Filocalia |
3. Lo schiavo non domanda la libertà come qualcosa che gli è dovuto, ma cerca di pagare come un debitore e attende la libertà come un dono.
12. La conoscenza, anche se esatta, senza la corrispondente pratica rimane incerta, tutto è reso saldo dalla pratica.
18. È fuori della verità tanto chi avendo la giusta fede non compie i comandamenti, come chi compiendo i comandamenti attende una ricompensa.
19. La ricompensa allo schiavo non è un obbligo per il padrone.
D'altra parte, chi non compie bene il suo servizio, non raggiunge la libertà.
25. Il temperante fugge la ghiottoneria;
chi non ha desideri, la cupidigia;
il taciturno, le parole inutili;
il continente, la ricerca di piaceri sensuali;
il casto, la fornicazione;
chi è contento del poco, l'amore del denaro;
il mite, l'agitazione;
l'umile, la vanità;
l'obbediente, la ribellione;
il sincero con se stesso, l'ipocrisia.
Egualmente, chi prega si tiene lontano dalla disperazione;
il povero volontario dall'avidità;
chi professa la fede dall'apostasia;
il martire dall'idolatria.
Così ogni virtù perseguita fino alla morte, non è altro che un tenersi lontani dal peccato; lo star lontano dal peccato è una azione soltanto, non un'azione che deve esser ricompensata nel Regno.
50. Non perderai niente di ciò che hai abbandonato per amore del Signore, a suo tempo con abbondanza ne sarai ricompensato.
153. Se vuoi fare a Dio una confessione senza biasimo, non richiamare dettagliatamente le tue colpe passate alla memoria, con coraggio sopportane le conseguenze.
204. Ogni sofferenza rivela lo stato della nostra volontà, se cioè è orientata verso destra o verso sinistra.
La sofferenza imprevista è chiamata tentazione, perchè sottopone l'uomo alla prova delle sue segrete inclinazioni.
212. Le vicende ordinarie della vita sono come un mercato: il mercante sagace guadagna, l'inetto perde.
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