Il combattimento spirituale |
Si è visto sopra come per qualche tempo sia più fruttuoso l'esercizio di una sola virtù che di molte insieme e che secondo quella bisogna regolare le occasioni che si incontrano, benché tra loro diverse.
Ora considera come ciò si possa eseguire assai facilmente.
Forse accadrà in uno stesso giorno e anche nella stessa ora d'essere ripresi per un'azione che tuttavia è buona, o che per altro si mormori di noi;
che ci sia duramente negato qualche favore da noi richiesto o qualsivoglia ben piccola cosa;
che si pensi male di noi senza ragione;
che ci sopravvenga qualche dolore corporale;
che ci sia imposta qualche faccenda noiosa;
che ci sia offerta una vivanda mal condita o
che ci avvengano altre cose più importanti e dure da tollerare, delle quali è piena la miserabile vita umana.
Pur potendo produrre diversi atti di virtù nella varietà di questi o di simili avvenimenti, nondimeno, volendo osservare la regola mostrata, ci andremo esercitando con atti tutti conformi alla virtù che allora avremo per le mani.
Per esempio: se nel tempo in cui verranno le dette occasioni ci eserciteremo nella pazienza, produrremo atti che siano finalizzati a sopportarle tutte volentieri e con allegrezza d'animo.
Se il nostro esercizio sarà di umiltà, in tutte quelle contrarietà ci conosceremo degni di ogni male.
Se di obbedienza, ci sottoporremo prontamente alla mano potentissima di Dio e per sua compiacenza ( poiché egli così vuole ) alle creature ragionevoli e anche inanimate, dalle quali ci vengono queste contrarietà.
Se di povertà, ci contenteremo di essere spogliati e privi di ogni consolazione o grande o piccola di questo mondo.
Se di carità, produrremo atti d'amore e verso il nostro prossimo, come strumento del bene che possiamo acquistare, e verso il Signore Dio, come principale e amorosa causa, da cui procedono o sono permessi quegli incomodi per nostro esercizio e spirituale profitto.
E da quanto diciamo intorno ai diversi avvenimenti che possono avvenire per ciascun giorno, si comprende nello stesso tempo come in una sola occasione d'infermità o di altro travaglio lungamente protratti possiamo andare facendo atti di quella virtù in cui allora ci stiamo esercitando.
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