L'anima dell'apostolato |
Gesù dev'essere la vita delle mie opere.
Altrimenti …
Card. Mennillod
Questo libro può servire, così per la lettura spirituale come per la meditazione, ai sacerdoti e alle Comunità religiose.
È utile particolarmente a quelli che latino gli Esercizi Spirituali, ecclesiastici e religiosi, agli alunni dei seminari, ai novizi destinati alta vita attiva e alle altre persone dedicate all'apostolato.
Perchè la versione di questo libro?
atomi all'Azione Cattolica fin dai primi anni della mia vita ecclesiastica, notai ben presto che il più valido aiuto mi veniva da coloro che, sebbene laici erano stati formati nello spirito da un vecchio Sacerdote, il quale non aveva molta cultura, ma aveva però molta pietà, e passava tutto il suo tempo in una piccola chiesa, ove, con istruzioni sacre in forma molto semplice, e col promuovere la frequenza dei Sacramenti, lavorava con zelo in prò delle anime.
Alla scuola di quel pio Sacerdote imparai anch'io la necessità che avevo di ritemprare spesso lo spirito con gli Esercizi Spirituali, e di ricorrere frequentemente all'orazione per raccogliere dall'operosità quel frutto che ardentemente bramavo.
Capii quindi fin d'allora che l'Azione Cattolica, mentre è commendevole sotto molti rispetti, può tuttavia divenire facilmente per tutti ( anche pei Sacerdoti ) sorgente di dissipazione, se chi la esercita non attende seriamente a coltivare anzitutto lo spirito in sè e negli altri.
Divenuto poi Vescovo, nel governo della Diocesi questa verità mi apparve sempre più evidente, e deplorai che, per non avere tenuto nel debito conto un principio così essenziale, fossero le tante volte e in tanti luoghi riuscite sterili le fatiche ed inutili i vari mezzi adoperati per dar vita o incremento all'Azione Cattolica.
Mi provai quindi a manifestare questa mia convinzione desiderosissimo di rimuovere la causa di sì funesta sterilità, ma mi parve che pochi mi volessero dare ascolto, ed i più avessero invece una specie di compatimento per me, quasi che io non conoscessi le anime moderne e l'azione che deve spiegarsi ai giorni nostri dai cattolici.
Avrei desiderato che su tale argomento vi fosse qualche libro per diffonderlo largamente, e dissipare con siffatto mezzo i pregiudizi che offuscano le menti, ma non ne conoscevo alcuno.
Gesù buono seppe rimediare a tutto, ed un bel giorno, per le mani di uno zelante Religioso della Società di Maria, mi fece capitare il libro che da tanto tempo sospiravo.
Io non sto a lodare il libro presente, perchè le cose belle come le cose buone, bisogna gustarle per apprezzarle convenientemente.
Dirò soltanto che in Francia è giunto in breve alla settima edizione, e se ne sono già pubblicati 70.000 esemplari, e spero che in Italia si diffonderà così da emulare anche in questo la Francia cattolica.
Per conto mio, faccio voti che vada in mano a tutti i Parroci ed a tutti i Sacerdoti della mia Diocesi, nè manchi a nessuno di quelli che fanno parte delle Associazioni Cattoliche della Diocesi di Arezzo.
All'ardente ed umile solitario, che tra i rigori della trappa scrisse, pregando, questo libro, in cui si rispecchia al vivo il suo animo d'apostolo, conceda il Maestro Divino copiose benedizioni e quell'Vapprovazione che Egli già fece sentire ad altri, i quali coi loro libri dettero a Lui gloria ed alle anime luce e pascolo salutare.
Arezzo, dall'Episcopato, 7 giugno 1918, festa del Sacro Cuore di Gesù.
Giovanni Volpi, Vescovo d'Arezzo
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