Diario di M. Faustina Kowalska |
Fin dal mattino il mio spirito fu immerso in Dio.
La Sua presenza mi penetrò da una parte all'altra.
Verso sera, prima di cena, entrai un momento in cappella, per scambiare l'optatek con coloro che sono lontano, che Gesù ama molto ed ai quali io debbo molta riconoscenza.
Quando scambiai l'oplatek in spirito con una certa persona,21 udii
nell'anima queste parole: «
Quando uscii dalla cappella, in un attimo m'investì l'onnipotenza di Dio.
Compresi allora quanto Dio ci ama.
Oh, se le anime potessero rendersi conto di ciò e comprenderlo almeno in parte!
Durante la santa Messa ho visto di nuovo il Bambino Gesù, straordinariamente bello, che allungava sorridendo le Sue manine verso di me.
Dopo la santa Comunione ho sentito queste parole: «
Ho vissuto queste feste in una grande gioia.
O Santissima Trinità, Dio eterno, il mio spirito annega nella Tua bellezza; i secoli per Te sono nulla.
Tu sei sempre lo stesso.
Oh, quanto è grande la Tua Maestà!
Gesù, quale è il motivo per cui nascondi la Tua Maestà, hai abbandonato il trono del cielo e dimori in mezzo a noi?
Il Signore mi rispose: «
Una volta che il confessore mi aveva dato per penitenza da recitare un « Gloria Patri », la cosa mi prese moltissimo tempo; ogni tanto cominciavo e non arrivavo a finire, poiché il mio spirito stava unendosi a Dio e non riuscivo ad esser presente a me stessa.
Infatti certe volte, nonostante la mia volontà, vengo investita dall'onnipotenza di Dio e sono tutta immersa in Lui tramite l'amore, ed in quei casi non so quello che avviene attorno a me.
Quando dissi al confessore che quella breve preghiera mi prendeva talvolta moltissimo tempo e che certe volte non riuscivo a recitarla, il confessore mi disse di recitarla subito lì, nel confessionale.
Il mio spirito però era immerso in Dio e non riuscivo a pensare a quello che volevo, nonostante cercassi di sforzarmi.
Allora il confessore mi disse: « La reciti con me ».
Ripetei parola per parola, ma mentre ripetevo ogni parola, il mio spirito si immergeva nella Persona che avevo nominato.
Una volta, parlando di un certo sacerdote,22 Gesù mi disse che questi anni sarebbero stati l'ornamento dei suoi anni di sacerdozio; i giorni della sofferenza sembrano sempre più lunghi, ma anch'essi passeranno, benché procedano così lentamente, che talvolta ci sembra che vadano quasi indietro, ma la loro fine verrà presto e poi ci sarà la gioia eterna ed inesprimibile.
L'eternità … chi riesce a concepire ed a comprendere anche solo quest'unica parola che proviene da Te, o Dio ineffabile, cioè l'eternità?
So che le grazie che mi concede Dio sono talvolta esclusivamente per certe anime.
Questa consapevolezza mi dà una grande gioia, mi rallegro sempre del bene delle altre anime, come se lo possedessi io stessa.
Una volta il Signore mi disse: «
Mi rattristai molto per il fatto che Gesù dovesse soffrire a causa delle anime elette, ma Gesù mi disse: «
L'interno della mia anima è come un grande e magnifico mondo, in cui abita Iddio insieme a me.
All'infuori di Dio nessun altro può accedervi.
All'inizio di questa mia vita con Dio, ero oltremodo timorosa e cieca.
Il Suo bagliore mi aveva accecato e pensavo che Egli non fosse nel mio cuore, eppure erano momenti nei quali Iddio lavorava nella mia anima e l'amore diveniva più puro e più forte ed il Signore portò la mia volontà alla più stretta unione con la Sua santa volontà.
Nessuno può comprendere quello che sto vivendo in questo magnifico palazzo della mia anima, dove dimoro continuamente col mio Amato.
Nessuna cosa esterna mi ostacola nei rapporti familiari con Dio; anche se usassi i termini più incisivi, questo e questo, non esprimerei nemmeno l'ombra di quello che prova la mia anima inebriata di felicità e d'amore inesprimibile, così grande e puro, quale è la sorgente dalla quale proviene, cioè Dio stesso.
L'anima è totalmente imbevuta di Dio da parte a parte, lo sento fisicamente ed il corpo partecipa a questa gioia; sebbene capiti che le ispirazioni di Dio siano diverse nella stessa anima, tuttavia provengono dalla stessa identica scane.
Una volta vidi Gesù assetato e sul punto di svenire e mi disse: «
Quando porsi l'acqua al Signore, la prese ma non bevve e scomparve subito.
Era vestito come durante la Passione.
«
Quando andai dall'Arcivescovo23 e gli dissi che Gesù voleva da me che pregassi per impetrare la Misericordia divina per il mondo e che sorgesse una congregazione che impetrasse la Misericordia divina per il mondo e lo pregai perché mi concedesse l'autorizzazione per tutto quello che Gesù voleva da me, l'Arcivescovo mi disse queste parole: « Per quanto riguarda le preghiere, sorella, l'autorizzo, anzi l'esorto a pregare il più possibile per il mondo e ad impetrare per esso la Misericordia di Dio, poiché tutti abbiamo bisogno di Misericordia e certamente anche il confessore non le impedisce di pregare secondo questa intenzione.
Per quanto riguarda questa congregazione attenda, sorella, che le cose si dispongano un po' più favorevolmente.
Questa faccenda per sé è buona, ma non bisogna affrettarsi; se è volontà di Dio, un po' prima o un po' dopo si farà.
Per qual motivo non dovrebbe esserci?
Dopotutto ci sono tante diverse congregazioni, quindi anche questa sorgerà, se Dio lo vuole.
La prego di stare pienamente tranquilla; il Signore può tutto.
Procuri di stare strettamente unita a Dio e stia di buon animo ».
Queste parole mi procurarono una grande gioia.
Dopo che avevo lasciato l'Arcivescovo, udii nell'anima queste parole: «
Una volta vidi all'improvviso Gesù che aveva un aspetto di grande Maestà e mi disse queste parole: «
Risposi: « Non voglio nessun mondo, io voglio Te, Gesù, voglio amarTi con lo stesso amore col quale Tu ami me, di una cosa Ti supplico, rendi il mio cuore capace di amarTi.
Mi stupisco molto, Gesù mio, che Tu mi abbia fatto una simile domanda, infatti che ne farei di questi mondi, anche se me ne offrissi mille?
Che profitto ne avrei? Tu sai bene, Gesù, che il mio cuore muore di nostalgia per Te; tutto quello che è al di fuori di Te, per me è nulla ».
In quel preciso momento non vidi più nulla, ma una forza strana avvolse la mia anima ed un fuoco misterioso si accese nel mio cuore ed
entrai in una specie di agonia per Lui ed inaspettatamente udii queste parole: «
Una volta udii nell'anima queste parole: «
L'amore scaccia la paura dall'anima.
Da quando ho cominciato ad amare Iddio con tutto il mio essere, con tutta la forza del mio cuore, da quel momento è scomparsa la paura e, benché mi si parli in qualunque modo della Sua giustizia, non ho alcun timore di Lui, perché L'ho conosciuto bene.
Dio è amore ed il Suo Spirito è la pace.
Ed ora vedo che le mie azioni scaturite dall'amore, sono più perfette delle azioni che ho compiuto per timore.
Ho posto la mia fiducia in Dio e non temo nulla, mi affido completamente alla Sua santa volontà, faccia di me quello che vuole, io in ogni caso Lo amerò sempre.
Quando mi accosto alla santa Comunione, prego e supplico il Salvatore di voler frenare la mia lingua, affinché non offenda mai l'amore del prossimo.
Indice |
21 | È da supporre che la persona, con la quale Santa Faustina scambia spiritualmente « oplatek », sia Don Sopocko |
22 | Presumibilmente Don Sopocko |
23 | Diario. Q. I, nota 193 |