Protreptico ai Greci |
È tempo dunque, ora che gli altri argomenti sono stati già da noi trattati nell'ordine dovuto, di passare alle scritture dei profeti.
E infatti i loro oracoli, coll'indicarci nel modo più chiaro le basi per giungere alla pietà, costituiscono il fondamento della verità.
Se anche dei sistemi di vita virtuosi siano accorciatoie della salvezza, sono le divine scritture - spoglie come sono di ogni ornamentazione e di ogni estranea bellezza di parole e di ogni vacuità e adulazione - che rialzano l'uomo soffocato dal vizio, rendendo saldo ciò che di sdrucciolevole è nella vita, con una sola e medesima voce curando molti mali, distogliendoci, da una parte, dall'inganno dannoso e, dall'altra, esortandoci chiaramente alla salvezza che ci sta dinanzi agli occhi.
Così per esempio, per prima la profetessa, la Sibilla, ci canti il canto della salvazione: Ecco, a tutti Egli è chiaro, senza errore; venite, non ricercate sempre la tenebra e la caligine.
Del sole, ecco, la dolce luce sopra ogni altra risplende.
Ma imparate e ponete nei vostri petti sapienza.
V'è un solo Dio, che manda i terremoti e le piogge e i venti e i fulmini e fami e pesti e lutti dogliosi, e nevi e geli.
Ma a che dire ad una ad una le cose? Governa il cielo e domina la terra ed esiste realmente.
Con grande ispirazione essa assomiglia qui l'inganno alla tenebra e la conoscenza di Dio al sole e alla luce; e avendo posto tutte e due le cose in comparazione, ci insegna quale debba essere la nostra scelta; giacché la menzogna non è dispersa dal nudo confronto col vero, ma è scacciata a forza, e bandita, dalla pratica della verità.
Geremia, il profeta sapientissimo, o piuttosto lo Spirito Santo in Geremia, mostra che cosa è Dio.
"Io sono", dice, " un Dio che è vicino, e non un Dio lontano.
Se l'uomo farà qualche cosa di nascosto, non lo vedrò io?
Non riempio io i cieli e la terra? dice il Signore ".
Di nuovo poi per mezzo di Isaia: " Chi misurerà", dice, "il cielo col palmo e la intera terra col pugno? ".
Considera la grandezza di Dio, e stupisci! Questi è quello che dobbiamo adorare, del quale dice il profeta: " Davanti alla tua faccia i monti si liqueferanno, come davanti alla faccia del fuoco si liquefà la cera".
Questi, dice, è Dio, " del quale è trono il cielo, sgabello la terra", " il quale se aprirà il cielo, tremore prenderà te ".
Vuoi anche sentire che cosa dice questo profeta intorno agli idoli?
"Saranno esposti a esempio di fronte al sole e i loro cadaveri saranno cibo per gli uccelli del cielo e per le fiere della terra, e saranno fatti putrefare dal sole e dalla luna, cose che essi stessi amarono ed a cui essi stessi servirono, e sarà incendiata la loro città".
Dice anche che gli elementi e il mondo saranno distrutti insieme con essi: " La terra", dice, " invecchierà e il cielo passerà ", " ma la parola di Dio rimane in eterno ".
E che cosa dice Dio, quando di nuovo vuole rivelarsi per mezzo di Mosé?
" Vedete, vedete che io sono Dio e non vi è altro Dio all'infuori di me.
Io ucciderò e farò vivere; io percuoterò e io sanerò, e non vi è uno che sfuggirà alle mie mani".
Ma vuoi udire anche un altro vaticinatore? Hai tutto il coro dei profeti, i compagni di Mosé.
Che cosa dice ad essi lo Spirito Santo per mezzo di Osea?
Non esiterò a dirvelo: " Ecco, io sono colui che dà forza al tuono e che crea il vento ", le mani del quale fondarono la milizia del cielo.
E ancora per mezzo di Isaia ( ti ricorderò anche queste parole ): "Io sono", dice, " io sono il Signore che parla il linguaggio della giustizia e annunzia la verità.
Riunitevi insieme e venite; deliberate insieme, voi che siete salvi dalle genti.
Non compresero, quelli che innalzano il legno, immagine scolpita di essi, e pregano gli dei che non li salveranno".
Quindi, un po' più giù: "Io sono", dice " Dio, e non vi è, tranne me, altro giusto, e salvatore non vi è all'infuori di me.
Volgetevi a me e sarete salvati, voi che venite dai confini della terra; io sono Dio e non ve n'è altro; su me stesso lo giuro".
E si adira contro gli idolatri, dicendo: " A chi assomigliaste il Signore? O a quale somiglianza lo assomigliaste?
Fece forse il fabbro un'immagine, o, fuso l'oro, l'orefice la indorò? ", e quello che segue.
Forse siete dunque anche voi idolatri?
Ma ora almeno evitate le minacce del Signore: giacché gemeranno le immagini scolpite e fatte con le mani, o piuttosto quelli che hanno creduto in esse, giacché la materia è insensibile.
Inoltre, egli dice: " Il Signore scuoterà le città abitate e prenderà con la sua mano tutta la terra come un nido ".
A che parlarti dei misteri di sapienza e dei detti che provengono da un giovane ebreo sapientissimo?.
"Il Signore mi creò nel principio delle sue vie, avanti le sue opere " e " Il Signore dà sapienza e dalla sua faccia sono conoscenza e intelligenza ".
" Fino a quando, o pigro, giacerai? Quando ti desterai dal sonno?
Se sarai solerte, verrà a te come fonte la tua messe", cioè il Verbo paterno, la buona lucerna, il Signore che reca la luce, la fede e la salvezza a tutti.
Giacché " il Signore che fece la terra nella sua forza", come dice Geremia, "raddrizzò il mondo nella sua sapienza ".
La sapienza infatti, che è il suo Verbo, raddrizza verso la verità noi che eravamo caduti nella idolatria.
E questa è la prima resurrezione, la resurrezione dalla trasgressione: perciò, per distoglierci da ogni forma di idolatria, il divino Mosè ha lanciato questo grido bellissimo: "Odi, Israel, il Signore è il tuo Dio, il Signore è uno solo", e: " Adorerai il Signore tuo Dio e a lui solo servirai ".
Ora dunque intendete, o uomini, secondo l'ammonimento di quel beato salmista che fu David: " Date opera all'istruzione, affinché un giorno non si adiri il Signore, e voi andrete in rovina fuori della via giusta, quando divamperà rapidamente il suo sdegno.
Beati tutti quelli che hanno creduto in Lui ".
E già, nella sua immensa pietà per noi, il Signore ci dà il canto salutare, simile a un motivo di marcia: "Figli degli uomini, fino a quando sarete gravicordi?
Perché amate la vanità e cercate la menzogna? "
Quale è, dunque, questa vanità e quale questa menzogna?
Te lo spiegherà il santo Apostolo del Signore quando accusa gli Elleni " perché, avendo conosciuto Dio, non lo glorificarono come Dio, né gli resero grazie, ma diventarono vani nei loro ragionamenti, e mutarono la gloria di Dio nella somiglianza di una immagine di uomo corruttibile, e servirono alla creatura piuttosto che al Creatore ".
E invero Dio è quegli che " nel principio fece il cielo e la terra"; e tu invece non comprendi Dio, ma adori il cielo, e come non è empietà la tua?
Ascolta ancora un profeta che dice: " Verrà meno il sole e il cielo si oscurerà, ma splenderà l'onnipotente in eterno e saranno scosse le potenze dei cieli, e i cieli saranno arrotolati, essendo distesi e ripiegati insieme come una pelle " ( queste infatti sono le parole profetiche ) " e la terra fuggirà dalla faccia del Signore ".
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