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Scritta ( secondo i Maurini ) verso il 401.
Agostino a Possidio sulla moda e sui cosmetici ( n. 1 ) sugli orecchini portati per superstizione; gli vieta di ordinare un tale battezzato nello scisma donatista ( n. 2 ).
Agostino e i fratelli che sono con me, a Possidio, amatissimo signore, venerabile fratello e collega nell'episcopatp e ai fratelli che sono con te, salute nel Signore
Con i renitenti agli ordini, occorre pensare piuttosto al modo come trattarli anziché al modo come far loro comprendere quanto sia illecito quello che fanno.
D'altronde in questo momento la lettera della Santità tua mi trova assai occupato e il ritorno del latore assai frettoloso non mi permette, se non di risponderti, almeno di rispondere come si dovrebbe ai tuoi quesiti.
Non vorrei comunque che tu pronunciassi una sentenza precipitosa nel proibire i fronzoli d'oro e i vestiti sfarzosi se non a quelle persone che, non essendo unite in matrimonio o non avendone il desiderio, devono pensare come piacere a Dio.
I coniugati invece pensano alle cose del mondo: in qual modo cioè i mariti possano piacere alle mogli e le mogli ai mariti. ( 1 Cor 7,32-34 )
Senonché alle donne, anche se maritate, non è permesso di mettere in mostra i capelli, poiché l'Apostolo comanda loro di tenere il velo sul capo. ( 1 Cor 11,5-6 )
Inoltre, imbellettarsi per dare alla carnagione un colorito più roseo o più candido è un trucco da adultere e sono certo che gli stessi mariti non desiderano esserne ingannati.
Alle donne deve essere permesso di adornarsi solo al fine di piacere ai loro mariti, cosa questa da prendersi non come comandata ma solo tollerata.
Poiché il vero ornamento, soprattutto dei Cristiani e delle Cristiane, non solo non è alcun trucco che inganna, ma neppure lo sfarzo dell'oro o delle stoffe, bensì i buoni costumi.
È inoltre detestabile la superstizione degli amuleti che si applicano ai malati, tra cui sono annoverati anche gli orecchini per i maschi, pendenti da una sola parte all'estremità delle orecchie e di cui si servono non per piacere agli uomini, ma per essere schiavi dei demoni.
Nessuno potrebbe trovare divieti particolari di sì nefande superstizioni nella Scrittura, dal momento che l'Apostolo afferma genericamente: Non voglio che siate in relazione con i demoni; ( 1 Cor 10,20 ) e in un altro passo: Che v'è di comune tra Cristo e Belial? ( 2 Cor 6,15 )
Salvo che, avendo nominato solo Belial e proibito solo genericamente le relazioni con i demoni, sia lecito ai Cristiani offrir sacrifici a Nettuno per il fatto che non si legge nella Scrittura alcuna proibizione particolare riguardo a Nettuno!
Questi sventurati siano intanto ammoniti che, se rifiutano di ubbidire a prescrizioni tanto salutari, per lo meno non difendano tali loro pratiche sacrileghe, per non cadere in un peccato più grave.
Non saprei comunque qual provvedimento prendere contro chi ha paura di togliersi gli orecchini, mentre invece non ha paura di ricevere il corpo di Cristo con tali distintivi diabolici.
Riguardo poi a ordinare il chierico ch'è stato battezzato nella setta di Donato, non posso consigliartelo, poiché un conto è farlo, se vi si è costretti, un altro è consigliare di farlo.
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