Filocalia |
estratte dalle sue venti lettere
1. Penso essere tre le vie con le quali la grazia di Dio risveglia l'anima dei figli del l'uomo.
Alcuni mossi dalle promesse divine e dall'istinto connaturale del bene, non conoscono indugio nel seguire l'appello di Dio e sono imitatori del patriarca Abramo cui per primo fu indicata tale via mediante le parole: " Esci dalla tua tribù, dalla tua patria e dalla casa paterna e va verso la terra che ti indicherò " ( Gen 12,1 )
… L'anima disposta a tanta prontezza con facilità acquisterà le virtù, avendo il cuore pronto ad accogliere la pienezza dello Spirito Santo.
La seconda via è di quelli che leggendo nelle Scritture sacre i supplizi riservati ai peccatori e le sante promesse fatte ai giusti, con volontà sobria accordano la loro vita con l'appello di Dio …
La terza via è quella dei patimenti che Dio benignamente dona per correggere chi ha il cuore indurito nel vizio e nel peccato; affinchè si risveglino sotto la sferza del patire e pentiti, raggiungano il bene operare ( Lettera I ).
2. Non perdiamo tempo dietro ai nomi della nostra parte fisica, sono cose destinate a perire.
Ognuno cerchi di comprendere il suo vero nome.
Giacobbe durante la lotta notturna con l'Angelo, conservò il suo nome di Giacobbe; al sorgere del sole gli fu rivelato il suo vero nome d'Israele, che significa: "mente che contempla Dio " ( Gen 32,24-28 ). ( Lettera 6 ).
3. Quante miriadi sono i demoni e come innumerevoli le loro volontà cangianti!
Ci urgono a dir male gli uni degli altri; a nascondere il veleno del cuore con parole dolci; a criticare l'esteriore apparenza del nostro fratello, mentre ospitiamo in noi bestie selvagge; a litigare e a contrastarci reciprocamente, suggestionandoci col pensiero di avere una via personale e superiore ( Lettera 6, 2a collezione ).
4. Prego che vi sia concesso il grande Spirito di fuoco che è stato donato a me.
Se avete il desiderio di riceverlo ed ospitarlo, cominciate con l'offerta dell'impegno ascetico e dell'umiltà del cuore, poi dischiudendo, giorno e notte, il vostro pensiero alle realtà celesti, cercate con cuore puro questo Spirito; vi sarà concesso …
Quando lo Spirito scenderà in voi, vi dischiuderà i misteri più alti, dissiperà dal vostro cuore la paura per qualunque essere, uomo o belva, e la gioia celeste sarà vostro possesso inalienabile, giorno e notte ( Lett. 8 ).
5. Ogni creatura ragionevole, uomo o donna che sia, possiede la capacità di amare Dio e gli esseri umani.
L'uomo di Dio ama ciò che viene da Dio; l'uomo carnale ama ciò che appartiene alla carne.
Amando le cose di Dio, l'uomo cerca la purificazione da tutte le sollecitazioni del mondo esteriore; non ama le realtà effimere, nè i suoi impulsi naturali; prende la sua croce e seguendo il Signore compie sempre la volontà dell'Altissimo.
Dio scende nel cuore di queste creature e, prendendovi dimora, le ricolma di gioia e di dolcezza che sono l'alimento che nutre e porta a maturazione l'anima.
L'albero non cresce se non riceve l'acqua del cielo, l'anima non sviluppa se è priva del nutrimento di dolcezza che viene dall'alto.
Lo Spirito e la mite irrorazione della dolcezza celeste conducono l'anima dell'uomo alla maturità ( Lettera 13 ).
6. Quando in una creatura umana il regno del peccato perde ogni potere, Dio appare portando una luce pura all'anima e al corpo.
La sensibile presenza di Dio non si rivela dove ancora è forte il potere del peccato.
Finchè l'anima rimane incollata ai sensi, non è nella disposizione di accogliere la luce divina ( Lettera 17 ).
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