La « Santa regola »

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Capitolo V - L'obbedienza

1 Il primo gradino dell'umiltà è l'obbedienza compiuta senza indugio.

2 Essa è propria di quelli che hanno caro Cristo più di ogni altra cosa.

3 In forza del santo servizio cui si sono consacrati, per timore dell'inferno e per la brama ardente della gloria celeste,

4 appena il superiore dà un comando, come se questo venisse direttamente da Dio, i fratelli non ritardano un attimo nell'eseguirlo.

5 Di essi infatti il Signore dice: « All'udirmi subito mi obbedivano » ( Sal 18,45 );

6 e ancora dichiara ai maestri delle anime: « Chi ascolta voi, ascolta me » ( Lc 10,16 ).

7 I veri monaci, non preoccupati dei propri interessi e rinunciando alla propria volontà,

8 depongono all'istante tutto ciò che hanno in mano, e sulle ali dell'obbedienza eseguono il comando del superiore.

9 E allora, quasi nello stesso momento, con lo slancio del timore di Dio, due cose si realizzano insieme: il comando del maestro e la perfetta esecuzione del discepolo.

10 Così si comportano coloro che sono animati dall'amore per la vita eterna.

11 Essi si slanciano dunque con entusiasmo per la via stretta, della quale il Signore dice: « Stretta è la via che conduce alla vita » ( Mt 7,14 ).

12 Essi non vivono secondo il proprio capriccio personale, né obbediscono ai propri capricci, ma camminano sotto il giudizio e il comando altrui.

Vivendo in monastero, desiderano essere sottomessi a un abate.

13 Indubbiamente costoro imitano il Signore che dice: « Sono venuto non a fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato » ( Gv 6,38 ).

14 Questa obbedienza sarà gradita a Dio e dolce agli uomini, solo se si eseguirà l'ordine senza esitazione, ritardo, svogliatezza, mormorazione o contestazione;

15 poiché l'obbedienza fatta ai superiori si presta a Dio.

Lo attesta infatti Cristo stesso: « Chi ascolta voi, ascolta me » ( Lc 10,16 ).

16 Bisogna che i discepoli obbediscano sempre di buon animo, poiché « Dio ama chi dona con gioia » ( 2 Cor 9,7 ).

17 Se invece obbediscono malvolentieri e mormorano anche soltanto dentro di sé,

18 pur compiendo materialmente l'ordine, essi non saranno graditi a Dio, che li scruta nel profondo del cuore.

19 Per tale comportamento non otterranno alcun premio; anzi incorreranno nella pena dei mormoratori, a meno che non si correggano e ne facciano penitenza.

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