Lettere |
Scritta forse nel 398.
Agostino ringrazia il vescovo donatista Onorato d'aver incaricato Erote della discussione tra Cattolici e Donatisti ( n. 1 ); gli chiede poi che per iscritto e con serenità gli spieghi come mai la qualifica di Chiesa, la quale, come fu predetto si sarebbe diffusa su tutta la terra, si sia ridotta alla piccola chiesa dei Donatisti ( n. 2-3 ).
Agostino Vescovo della Chiesa Cattolica, ad Onorato, Vescovo della setta Donatista
Approviamo con molto piacere la tua decisione, che hai avuto la cortesia di farmi conoscere per mezzo di Erote, nostro carissimo fratello e degno d'essere lodato in Cristo, d'intavolare cioè tra noi una discussione per mezzo di lettere: in tal modo nessun tumulto della folla verrà a turbare la faccenda dei nostri rapporti che deve essere intrapresa e trattata con spirito di perfetta dolcezza e pace, come dice l'Apostolo: Il servo del Signore non deve litigare, ma essere benigno con tutti, capace d'insegnare, paziente, mansueto nel riprendere chi ha opinioni contrarie. ( 2 Tm 2,24 )
Ti espongo quindi in breve i punti sui quali desideriamo che tu ci dia una risposta.
Dato che vediamo la Chiesa di Dio, cioè la Chiesa Cattolica, diffusa su tutta la terra secondo le predizioni delle profezie, riteniamo per certo che non dobbiamo avere dubbi riguardo al compimento evidentissimo della santa profezia, confermata anche dal Signore nel Vangelo e dagli Apostoli, per opera dei quali la medesima Chiesa è stata estesa, secondo la predizione concernente essa stessa.
In realtà all'inizio del santo libro dei Salmi così è scritto del Figlio di Dio: Il Signore mi ha detto: Figlio mio sei tu, io oggi ti ho generato; chiedimi e ti darò in eredità le genti e come tuo possesso i confini della terra. ( Sal 2,7s )
Lo stesso Signore Gesù Cristo afferma che il suo Vangelo sarà annunciato a tutte le genti. ( Mt 24,14 )
L'apostolo Paolo inoltre, prima che arrivasse nell'Africa la parola di Dio, proprio all'inizio dell'Epistola ai Romani dice di Gesù Cristo: Per mezzo del quale ricevemmo la grazia e l'apostolato per sottomettere alla fede nel nome di lui tutte le genti. ( Rm 1,5 )
L'Apostolo poi predicò il Vangelo da Gerusalemme in tutte le regioni circonvicine per tutta l'Asia fino all'Illirico, ( Rm 15,19s ) costituì e fondò le Chiese, non già lui, ma la grazia di Dio con lui, ( 1 Cor 15,10 ) come attesta egli stesso.
E cosa mai può apparire di più evidente del fatto che nelle sue lettere troviamo pure i nomi di regioni e città?
Egli scrive ai Romani, ai Corinti, ai Galati, agli Efesini, ai Filippesi, ai Tessalonicesi, ai Colossesi.
Anche Giovanni scrive alle sette Chiese, ( Ap 1,11 ) costituite - com'egli ricorda - in quelle regioni ( nel cui numero di sette sappiamo che si vuol mettere in rilievo l'universalità della Chiesa e cioè alle Chiese di Efeso, Smirne, Sardi, Filadelfia, Laodicea, Pergamo, Tiatira ).
Con tutte queste Chiese è evidente che noi comunichiamo, com'è evidente che voi invece non comunicate.
Ti chiedo dunque che non ti dispiaccia di rispondere per qual motivo - ammesso che tu lo conosca - è accaduto che Cristo abbia perduta la sua eredità sparsa per tutta la terra e rimasta confinata d'improvviso nella sola Africa, anzi neppure nell'intera Africa.
Certo la Chiesa Cattolica è pure in Africa, poiché Dio volle e predisse che fosse in tutte le parti della terra, ma il vostro partito, che prende nome da Donato, non esiste in quelle località in cui furono indirizzare le lettere e vi si svolse la predicazione e l'attività degli Apostoli.
Ma affinché non diciate che la nostra Chiesa non si chiama Cattolica bensì Macariana, come la chiamate voi, devi sapere ( e si può saperlo assai facilmente ), che in tutte quelle regioni dalle quali il Vangelo di Cristo si diffuse nelle nostre regioni, non si conosce né il nome di Donato né quello di Macario.
Al contrario nemmeno voi potete negare che il vostro partito si chiama di Donato ed è conosciuto ovunque si trova la vostra comunione.
Ti piaccia dunque rispondere e farci sapere com'è possibile che Cristo abbia perduto la sua Chiesa in tutto il mondo ed ha incominciato ad averla solo in mezzo a voi: tocca a voi dimostrarlo, poiché per quanto riguarda la nostra causa, basta vedere le profezie e le Sacre Scritture compiute in tutto il mondo.
A dettare la presente sono stato proprio io, Agostino, perché da tempo cercavo di conferire con te su questo argomento.
Mi pare infatti che, grazie pure alla nostra vicinanza, potremo, coll'aiuto di Dio, discutere insieme di questo problema mediante uno scambio di lettere, nella misura richiesta dalla necessità, senz'essere disturbati.
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