Suor Benigna Consolata Ferrero

Fedeltà

« Insegnami a compiere il Tuo volere, perchè sei Tu il mio Dio ». Sal 143,11

« Amami sempre, chè lo sempre ti amerò; non puoi dubitare del mio amore: fa' che Io non abbia a dubitare del tuo.

Gesù è tuo, tutto tuo e sempre più tuo, ineffabilmente tuo, a misura che tu ti distaccherai da te stessa.

Voglio che in qualche modo tu mi dia testimonianza d'amore: voglio che tu non lasci passar giorno senza offrirmi qualche speciale tributo d'amore.

Le occasioni non ti mancheranno di certo, purchè tu ne sappia far buon uso.

Io sono il tuo Re e il tuo Sposo; come tuo Re, ti do delle leggi, e come tuo Sposo ti dico di osservarle per amore, come per amore te le ho date.

Vale di più una canna fessa sostenuta dalla mia grazia onnipotente che una cosa forte da sè.

L'amore cerca sempre, ma sempre con soavità.

L'amore non abbandona l'anima, quando se ne è impossessato.

Un'anima fedelmente fedele è come onnipotente sul mio Cuore.

Le sofferenze precedono sempre grandi grazie.

Una sola cosa voglio da te; tutto è compreso in questa parola: « amore ».

Amarmi, credere al mio amore, confidare in me.

Io voglio che tu porti scritta questa parola « Amore » sulla fronte, perchè i tuoi pensieri siano tutti d'amore, le tue azioni siano indirizzate al tuo Gesù che è l'amore.

Metti « amore » sul tuo cuore, affinchè tutti i tuoi affetti siano per l'Amore: amore in me, per me, con me.

L'amore si nutre di amore.

Se tu mi ami, io vivo in te e amandomi mi fai crescere.

Mio cibo è l'amore.

Quando tu rendi un servizio al prossimo, Io ne godo tanto, che mi comunico a te.

La grazia è un dono soprannaturale che Io faccio all'anima.

La fedeltà alla mia grazia è la prontezza con cui l'anima esegue l'ispirazione divina.

Io propongo all'anima un bene, oppure una cosa migliore fra due buone.

L'anima è libera.

Se fa il bene, Io le accresco la grazia; se lo lascia, perchè è libera, non perde la grazia di prima, ma non ne acquista.

Però, per un'anima che tende alla perfezione, il non acquistare è un perdere.

Voglio fare dell'anima tua un capolavoro della mia grazia; non interromperne la benefica azione, anzi procura di assecondarne gli impulsi, rimanendo fedele a compiere ciò che Io internamente ti ispiro.

Più sei fedele alla grazia e più la mia immagine diventa in te risplendente.

Quando l'anima non mette ostacolo al lavoro della grazia, il lavoro si fa più in fretta e meglio; se l'anima si oppone, il lavoro si fa più adagio.

Ci sono tre categorie di anime: le une aprono poco le serrande che lasciano passare le acque della grazia e sono quelle che fanno poco conto dei loro doveri, anche se non li disprezzano: queste anime si privano di tante grazie, perchè se fossero più fedeli, la mia grazia entrerebbe più abbondantemente nei loro cuori.

Le seconde sono quelle che tengono le serrande aperte, in modo che l'acqua passa, passa tutta; ma non le aprono tutte, in modo che se arriva una più grande quantità di acqua, non può entrare tutta: così la grazia stenta ad entrare quando faccio delle grazie straordinarie.

Le terze tengono le serrande aperte, non solo quanto basta perchè passi tutta l'acqua, ma di più, per modo che quando io do delle grazie straordinarie, esse possono entrare.

Tante volte, attraverso una cosa piccolissima Io posso dare a un'anima un lume che la porta a una grandissima santità.

La grazia santificante è la vita soprannaturale dell'anima; vi sono vari gradi di questa vita, come vi sono persone deboli, persone più forti, persone molto robuste.

Le persone robuste possono nutrirsi di più e così accrescono sempre più le loro forze.

La grazia è onnipotente, quando l'anima non vi mette ostacolo.

Non mettere in confronto quello che tu fai con quello che fanno gli altri.

Tu devi progredire ogni giorno di più nella virtù; sappi che si deve corrispondere con maggior fedeltà quando si ricevono in larga copia grazie e aiuti speciali, quali sono quelli che tu ricevi.

La mia grazia da sola non basta, come la tua volontà senza la mia grazia non basta.

Perchè preoccuparti prima per ciò che avrai da fare dopo?

Adesso non hai ancora la grazia; l'avrai quando sarà tempo.

Se una persona dovesse andare dopo un'ora in una camera oscura, le si darebbe forse un'ora prima il lume acceso, mentre c'è ancora la luce del sole?

Il più è cedere le prime volte agli impulsi della grazia, quando l'anima incomincia a lasciarsi invadere dall'amore; dopo, l'amore prende il sopravvento: non che la costringa, ma l'alletta, così che la guadagna.

Tu sei un piccolo fiore che nasce, cresce e fiorisce solo per me, come quei fiorellini che nascono sulle alte montagne che neppure son visti dalle creature.

É sulla montagna della perfezione che tu devi crescere e fiorire.

Più tu sei fedele a seguire gli impulsi intimi e segreti dell'amore, della grazia, più Io te li accrescerò; questi impulsi sono come tanti colpi di pennello, di scalpello che rendono la tua immagine più simile alla mia.

Per amarmi sempre più, devi solo dire sempre di sì ».

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