Diario di M. Faustina Kowalska |
Cracovia, 21.IV.1933
Esercizi spirituali di otto giorni prima dei voti perpetui.
Oggi incomincio gli esercizi spirituali.
Gesù, o mio Maestro, guidami Tu; disponi di me secondo la Tua volontà.
Purifica il mio amore, affinché sia degno di Te.
Fa' di me quello che desidera il Tuo Misericordiosissimo Cuore.
O Gesù, in questi giorni saremo faccia a faccia fino al momento della nostra unione.
Mantienimi, Gesù, nel raccoglimento dello spirito.
Verso sera il Signore mi disse: «
O Signore e mio eterno Creatore, come potrò ringraziarTi per questa grande grazia, per esserTi degnato di scegliere me miserabile come Tua sposa, unendomi a Te con un vincolo eterno?
Amabilissimo Tesoro del mio cuore.
Ti offro tutti gli atti di adorazione e di ringraziamento delle anime sante, di tutti i cori angelici e soprattutto in unione con la Madre Tua.
O Maria, Madre mia. Ti prego umilmente, copri la mia anima col Tuo manto verginale in questo momento così importante della mia vita, in modo che io sia più gradita al Figlio Tuo e possa degnamente esaltare la Sua Misericordia davanti al mondo intero e per tutta l'eternità.
Oggi non sono riuscita a comprendere la meditazione.
Il mio spirito era mirabilmente immerso in Dio.
Nonostante l'impegno non sono riuscita a pensare a quello che diceva il predicatore degli esercizi.
Spesso non sono in grado di pensare secondo determinati schemi; il mio spirito è col Signore e questa è la mia meditazione.
Alcune parole del mio incontro con la Madre Maestra Maria Giuseppina.
Mi ha chiarito molte cose e mi ha tranquillizzato riguardo alla vita interiore assicurandomi che sono sulla buona strada.
Ho ringraziato il Signore Gesù per questa grande grazia, poiché essa è stata la prima fra le Superiore a non procurarmi dubbi a questo riguardo.
Oh! quanto infinitamente buono è Dio!
O Ostia viva, unica mia forza, sorgente d'amore e di misericordia, abbraccia il mondo intero; fortifica le anime che stanno cedendo.
Benedetto l'istante ed il momento nel quale Gesù ci lasciò il Suo misericordiosissimo Cuore!
Soffrire senza lamentarsi, consolare gli altri, e le proprie sofferenze immergerle nel dolcissimo Cuore di Gesù.
Tutti i momenti liberi dagli impegni li passerò ai piedi del SS.mo Sacramento.
Ai piedi del Signore cercherò luce, conforto e forza.
Mostrerò incessantemente riconoscenza verso Dio per la grande Misericordia che ha avuto verso di me, non dimenticando mai i benefici che mi ha elargito e specialmente la grazia della vocazione.
Mi nasconderò tra le suore come una modesta violetta tra i gigli.
Voglio fiorire per il mio Creatore e Signore.
Dimenticare me stessa, annientarmi completamente a favore delle anime immortali; questa è una delizia per me!
Per quanto concerne la santa confessione, sceglierò sempre ciò che mi umilia e mi costa di più.
Talvolta un'inezia costa più che non qualcosa di più grande.
Prima di ogni confessione ricorderò la Passione del Signore e con ciò risveglierò la contrizione del cuore.
In quanto ciò è possibile con la grazia di Dio, mi eserciterò sempre nel dolore perfetto.
A tale contrizione dedicherò un maggior spazio di tempo.
Prima di accostarmi alla grata, entrerò nel Cuore aperto e misericordiosissimo del Salvatore.
Quando mi allontanerò dalla grata, risveglierò nella mia anima una grande riconoscenza verso la S. Trinità per lo straordinario ed inconcepibile miracolo di Misericordia che avviene nell'anima e quanto più la mia anima è miserabile, tanto più sento che l'oceano della Misericordia di Dio mi inghiotte e mi da tanta forza e potenza.
Le regole che trasgredisco più spesso sono: talvolta interrompo il silenzio; non ubbidisco alla voce della campanella; m'intrometto nei lavori affidati ad altre.
Cercherò col più grande impegno di correggermi.
Evitare le consorelle che mormorano e, se non è possibile evitarle, per lo meno tacere in presenza di una mormoratrice, facendo comprendere quanto è penoso per noi ascoltare cose simili.
Non badare a considerazioni umane, ma tener conto della propria coscienza, che ce ne da testimonianza.
Prendere Iddio a testimone di ogni azione.
Comportarmi così ora e risolvere ogni mia questione, come vorrei comportarmi e risolverla in punto di morte.
Per questo in ogni questione tener sempre presente Iddio.
Evitare i permessi presunti.129
Raccontare di sé alle Superiore anche le piccole cose, scendendo per quanto possibile ai particolari.
Fedeltà nelle pratiche di pietà; non chiedere con facilità esenzioni da pratiche di pietà.
Tacere fuorché in ricreazione.
Evitare gli scherzi e le parole spiritose che tendono a mettere in ridicolo altri ed a far rompere il silenzio.
Stimare enormemente le più piccole prescrizioni.
Non lasciarsi travolgere dalla frenesia del lavoro; interrompere un momento per guardare verso il cielo.
Parlare poco con gli uomini, ma molto con Dio.
Evitare la familiarità.
Badare poco a chi è con me e chi contro di me.
Non confidare le proprie vicissitudini.
Sul lavoro evitare di prendere accordi ad alta voce.
Nelle sofferenze conservare la serenità e l'equilibrio.
Nei momenti difficili rifugiarsi nelle Piaghe di Gesù; nelle Piaghe di Gesù cercare conforto, sollievo, luce e forza.
+ Nelle prove procurerò di vedere l'amorevole mano di Dio.
Nulla di così costante come la sofferenza; essa tiene sempre fedelmente compagnia all'anima.
O Gesù, nell'amore verso di Te non mi farò sorpassare da nessuno.
+ O Gesù nascosto nel SS.mo Sacramento, vedi che oggi esco dal noviziato per emettere i voti perpetui.
Gesù, Tu conosci la mia debolezza e la mia pochezza e pertanto da oggi in modo particolarissimo passo al Tuo noviziato; continuo ad essere novizia, ma novizia Tua, o Gesù, e Tu sarai il mio Maestro - fino all'ultimo giorno della mia vita.
Verrò ogni giorno ai Tuoi piedi a lezione da Te.
Non intraprenderò da sola la più piccola cosa senza aver prima consultato Te, come mio Maestro.
O Gesù, sono tanto contenta che Tu stesso mi abbia attirata ed accolta nel Tuo noviziato, cioè nel Tabernacolo.
Pronunciando i voti perpetui non divento affatto una perfetta religiosa. Oh! no, no.
Continuo ad essere una piccola e debole novizia di Gesù e cercherò di tendere alla perfezione come nei primi giorni di noviziato, procurando di avere la disposizione d'animo che avevo il primo giorno, in cui si aprì per me la porta del convento.
Con la fiducia e la semplicità di un piccolo bimbo, mi affido a Te oggi.
Signore Gesù, mio Maestro.
Lascio a Te la completa libertà di guidare l'anima mia.
Guidami per le strade che Tu vuoi; io non voglio conoscerle.
Io verrò fiduciosa dietro a Te.
Il Tuo Cuore misericordioso può tutto.
La piccola Novizia di Gesù, Sr. Faustina.
+ Fin dall'inizio degli esercizi spirituali Gesù mi aveva detto: «
E così trascorsero per me i primi giorni.
Il quarto giorno cominciò a tormentarmi una tale inquietudine: « Non mi trovo forse in uno stato di falsa tranquillità? ».
D'un tratto udii queste parole: «
E dissi: « Gesù, gli darei tutto quello che chiede, ma anche mille volte di più! ».
Ed il Signore mi disse: «
O Gesù, Ostia viva. Tu sei mia Madre. Tu sei tutto per me.
Io verrò da TE, o Gesù, con semplicità e con amore, con fede e con fiducia.
Dividerò tutto con Te, come un bimbo con la madre amata: le gioie e le sofferenze; in una parola, tutto.
Quando penso a questo, che Iddio si unisce a me per mezzo dei voti, cioè io a Lui, nessuno può comprendere quello che prova il mio cuore.
Già fin d'ora Iddio mi fa conoscere tutta l'immensità del Suo amore, col quale mi ha amato fin da prima dei secoli, mentre io ho cominciato ad amarlo soltanto nel tempo.
Quanto più Lo conosco, tanto più ardentemente e fortemente Lo amo e le mie azioni sono più perfette.
Tuttavia quando penso che fra qualche giorno devo diventare una cosa sola col Signore, per mezzo dei voti perpetui, una gioia così inconcepibile inonda la mia anima che non riesco assolutamente a descriverla.
Dalla prima volta che ho conosciuto il Signore, lo sguardo della mia anima è sprofondato in Lui per l'eternità.
Ogni volta che il Signore si avvicina a me, e con questo avviene da parte mia una più profonda conoscenza, l'amore nella mia anima si perfeziona sempre più.
+ Prima della confessione udii nell'anima queste parole: «
Quando mi avvicinai alla grata, sentii nell'anima una così grande disponibilità a parlare di tutto, che io stessa in seguito me ne meravigliai e le sue risposte diedero alla mia anima una tranquillità tanto profonda!
Le sue parole sono state, sono e rimarranno per sempre come colonne di fuoco, che hanno illuminato e continueranno ad illuminare la mia anima nel tendere alla più alta santità.
Le indicazioni ricevute da Padre Andrasz le ho annotate in un'altra pagina di questo quaderno.130
Ultimata la confessione, il mio spirito s'immerse in Dio e continuai a pregare per tre ore e mi sembrò che si fosse trattato di pochi minuti.
Da allora non metto impedimenti alla grazia, che opera nella mia anima.
Gesù sapeva perché avevo paura di trattare familiarmente con Lui131 e non se n'è affatto offeso.
Dal momento che il Padre mi ha assicurato che non si tratta di illusioni, ma di una grazia di Dio, cerco di essere fedele a Dio in tutto.
Ora vedo che sono pochi i sacerdoti che comprendono tutta la profondità dell'azione di Dio nelle anime.
Da allora ho le ali sciolte per il volo e desidero volare alto nel calore stesso del sole.
Il mio volo non si fermerà, finché non riposerò in Lui per l'eternità.
Se voliamo molto in alto, tutta la caligine, la nebbia e le nuvole sono sotto i nostri piedi e tutta la parte sensibile del nostro essere deve sottostare allo spirito.
O Gesù, desidero la salvezza delle anime, delle anime immortali.
Nel sacrificio darò sfogo al mio cuore, nel sacrificio che nessuno neanche sospetterà.
Mi annienterò e brucerò, senza che nessuno se ne accorga, nel sacro fuoco dell'amore di Dio.
La presenza di Dio mi è d'aiuto affinché il mio sacrificio sia perfetto e puro.
Oh! come sono errate le apparenze ed i giudizi ingiusti!
Oh! quante volte viene oppressa la virtù solo perché è silenziosa!
Per convivere sinceramente con persone che punzecchiano in continuazione, è necessario un grande spirito di sacrificio.
La persona sente che sanguina, ma le ferite non si vedono.
O Gesù, quante cose ci svelerà soltanto l'ultimo giorno!
Che gioia! Dei nostri sacrifici nulla va perduto.
Durante quest'ora di adorazione ho conosciuto tutto l'abisso della mia miseria.
Tutto ciò che vi è in me di buono, è Tuo, Signore, ma appunto perché sono misera e piccola ho il diritto di contare sulla Tua infinita Misericordia.
Gesù, domattina devo pronunciare i voti perpetui.
Ho pregato il cielo e la terra ed ho invitato tutto ciò che esiste a ringraziare Dio per questa grande ed inconcepibile grazia.
D'improvviso ho sentito le parole: «
Ancora un momento per pregare e poi bisogna andar via di corsa, poiché ci mandano via da ogni parte, dato che per la giornata di domani debbono sistemare a dovere tutto, la cappella, il refettorio, la sala, la cucina e noi dobbiamo andare a riposare.
Ma di dormire non se ne parla. La gioia ha tolto il sonno.
Pensavo: che sarà mai il paradiso, se già qui, in questo esilio, Dio ricolma così la mia anima?
Oggi depongo il mio cuore sulla patena, nella quale è posto il Tuo Cuore, o Gesù, ed oggi mi offro insieme a Te a Dio, Padre Tuo e mio, come vittima d'amore e d'adorazione.
Padre di Misericordia, guarda all'offerta del mio cuore, ma attraverso la ferita del Cuore di Gesù.
Indice |
129 | Il permesso presunto si ha quando un religioso fa qualche cosa senza che il superiore lo sappia, ma è convinto che il superiore gliene avrebbe dato il permesso |
130 | Diario, Q. I, pp. 20-21 |
131 | Santa Faustina temeva di essere vittima di illusioni, tanto più che era sospettata di questo da parte delle superiore e anche da alcuni confessori |