese, provenienti perfino dal numero dei persecutori, le tante migliaia di coloro che hanno creduto quando discese lo Spirito Santo. ( At 2,41 )
Siano comprese le Chiese delle quali afferma l'Apostolo: Personalmente ero sconosciuto alle Chiese della Giudea che sono in Cristo; avevano solo sentito dire: Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede che allora cercava di distruggere.
E glorificavano Dio per me. ( Gal 1,22-24 )
Siano comprese tutte queste persone nella parete proveniente dagli Israeliti e si aggiungano alla parete che proviene dai pagani, che ora è diventata ragguardevole.
E così constateremo che non invano Cristo Signore, prima adagiato nella mangiatoia ed ora elevato fino alla sommità del cielo, è stato predetto come pietra angolare.
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