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Lettera 253

Scritta dopo il 395.

Agostino al vescovo Bennato riguardo (come sembra) alla medesima giovinetta da non darsi in matrimonio se non a un giovane di famiglia cattolica.

Agostino invia religiosi saluti a Benneto beatissimo e venerato signore e fratello amato, e ai fratelli che sono con lui

1. Noi ci rallegriamo della fede e dello zelo prudente che, verso la Chiesa, ha colui per mezzo dei quale invio i saluti alla Santità tua.

Egli però ha voluto presentarsi alla tua Benignità con una mia lettera, o mio dilettissimo signore e venerato fratello.

Ho sentito dire che hai in animo di concludere quell'affare; per questo motivo, se la cosa è vera - ma mi fa specie che sia vera - tu sai bene come provvedere al bene della Chiesa cattolica, col senso della paternità propria di un vescovo, in modo da non condurre a termine l'affare con uno qualsiasi - supposto tuttavia, come ho detto, che sia vero quanto ho sentito dire - ma piuttosto con una famiglia cattolica, dalla quale la Chiesa non solo non abbia a temere alcuna ostilità, ma possa anche avere un aiuto fedele.

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