Discorsi sul Vecchio Testamento |
1 - Il Testamento di Dio promesso e realizzato
2 - Chi spera l'eredità eterna trascende la terra
3 - Cacciati dal paradiso, viviamo giorni cattivi
4 - La lotta interiore del cristiano
5 - La felicità è nel mondo avvenire
7 - In alto il cuore!
8 - Ospitare Cristo nella persona del povero
Cantando a Dio, gli abbiamo detto: Beato l'uomo che tu, Signore, ammaestri e che rendi dotto mediante la tua legge. ( Sal 94,12 )
Ebbene, l'ha proclamato il Vangelo di Dio: Zaccheo fece l'elemosina. ( Lc 19,1-10 )
Imparate! Che cosa infatti, nella legge di Dio, è superiore al santo Vangelo?
Esso è la legge del Nuovo Testamento, a proposito del quale avete ascoltato il profeta, mentre vi veniva letto: Ecco vengono i giorni - dice il Signore - e io stabilirò con la casa di Giacobbe un testamento nuovo, non conforme al testamento che stipulai con i loro padri quando li condussi fuori dalla terra di Egitto. ( Ger 31,31-32 )
Il testamento là era promesso, qui è attuato: promesso per bocca del profeta, attuato ad opera del Signore dei profeti.
Leggete il Testamento cosiddetto vecchio, e vedrete.
Anche allora fu data una legge di Dio: leggete o ascoltate quando vi si legge, e vedrete quali siano state le promesse di allora.
Fu promessa una terra di terra, una terra dove scorrevano latte e miele, ma sempre terra. ( Es 3,8; Lv 20,24 )
Se poi intendiamo la cosa in senso spirituale ( poiché effettivamente in quella terra non scorrevano latte e miele ), un'altra è la terra dove scorrono latte e miele; è la terra di cui è detto: Tu sei la mia speranza, la mia porzione nella terra dei viventi. ( Sal 142,6 )
Mentre questa è una terra di morienti.
Cercate il latte e il miele? Gustate e vedete quanto è soave il Signore. ( Sal 34,9 )
La sua grazia è designata col nome di "latte e miele": essa è dolce e nutriente.
Questa grazia, figurata nel Vecchio Testamento, è rivelata nel Nuovo.
Quanto poi alla legge antica - lo diciamo per certi individui dai gusti terreni che chiedono a Dio premi terreni e si propongono di servire Dio per delle promesse terrene - essa meritò di sentirsi dire dall'apostolo Paolo che genera alla schiavitù.
Perché? Perché dai giudei viene intesa in senso carnale.
Se invece la si intende spiritualmente, essa è il Vangelo.
È comunque un fatto che essa genera alla schiavitù. ( Gal 4,24 )
Chi? Coloro che servono Dio in vista di beni terreni.
Quando ne hanno, ringraziano; quando ne vengono a mancare, bestemmiano.
Ora quei tali che servono Dio per conseguire tali beni non possono servirlo con cuore puro.
Eccoli infatti guardare a coloro che non servono il nostro Dio, e vedono che questi hanno le stesse cose per le quali essi servono Dio.
Allora si dicono dentro il cuore: "Cosa mi giova il mio servire Dio?
Forse che ho tanto quanto colui che ogni giorno lo bestemmia?
L'uno prega e soffre la fame, l'altro bestemmia e rigurgita [ di beni ]".
Chi fa queste considerazioni è un uomo, un uomo del Vecchio Testamento.
Viceversa chi onora Dio secondo il Nuovo Testamento deve sperare la nuova eredità, non la vecchia.
Se speri la nuova eredità, trascendi la terra, calca le vette dei monti, cioè disprezza le altitudini dei superbi.
Ma quando le avrai disprezzate e calcate, sii umile, per non cadere dalla tua altezza.
Ascolta: In alto il cuore!, ma: Al Signore, non contro il Signore.
Tutti i superbi hanno il cuore in alto, ma contro il Signore.
Tu invece, se davvero vuoi avere in alto il cuore, rivolgilo al Signore.
Se avrai il cuore in alto e l'avrai rivolto al Signore, egli te lo reggerà perché non cada in terra.
Beato dunque l'uomo: Beato l'uomo che tu Signore ammaestri.
Ecco, io parlo; ecco grido; ecco espongo. Chi m'ascolta? So chi mi ascolta.
Beato l'uomo che tu, Signore, ammaestri, l'uomo a cui Dio parla nel cuore.
E anche quando io tacerò, è beato colui che tu, Signore, ammaestri e che rendi dotto mediante la tua legge.
Cosa aggiunge? Noi abbiamo cantato fin qui: E che rendi dotto mediante la tua legge. ( Sal 94,12 )
Per renderlo mite nei giorni del male, finché al peccatore si viene scavando la fossa. ( Sal 94,13 )
Ecco l'uomo che viene ammaestrato dal Signore, ecco colui che dal Signore viene reso dotto mediante la sua legge, ecco colui che è reso mite nei giorni del male, finché al peccatore si viene scavando la fossa.
Ascoltate di cosa si tratti. I giorni sono cattivi.
Non è forse vero che, da quando siamo stati espulsi dal paradiso, trascorriamo quaggiù giorni cattivi?
Così i nostri antenati si lamentarono dei loro giorni e gli avi loro si lamentarono dei loro giorni.
A nessun uomo sono piaciuti mai i giorni della sua vita.
Piuttosto, ai posteri piacciono i giorni degli avi; e a costoro, a loro volta, piacevano i giorni che essi non avevano esperimentato e per questo li trovavano piacevoli.
Quanto al presente invece, provoca una sensazione pungente.
Non dico: "Ti si accosta di più", ma [ è un fatto che ] ti punge il cuore ogni giorno.
Ogni anno, quando sentiamo freddo, di solito diciamo: Non ha mai fatto un freddo così; non ha mai fatto un caldo così.
Sì, [ è vero che ] quanto al "fare", chi "fa" è sempre lui, ma beato l'uomo che tu, Signore, ammaestri per renderlo mite nei giorni del male, finché al peccatore si viene scavando la fossa. ( Sal 94,12-13 )
Giorni cattivi! Forse che sono cattivi questi giorni in quanto così risultano per girare del sole?
Rendono cattivi i giorni gli uomini cattivi; e così è quasi tutto il mondo.
Fra le moltitudini dei cattivi gemono i rari grani di frumento.
Volgiamoci a questi giusti. Gli altri sono cattivi e causano giorni cattivi.
Cosa dire degli stessi giusti? Non vivono forse in giorni cattivi?
E ciò in se stessi, a prescindere da quel che soffrono a causa degli uomini malvagi in mezzo ai quali vivono.
Sì, anche in se stessi, dal momento che esistono.
Rivolgano lo sguardo a se stessi, scendano dentro di sé, si esaminino attentamente.
Dentro di sé trovano giorni cattivi. Non vorrebbero la guerra ma la pace.
Chi non ha questo desiderio? Eppure, pur detestando tutti la guerra e volendo tutti la pace, anche colui che vive nella giustizia, se volge a sé lo sguardo, trova in se stesso la guerra.
Domandami quale guerra. Beato l'uomo che tu, Signore, istruisci e che rendi dotto mediante la tua legge. ( Sal 94,12 )
Ecco, qualcuno mi chiede qual guerra abbia ad esperimentare in sé il giusto.
Rendilo istruito mediante la tua legge. Parli l'Apostolo!
La carne ha brame contrarie allo spirito e lo spirito brame contrarie alla carne. ( Gal 5,17 )
E dove mai butterò la carne, se farà udire voci di guerra, se ( Dio ce ne scampi! ) farà impeto a guisa di nemico?
L'uomo fugge, ma, dovunque vada, si trascina appresso la sua guerra.
Né parlo del cattivo. Anche se è profondamente buono, se vive nella giustizia, esperimenta in sé ciò di cui parla l'Apostolo: La carne ha brame contrarie allo spirito e lo spirito brame contrarie alla carne.
Infuriando questa guerra, dove trovare i giorni buoni?
Quindi i giorni sono cattivi. Ma siamo miti.
Che vuol dire: Siamo miti? Non ci adiriamo contro il giudizio di Dio.
Diciamogli: Buon per me che tu mi abbia umiliato, perché impari le vie della tua giustizia. ( Sal 119,71 )
Mi hai estromesso dal paradiso, mi hai scacciato dalla beatitudine.
Sono nella tribolazione, sono nel gemito. Il mio gemito non ti è nascosto. ( Sal 38,10 )
Ma buon per me che tu mi abbia umiliato perché impari le vie della tua giustizia. ( Sal 119,71 )
In mezzo ai giorni cattivi imparo a cercare i giorni buoni.
Quali sono i giorni buoni? Non cercateli nel tempo presente.
Credetemi, anzi credetelo insieme con me: non li trovereste.
Passeranno i giorni del male e verranno i giorni buoni, ma questi giorni buoni verranno per chi è buono, mentre per chi è cattivo verranno giorni ancora peggiori.
6 - Eccomi, voglio interrogarvi anch'io. Chi è l'uomo che vuole la vita? ( Sal 34,13 )
Lo so, il cuore di tutti mi risponde: C'è forse un uomo che non voglia la vita?
Aggiungo: E ama vedere giorni buoni? Tutti rispondete: Ma chi è colui che non vorrebbe vedere giorni buoni?
Avete risposto bene. Volete la vita, volete i giorni buoni.
Certamente, quando chiedevo: Chi è l'uomo che vuole la vita, ognuno mi avrebbe risposto: Io.
Chi è l'uomo che ama vedere giorni buoni? ( Sal 34,13 )
Non è forse vero che, anche tacendo, ciascuno di voi dice: Io?
Ascolta come prosegue: Frena la tua lingua dal male. ( Sal 34,14 )
Adesso di': Io! Tu cerchi il perdono; lasciamiti scoprire adesso.
I mali passati sono scomparsi.
Ammettiamo che la tua lingua sia stata maligna, che tu sia stato un mormoratore, un maldicente, un calunniatore, un mettimale.
Anche ammesso che tu fossi stato tutto questo, passino queste malefatte insieme con i giorni cattivi, tu però non passare con i giorni cattivi.
C'è qualcosa a cui aggrapparti per non passare.
Le realtà umane passano come un fiume; i giorni cattivi corrono via come un fiume.
Tienti stretto al legno se non vuoi essere trascinato via.
Ecco, il fiume scorre: Ogni carne è erba, e ogni bellezza della carne è come il fiore dell'erba. ( Is 40,6 )
Precipita, passa; l'erba si è seccata, e il fiore è avvizzito. ( Is 40,7 )
A cosa mi aggrapperò? La parola del Signore rimane in eterno. ( Is 40,8 )
Trattieni dunque la tua lingua dal male e che le tue labbra non pronunzino inganno. ( Sal 34,14 )
Tu che volevi la vita, tu che vuoi la vita e i giorni buoni, tienti lontano dal male e fa' il bene.
Cerca la pace, ( Sal 34,15 ) quella pace che tutti cerchiamo anche in questa carne mortale e fragile, anche in questa più che illusoria vanità.
Cercate tutti la pace. Cerca la pace e perseguila. ( Sal 34,15 )
Dov'è? dove debbo perseguirla? dove, dove è passata perché la possa seguire?
È passata da te, ma non è rimasta in te.
A chi dico questo? All'umanità intera; non all'uno o all'altro di voi ma all'umanità intera.
Questa pace ha attraversato il genere umano.
Al suo passaggio, secondo la lettura di ieri, il cieco si mise a gridare. ( Lc 18,35-43 )
E dov'è andata? Vedi prima chi sia la pace; dopo vedrai dove sia andata e la seguirai.
Chi è la pace? Ascolta l'Apostolo.
Parlando di Cristo diceva: Egli è la nostra pace, che dei due fece un [ popolo ] solo. ( Ef 2,14 )
La pace è dunque Cristo. Dov'è andato? Fu crocifisso e sepolto; risuscitò da morte, salì al cielo.1
Ecco dov'è andata la pace: come potrò seguirla? In alto il cuore!
Ascolta come devi seguirla. Ogni giorno ascolti il breve invito che ti viene rivolto: In alto il cuore!
Pensa di lui sempre più in alto, e lo seguirai.
Nell'ascoltarlo tuttavia, estenditi anche più in largo, se vuoi seguire la pace vera, la tua pace, la pace che per te affrontò la guerra, la pace che, mentre per te affrontava la guerra, pregò per i nemici della pace e sospeso dalla croce diceva: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno. ( Lc 23,46 )
C'era la guerra; eppure dal quel legno scendeva la pace.
Scendeva, ma dopo cosa [ accadde ]? Ascese al cielo. ( Sal 34,15 )
Cerca la pace! Come la seguirai? Ascolta l'Apostolo: Se siete risuscitati con Cristo cercate le cose di lassù, dov'è Cristo assiso alla destra di Dio; gustate le cose di lassù, non le cose della terra.
Siete infatti morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.
Quando apparirà Cristo, vostra vita, allora apparirete anche voi nella gloria. ( Col 3,1-4 )
Ecco i giorni buoni: questi dobbiamo desiderare. In vista di ciò dobbiamo vivere, pregare e fare elemosine.
Ecco, per benevola disposizione di Dio, siamo ormai in inverno.
Pensate ai poveri, come dobbiate vestire Cristo nudo.
Quando si leggeva il Vangelo, forse che non abbiamo tutti dichiarato beato Zaccheo, quando Cristo guardò verso di lui che stava sull'albero, intento a vedere colui che passava? ( Lc 19,1-10 )
Come infatti avrebbe osato sperare d'averlo ospite a casa?
Quando gli disse: Zaccheo, scendi; oggi debbo restare a casa tua, ( Lc 19,5 ) ho udito il bisbiglio del vostro compiacimento.
Come se tutti foste stati in Zaccheo e aveste ospitato Cristo.
Il cuore di tutti voi ha detto: O beato Zaccheo! Il Signore entrò in casa sua.
O beato! Forse che a noi può capitare una sorte simile? Adesso Cristo è in cielo.
Narrami, o Cristo, il Nuovo Testamento. Fammi beato mediante la tua legge.
Narralo, affinché tu sappia che non sei privato della presenza di Cristo.
Ascolta colui che verrà a giudicare: Quando avrete fatto ciò a uno dei miei più piccoli l'avrete fatto a me. ( Mt 25,40 )
Ciascuno di voi aspetta di accogliere Cristo che siede nel cielo.
Guardate lui mentre giace sotto i portici, guardatelo affamato, infreddolito, povero, pellegrino.
Voi che siete soliti far l'elemosina, continuate; fatela voi che non vi eravate abituati.
Cresce l'istruzione; aumentino le opere buone. Voi elogiate il seme; ebbene, fate vedere la messe. Amen.
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