Diario di M. Faustina Kowalska

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1.12.1936. Ritiro spirituale di un giorno

Oggi, durante la meditazione del mattino, il Signore mi ha fatto conoscere e comprendere chiaramente l'immutabilità dei Suoi desideri.

E vedo chiaramente che nessuno mi può dispensare dall'obbligo di compiere la volontà di Dio76 da me conosciuta.

La salute gravemente compromessa e la mancanza delle forze fisiche non sono un motivo sufficiente e non mi dispensano da quest'opera, che il Signore stesso sta portando avanti, mentre io debbo essere soltanto uno strumento nelle Sue mani.

Ed eccomi dunque, Signore, per fare la Tua volontà.

Comandami secondo i Tuoi eterni disegni e le Tue predilezioni, concedimi però la grazia di esserTi sempre fedele.

Quando ho parlato con Dio nascosto, mi ha fatto conoscere e comprendere che non debbo pensarci su molto e non debbo aver paura delle difficoltà che posso incontrare.

« Sappi che Io sono con te. Io stabilisco le difficoltà e Io le supero e in un attimo posso mutare gli atteggiamenti contrari in atteggiamenti favorevoli a questa causa ».

Nel colloquio odierno il Signore mi ha chiarito molte cose, ma qui non scrivo tutto.

Dare sempre la precedenza agli altri in tutte le circostanze specialmente durante la ricreazione.

Ascoltare tranquillamente senza interrompere, anche se mi raccontassero dieci volte la stessa cosa.

Non farò mai domande su di una cosa che suscita molto la mia curiosità,

Proposito: continuare la stessa cosa, cioè unirmi con Cristo Misericordioso.

Proposito generale: raccoglimento ulteriore, silenzio.

Nascondimi, Gesù, negli abissi della Tua Misericordia e poi mi giudichino pure gli altri come loro piace.

Non parlare mai delle proprie vicende.

Nella sofferenza cercare sollievo nella preghiera.

Nei dubbi anche i più piccoli, consigliarsi solo col confessore.

Avere sempre il cuore aperto per accogliere le sofferenze degli altri, e le proprie sofferenze immergerle nel cuore di Gesù, in modo che all'esterno non vengano notate, per quanto è possibile.

Cercare di mantenere sempre l'equilibrio, anche se le circostanze sono eccezionalmente tempestose.

Non permettere che venga turbata la propria quiete ed il proprio raccoglimento interiore.

Nessuna cosa è paragonabile alla tranquillità dell'anima.

Quando mi viene rimproverata qualche cosa ingiustamente, non giustificarsi; se la superiora vorrà conoscere la verità, cioè se ho torto o ragione, lo apprenderà non necessariamente da me.

Io debbo accettare tutto con un atteggiamento interiore di umiltà.

Trascorrerò questo Avvento secondo le indicazioni datemi dalla Madonna: nella mitezza e nell'umiltà.

Trascorro dei momenti con la SS.ma Vergine.

Attendo con ardente nostalgia la venuta del Signore.

I miei desideri sono grandi.

Desidero che tutti i popoli conoscano il Signore; desidero preparare tutte le nazioni a ricevere il Verbo Incarnato.

O Gesù, fa' che la sorgente della Tua Misericordia scaturisca con maggiore abbondanza, poiché l'umanità è molto malata, e perciò ha più che mai bisogno della Tua compassione.

Tu sei un mare sconfinato di Misericordia per noi peccatori e maggiore è la nostra miseria, maggiore è il diritto che abbiamo alla Tua Misericordia.

Tu sei la sorgente che rende felice ogni creatura per mezzo della Tua infinita Misericordia.

Oggi77 parto per Pradnik,78 che è nei dintorni di Cracovia; vado a curarmi e debbo restarvi tre mesi.

Mi sistema colà il grande ed amorevole interessamento dei superiori e specialmente della nostra amata Madre Generale,79 che ha tanta sollecitudine per le suore ammalate.

Ho accettato questa grazia della cura, ma mi affido completamente alla volontà di Dio.

Faccia Dio di me quello che vuole.

Non desidero altro se non fare la Sua santa volontà.

Mi unisco alla Madonna e abbandono Nazaret per andare a Betlemme, dove trascorrerò le feste del santo Natale fra estranei, ma con Gesù, Maria e Giuseppe, poiché questa è la volontà di Dio.

Cerco di compiere in tutto la volontà di Dio, non desidero maggiormente la guarigione che la morte; mi sono affidata totalmente alla Sua infinita Misericordia e come una piccola bimba vivo nella massima tranquillità.

Procuro soltanto che il mio amore per Lui sia sempre più profondo e più puro, per essere la delizia del Suo sguardo divino …

Il Signore mi ha detto di recitare questa coroncina per nove giorni prima della festa della Misericordia.

La novena deve cominciare il Venerdì Santo.

« Durante questa novena elargirò alle anime grazie di ogni genere ».

Quando fui presa da un po' di timore per dover rimanere così a lungo sola fuori dalla Congregazione, Gesù mi disse: « Non sarai sola, poiché Io sono con te sempre ed ovunque.

Accanto al Mio Cuore non aver paura di nulla.

Sono Io stesso che ho provocato la tua partenza.

Sappi che il mio occhio controlla con grande attenzione ogni movimento del tuo cuore.

Ti trasferisco in quel luogo isolato, per poter Io solo plasmare il tuo cuore secondo le Mie intenzioni per il futuro.

Di che cosa hai paura? Se sei con Me, chi oserà toccarti?

Però sono enormemente contento, figlia Mia, che tu Mi confidi i tuoi timori.

ParlaMi di tutto così semplicemente ed alla buona.

Mi procurerai una grande soddisfazione.

Io ti comprendo, poiché sono Dio e Uomo.

Questo linguaggio semplice del tuo cuore Mi è più gradito degli inni composti appositamente per onorarMi.

Sappi, figlia Mia, che più il tuo linguaggio è semplice, più riesci ad attirarMi verso di te.

Ed ora sta' tranquilla accanto al Mio Cuore; deponi la penna e preparati a partire ».

9.12.1936.

Questa mattina sono partita per Pradnik.

Mi ha accompagnata Suor Crisostoma, Ho una cameretta per conto mio; assomiglio in tutto ad una carmelitana.

Dopo che è partita Suor Crisostoma e sono rimasta sola, mi sono immersa nella preghiera, affidandomi alla speciale protezione della Madonna.

Essa sola è sempre con me ed Essa, come una buona Madre, segue tutte le mie vicende ed i miei sforzi.

All'improvviso vidi Gesù, che mi disse: « Sta' tranquilla, bambina Mia; vedi che non sei sola.

Il Mio Cuore veglia su di te ».

Gesù mi ha dato tanta forza nei riguardi di una certa persona; sento la forza nell'anima.

Un principio morale

Quando non si sa che cosa sia meglio fare, occorre riflettere, esaminare la cosa e chiedere consiglio, poiché non è lecito agire nel dubbio della coscienza.

Nell'incertezza dire a se stessi: qualunque cosa farò, sarà ben fatta; ho l'intenzione di farla bene.

Dio accetta quello che noi consideriamo buono, questo Dio lo accetta e lo considera buono.

Non abbattersi se, passato il tempo, ciò che abbiamo fatto non si dimostra buono.

Il Signore Dio guarda l'intenzione con la quale cominciamo e secondo questa darà la ricompensa.

Questo è un principio al quale dobbiamo attenerci.

Anche oggi sono andata a fare una breve visita80 al Signore prima di coricarmi.

Il mio spirito si è immerso in Lui, come nell'unico mio tesoro; il mio cuore ha riposato un momento vicino al Cuore del mio Sposo.

Sono stata illuminata su come comportarmi con le persone che mi stanno attorno e sono tornata alla mia solitudine.

Il medico81 mi ha circondato con le sue premure; vedo attorno a me dei cuori ben disposti.

10.12.1936.

Oggi mi sono alzata presto e, ancora prima della santa Messa, ho fatto la meditazione.

Qui la santa Messa è alle sei.

Dopo la santa Comunione il mio spirito è sprofondato nel Signore, come l'unico oggetto del suo amore.

Ho notato che venivo inghiottita dalla Sua onnipotenza.

Quando sono tornata nella mia solitudine non mi sono sentita bene ed ho dovuto coricarmi subito.

Una suora82 mi ha portato delle gocce, ma mi sono sentita male tutto il giorno.

Verso sera ho cercato di fare l'ora santa, ma non ci sono riuscita; mi sono unita soltanto a Gesù sofferente.

La mia stanzetta isolata è vicino ad una sala dove ci sono gli uomini.

Non sapevo che gli uomini fossero così chiacchieroni; dal mattino fino a notte fonda continuano a parlare di svariati argomenti.

Nella sala delle donne c'è molto più silenzio.

Si fa sempre questa accusa alle donne; io però ho avuto modo di convincermi del contrario.

Difficile per me concentrarmi nella preghiera in mezzo a quelle risate e a quelle spiritosaggini.

Non mi danno alcun disturbo solo quando la grazia di Dio prende totalmente possesso di me, poiché allora non so quello che avvenga attorno a me.

O Gesù mio, questa gente quanto poco parla di Te!

Parlano di tutto, ma non di Te, o Gesù.

E se parlano poco, certamente non Ti pensano affatto.

Si occupano del mondo intero, ma su di Te, o Creatore, il silenzio.

È triste per me, o Gesù, vedere questa grande indifferenza e ingratitudine da parte delle Tue creature.

O mio Gesù, desidero amarTi per loro e ricompensarTi col mio amore.

L'Immacolata concezione

Fin dal mattino ho avvertito la vicinanza della Madre SS. ma.

Durante la santa Messa l'ho vista così splendente e bella, che non ho parole per poter esprimere almeno in piccola parte la Sua bellezza.

Era tutta bianca, cinta da una sciarpa azzurra; anche il manto azzurro, la corona sul capo e da tutta la Sua persona s'irradiava uno splendore inconcepibile.

« Sono la Regina del cielo e della terra, ma soprattutto la vostra Madre ».

Mi strinse al Suo Cuore e disse: « Ti sono sempre vicina nelle sofferenze ».

Sentii la potenza del Suo Cuore Immacolato che si trasmise alla mia anima.

Ora comprendo perché da due mesi mi sono preparata a questa festa e perché l'ho attesa con tanta nostalgia.

Da oggi m'impegnerò per la massima purezza dell'anima, in modo che i raggi della grazia di Dio vi si riflettano in tutto il loro splendore.

Desidero essere come il cristallo, per trovare compiacimento davanti ai Suoi occhi.

+ In questo giorno ho visto un certo sacerdote circondato dallo splendore che proveniva da Lei; evidentemente quell'anima ama l'Immacolata.

Una misteriosa nostalgia avvolge la mia anima; mi meraviglio che essa non distacchi l'anima dal corpo.

Desidero Iddio, desidero immergermi in Lui.

Comprendo che mi trovo in un terribile esilio; tutta la potenza della mia anima tende ad innalzarsi verso Dio.

O abitanti della mia patria, ricordatevi di questa esiliata.

Quando cadranno i veli anche per me?

Benché io veda e senta in maniera ravvicinata, un velo molto tenue mi divide dal Signore.

Io desidero vederLo faccia a faccia, ma avvenga tutto secondo la Tua volontà.

+ 11.12.

Oggi non ho potuto esser presente a tutta la santa Messa; sono rimasta solo durante le parti più importanti e, dopo la santa Comunione, sono tornata subito nella mia stanzetta d'isolamento.

All'improvviso mi ha investito la presenza di Dio e in quel momento per un brevissimo istante ho sperimentato la Passione del Signore.

In quell'attimo ho conosciuto più a fondo l'opera della Misericordia.

Di notte sono stata svegliata di soprassalto e sono venuta a sapere che una certa anima si rivolgeva a me perché pregassi e che aveva un gran bisogno di preghiere.

Brevemente, ma con tutta l'anima, ho pregato che il Signore le facesse la grazia.

Il giorno appresso, dopo mezzogiorno, quando sono entrata nella sala, ho visto una persona che stava agonizzando ed ho saputo che l'agonia era cominciata di notte.

Dopo aver verificato ho saputo che era proprio quando mi era stato chiesto di pregare.

Ad un tratto sentii nell'anima una voce: « Recita la coroncina che ti ho insegnato ».

Corsi a prendere il rosario, m'inginocchiai vicino all'agonizzante e cominciai con tutto il fervore dello spirito a recitare la coroncina.

Improvvisamente l'agonizzante aprì gli occhi, guardò verso di me e non riuscii a terminare tutta la coroncina che essa era già morta in una misteriosa serenità.

Pregai fervorosamente il Signore, perché mantenesse la promessa che mi aveva fatto per la recita della coroncina.

Il Signore mi fece conoscere che quell'anima aveva ottenuto la grazia che il Signore mi aveva promesso.

Quell'anima fu la prima che sperimentò la promessa del Signore.

Sentii come la potenza della Misericordia avvolgeva quell'anima.

Quando entrai nella mia cameretta d'isolamento udii queste parole: « Nell'ora della morte difenderò come Mia gloria ogni anima che reciterà questa coroncina, oppure altri la reciteranno vicino ad un agonizzante, ed otterranno per l'agonizzante lo stesso perdono.

Quando vicino ad un agonizzante viene recitata questa coroncina, si placa l'ira di Dio e l'imperscrutabile Misericordia avvolge l'anima e si commuovono le viscere della Mia Misericordia, per la dolorosa Passione di Mio Figlio ».

Oh, se tutti conoscessero quanto è grande la Misericordia del Signore, e quanto noi tutti abbiamo bisogno di questa Misericordia e specialmente in quell'ora decisiva!

+ Oggi per un'anima ho ingaggiato una battaglia con gli spiriti delle tenebre.

Che odio tremendo nutre satana per la Misericordia di Dio!

Lo vedo da come si oppone a tutta quest'opera.

+ O Gesù Misericordioso, disteso sulla croce, ricordati dell'ora della nostra morte!

O Misericordiosissimo Cuore di Gesù, aperto dalla lancia, nascondimi nell'ultima ora della morte.

O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù, come sorgente d'insondabile Misericordia per me, o Gesù agonizzante, ostaggio di Misericordia, mitiga l'ira di Dio nell'ora della mia morte.

+ 12.12.1936.

Oggi sono stata soltanto alla santa Comunione e per un po' alla santa Messa.

Tutta la mia forza sta in Te, o Pane Vivo.

Sarebbe difficile per me trascorrere una giornata, senza accostarmi alla S. Comunione.

Egli è il mio scudo. Senza di Te, Gesù, non riesco a vivere.

Gesù, il mio Amore, oggi mi ha fatto comprendere quanto mi ami, sebbene fra di noi ci sia un abisso così grande: il Creatore e la creatura, e tuttavia in un certo modo è come se ci fosse l'uguaglianza; l'amore pareggia l'abisso.

Egli stesso si abbassa fino a me e mi rende idonea a trattare familiarmente con Lui.

Mi sono immersa in Lui annientandomi quasi completamente, e tuttavia, sotto il Suo sguardo amorevole la mia anima acquista potenza, vigore e la consapevolezza che ama ed è amata in modo particolare, sa che l'Onnipotente la difende.

Una simile preghiera benché breve, da però molto all'anima, mentre ore intere di preghiera normale non danno all'anima la luce, che le da un breve istante di preghiera superiore.

+ Dopo mezzogiorno sono stata per la prima volta sulla veranda.83

È venuta a trovarmi Suor Felicia84 e mi ha portato qualche cosetta che mi serviva e alcune bellissime mele e i saluti dell'amata Madre Superiora e delle care consorelle.

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76 Santa Faustina probabilmente pensava all'ordine ricevuto nel suo intimo di diffondere il culto della Divina Misericordia e di fondare una nuova congregazione
77 « Oggi », cioè il 9 dicembre 1936
78 Diano, Q. II, nota 53
79 M. Michaela Moraczewska ( Diano, Q. I, nota 16 )
80 Cioè l'adorazione per pochi minuti di Gesù Sacramentato
81 Diano, Q. II, nota 53
82 Suor Davida, Antonina Cedro, nata nel 1898. Entrò nella Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, chiamate in Polonia « Sercanki » (da « serce » = cuore) o anche « Pelczarki », perché fondate (nel 1894) dal Beato Mons. Giuseppe Pelczar). Le suore di questa congregazione lavoravano nel sanatorio di Pradnik
83 Santa Faustina chiama così la cura in sedia a sdraio sulla terrazza del sanatorio
84 Sr. Felicia, Giovanna Zakowiecka (1900-1975), è stata teste nel processo informativo sulla vita e le virtù di Santa Faustina