Esposizione dei Salmi

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Salmo 12 (11)

1 - [v 1.] Per la fine, sull'ottavo, salmo di David.

Nel sesto salmo si è detto che l'ottavo può essere interpretato come il giorno del giudizio.

Si può anche riferire sull'ottavo alla vita eterna, che sarà donata ai santi dopo questa epoca che si svolge in sette giorni.

2 - [v 2.] Salvami, o Signore, perché il santo manca, cioè non si trova, come ci esprimiamo quando diciamo: manca il grano, oppure: manca il denaro.

Perché sono venute meno le verità da parte dei figli degli uomini.

Una sola è la verità, dalla quale sono illuminate le anime sante; ma poiché molte sono le anime, si può dire che in esse sono molte verità, come da un solo volto si riflettono negli specchi molte immagini.

3 - [v 3.] Cose vane ciascuno ha detto al suo prossimo.

È necessario intendere nel prossimo ogni uomo, perché non vi è nessuno al quale si possa far del male: e l'amore del prossimo non può operare il male. ( Rm 13,10 )

Labbra ingannatrici, nel cuore e nel cuore, hanno parlato male.

Dicendo due volte nel cuore e nel cuore, indica il cuore doppio.

4 - [v 4.] Disperda il Signore tutte le labbra ingannatrici.

Ha detto tutte, affinché nessuno creda di essere eccettuato, come dice l'Apostolo: in ogni anima d'uomo operante il male, i Giudei per primi e poi i Greci. ( Rm 2,9 )

Lingua orgogliosa, cioè lingua superba.

5 - [v 5.] Essi hanno detto: magnificheremo la nostra lingua, le nostre labbra sono con noi, chi è nostro Signore?

Sono indicati qui i superbi e gli ipocriti, che ripongono la speranza nelle loro parole per ingannare gli uomini, e non sono soggetti a Dio.

6 - [v 6.] Cristo salvatore dei poveri

Per l'afflizione dei miseri e il gemito dei poveri, ora mi leverò, ha detto il Signore.

Così infatti il Signore stesso ha avuto, nel Vangelo, compassione del suo popolo perché non aveva una guida mentre poteva egregiamente obbedire.

Per questo nel Vangelo è detto anche: la messe è molta, ma pochi gli operai. ( Mt 9,37 )

Dobbiamo intendere queste parole come dette dalla persona di Dio Padre, il quale, a cagione dei miseri e dei poveri, cioè a cagione dei bisognosi per la miseria e la povertà dei beni spirituali, si è degnato di mandare il Figlio suo.

Da qui prende inizio il discorso della montagna secondo il Vangelo di Matteo, quando dice: beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli. ( Mt 5,3 )

Porrò nella salvezza: non ha detto che cosa porrà; ma nella salvezza si deve intendere in Cristo, come leggiamo: perché hanno visto i miei occhi la tua salvezza. ( Lc 2,30 )

E perciò si intende che ha posto in lui ciò che è necessario per togliere la miseria dei poveri e consolare il gemito dei bisognosi.

Con fermezza spererò in lui, secondo quanto si legge nel Vangelo: insegnava loro come uno che ha autorità, non come i loro scribi. ( Mt 7,29 )

7 - [v 7.] I vari gradi della beatitudine

Le parole del Signore sono parole pure.

Questa è figura del profeta stesso.

Le parole del Signore sono parole pure: pure, dice, cioè senza essere corrotte dalla simulazione.

Infatti molti predicano la verità in modo non puro, perché la vendono al prezzo dei vantaggi di questo secolo: di questi dice l'Apostolo che annunziavano Cristo in modo impuro. ( Fil 1,17 )

Argento affinato nel fuoco della terra.

Le stesse parole del Signore furono provate dai peccatori nelle tribolazioni.

Purificato sette volte; per mezzo del timore di Dio; della pietà, della scienza, della fortezza, del consiglio, dell'intelletto e della sapienza. ( Is 11,2 )

Sono infatti sette i gradi delle beatitudini che il Signore espose nel discorso tenuto sul monte, secondo Matteo: beati i poveri di spirito, beati i miti, beati coloro che piangono, beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, beati i misericordiosi, beati i puri di cuore, beati i pacifici. ( Mt 5,3-9 )

Possiamo renderci conto che tutto quel lungo discorso è fondato su queste sette sentenze: infatti l'ottava, nella quale è detto: beati coloro che subiscono persecuzioni per la giustizia, significa appunto quel fuoco con il quale si prova l'argento sette volte.

E al termine del discorso è detto: insegnava loro come uno che ha autorità, non come i loro scribi; ( Mt 7,29 ) tali parole si riconnettono a quanto si dice in questo salmo: con fermezza opererò in lui.

8 - [v 8.] Tu, o Signore, ci salverai e ci custodirai da questa generazione e per sempre: qui come miseri e poveri, là come potenti e ricchi.

9 - [v 9.] Gli empi girano all'intorno, cioè nell'avidità delle cose terrene, che gira come una ruota ripetendo il giro dei sette giorni; e non giunge perciò all'ottavo, cioè all'eterno, al quale è dedicato il titolo di questo salmo.

Dice così anche Salomone: il re saggio infatti disperde gli empi, e gira su di essi la ruota dei mali. ( Pr 20,26 sec. LXX )

Secondo la tua sublimità hai moltiplicato i figli degli uomini.

Perché c'è anche nelle cose temporali una moltiplicazione che allontana dall'unità di Dio; donde il corpo che si corrompe appesantisce l'anima e la dimora terrena deprime la mente che pensa molte cose. ( Sap 9,15 )

Si moltiplicano invece i giusti secondo la sublimità di Dio, quando andranno di virtù in virtù. ( Sal 84,8 )

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