Diario di M. Faustina Kowalska |
Oggi dopo i vespri c'è stata la processione al cimitero.
Io non ho potuto andarci perché ero di servizio in portineria, ma questo non mi ha affatto impedito di pregare per quelle care anime.
Quando la processione dal cimitero è tornata in cappella, la mia anima ha avvertito la presenza di molte anime.
Ho compreso la grande giustizia di Dio e come ognuno debba pagare fino all'ultimo centesimo.8
Il Signore mi ha dato l'occasione di esercitarmi nella pazienza per mezzo di una persona che ha con me la stessa mansione.
È così lenta, che non avevo ancora visto una persona lenta come lei.
Inoltre bisogna armarsi di tanta pazienza per ascoltare le cose noiose che racconta.
Questa mattina sono venuti alla porta del convento cinque disoccupati che volevano entrare a tutti i costi.9
Suor N., dopo essersi data da fare con loro per un bei po', non essendo riuscita a mandarli via, è venuta in cappella dalla Madre e la Madre10 ha ordinato a me di andare alla porta.
Ero ancora abbastanza lontano dalla porta e già mi giungevano i loro forti colpi.
Tutto ad un tratto sono stata presa dall'incertezza e dal timore; non sapevo se aprir loro o rispondere attraverso lo spioncino come Suor N.
Improvvisamente ho udito una voce nell'anima: «
Ho aperto subito la porta e mi sono avvicinata al più minaccioso ed ho cominciato a parlare con lui con una tale dolcezza e serenità, che loro stessi non sapevano più che fare ed hanno cominciato anche loro a parlare con gentilezza ed hanno detto: « Se il convento non può darci lavoro, non c'è niente da fare ».
E se ne sono andati in pace.
Ho avvertito chiaramente come Gesù, che un'ora prima avevo ricevuto nella santa Comunione, abbia agito sui loro cuori servendosi di me.
Oh, che gran bene è agire sotto l'ispirazione di Dio!
Oggi mi sentivo peggio ed ero entrata dalla Madre Superiora coll'intenzione di chiedere il permesso di andare a coricarmi.
Però prima che le chiedessi il permesso di coricarmi, la Madre Superiora mi ha detto: « Sorella, veda di arrangiarsi da sola in portineria, poiché le prendo la ragazza per i cavoli, dato che non c'è nessuno per quel lavoro ».
Ho risposto: « Va bene » e sono uscita dalla stanza.
Quando sono giunta in portineria, mi sono sentita stranamente forte e per tutta la giornata sono rimasta al mio lavoro e mi sono sentita bene.
Ho sperimentato il potere della santa obbedienza.
Quando la Madre11 mi mostrò l'opuscolo12 in cui ci sono la coroncina, le litanie e la novena, la pregai di lasciarmelo per poterlo vedere bene.
Mentre lo sfogliavo, Gesù mi fece conoscere interiormente: «
Seppi così che molte anime avevano sperimentato la grazia di Dio.
Sono venuta a sapere che alla Madre Superiora capiterà una croce abbastanza pesante, insieme a sofferenze fisiche,14 ma non durerà a lungo.
+ Mi era venuta l'idea di non prendere la medicina a cucchiai interi, ma poco alla volta, poiché era cara.
In quello stesso istante udii una voce: «
+ Quando venne a mancare Suor Domenica,15 la notte verso l'una venne da me e mi fece capire che era morta.
Pregai fervorosamente per lei.
La mattina le suore mi dissero che era morta, risposi che lo sapevo poiché era venuta da me.
La suora infermiera mi pregò di dare una mano a vestirla.
Mentre rimasi con lei, il Signore mi fece conoscere che soffriva ancora in purgatorio.
Raddoppiai le mie preghiere per lei, ma nonostante il fervore col quale prego sempre per le suore defunte, mi sbagliai nei giorni e, invece di offrire tre giorni di preghiere come prescrive la regola, io per errore ne offrii due.
Il quarto giorno mi fece conoscere che le dovevo ancora delle preghiere e che ne aveva bisogno.
Formulai immediatamente l'intenzione di offrire un giorno intero per lei, e non solo quel giorno, ma di più, secondo quanto mi suggeriva l'amore del prossimo.
Dato che Suor Domenica, dopo morta, appariva molto bella e non dava l'impressione del cadavere, alcune suore espressero il dubbio che fosse in letargo ed una suora mi disse di andare con lei a metterle uno specchietto davanti alla bocca per vedere se si appannava, poiché se era viva, si sarebbe appannato.
Fui d'accordo e facemmo come avevamo detto, ma lo specchietto non si appannò, anche se a noi sembrava che si fosse realmente appannato.
Il Signore però mi fece conoscere quanto ciò Gli fosse dispiaciuto, e venni ammonita severamente a non agire mai contro la convinzione interiore.
Mi umiliai profondamente davanti al Signore e Gli domandai perdono.
Vedo un certo sacerdote,16 che Iddio ama molto e satana odia tremendamente, poiché guida ad un'elevata santità molte anime e tiene in considerazione unicamente la gloria di Dio.
Chiedo a Dio che non venga meno la sua pazienza di fronte a coloro che lo contrastano continuamente.
Satana, dove non può nuocere direttamente, si serve degli uomini.
Oggi, dopo la santa Comunione, Gesù mi ha detto quanto desidera venire nel cuore degli uomini.
«
Ho risposto a Gesù: « O Tesoro del mio cuore, unico oggetto del mio cuore e completa delizia della mia anima, desidero adorarTi nel mio cuore come sei adorato sul trono della Tua gloria eterna.
Desidero ricompensarTi almeno in piccola parte col mio amore per la freddezza di un così gran numero di anime.
O Gesù, ecco il mio cuore che è per Te una dimora, alla quale nulla ha accesso: Tu riposa in esso come in un bel giardino.
O mio Gesù, arrivederci, Io debbo andare al mio lavoro, ma Ti dimostrerò il mio amore col sacrificio, non tralasciando né permettendo che mi sfugga alcuna occasione per esso.
Quando sono uscita dalla cappella, la Madre Superiora mi ha detto; « Sorella, lei non andrà alla lezione di catechismo, ma avrà servizio di turno ».
Bene, Gesù, ecco che per tutta la giornata ho avuto un numero eccezionale di occasioni per compiere sacrifici, non me ne sono fatta sfuggire nessuna, grazie alla forza d'animo che ho attinto dalla santa Comunione.
Ci sono dei momenti nella vita, nei quali l'anima è in un tale stato, che quasi non comprende il linguaggio umano, tutto l'affatica e nulla le da pace, se non una fervorosa preghiera.
Nella preghiera fervorosa l'anima trova sollievo ed anche se volesse una spiegazione da parte delle creature, esse le procurerebbero soltanto una maggiore inquietudine.
+ Mentre pregavo ho conosciuto quanto è cara a Dio l'anima di Padre Andrasz.
È un vero figlio di Dio.
È raro che in un'anima traspaia con tanta evidenza questa figliolanza di Dio e ciò perché ha una devozione specialissima per la Madonna.
O mio Gesù, benché io abbia in me così forti sollecitazioni, non debbo lasciarmi trascinare e ciò unicamente per non guastare con la mia fretta la Tua opera.
O mio Gesù, mi fai conoscere i Tuoi misteri e vuoi che li trasmetta alle altre anime.
Fra non molto mi si schiuderà la possibilità di agire.
La mia missione inizierà ormai senza ostacoli, nel momento in cui sembrerà completamente annientata.
Tale è per questo la volontà di Dio, che non cambierà, anche se molte persone saranno contrarie, ma nulla può cambiare la volontà di Dio.
Vedo Don Sopocko con la mente occupata a lavorare per la causa di Dio17 di fronte ai dignitari della Chiesa, per sottoporre loro i desideri divini.
Per il suo interessamento una nuova luce risplenderà nella Chiesa di Dio per la consolazione delle anime.
Sebbene per il momento la sua anima sia strapiena d'amarezza,18 quasi in ricompensa per gli sforzi che fa per Iddio, in seguito non sarà così.
Vedo la sua gioia che nulla potrà intaccare; parte di questa gioia Dio gliela concederà qui su questa terra.
Non ho incontrato una simile fedeltà a Dio, quale quella per cui si distingue quest'anima.
Oggi in refettorio, durante la cena, ho sentito lo sguardo di Dio nel profondo del mio cuore.
Una presenza così viva è penetrata nella mia anima che per un momento non mi sono resa conto di dove fossi.
La dolce presenza di Dio ha inondato la mia anima e, in certi momenti, non capivo quello che mi dicevano le suore.
Tutto ciò che c'è di buono in me, me l'ha procurato la santa Comunione, debbo tutto ad essa.
Sento che questo sacro fuoco mi ha trasformata completamente.
Oh, come sono lieta di essere la Tua abitazione, o Signore!
Il mio cuore, e un tempio nel quale dimori continuamente …
+ G.M.G.
O Gesù, delizia della mia anima, Pane degli Angeli,
Tutto il mio essere si sprofonda in Te,
E vivo della Tua vita divina, come gli eletti in paradiso,
Ne la realtà di una tal vita cesserà, quando riposerò nel sepolcro.
O Gesù Eucaristia, o Dio immortale,
Che dimori continuamente nel mio cuore,
Quando sei con me, nemmeno la morte può danneggiarmi.
L'amore mi dice che Ti vedrò alla fine della vita.
Imbevuta della Tua vita divina,
Guardo tranquilla verso i cieli aperti per me,
E la morte se ne andrà delusa a mani vuote,
Poiché la Tua vita divina è assicurata in me.
E dato che, per il Tuo santo volere, o Signore,
La morte deve colpire il mio corpo,
Desidero che questa separazione avvenga al più presto,
Poiché con essa entrerò nella vita senza fine.
O Gesù Eucaristia, vita della mia anima,
Tu mi hai innalzata alle sfere eterne,
Con la passione e l'agonia fra atroci tormenti.
Ritiro spirituale mensile di un giorno.
Durante questo ritiro il Signore mi ha dato la luce per una più profonda conoscenza della Sua volontà e nello stesso tempo per un completo abbandono alla santa volontà di Dio.
Questa luce mi ha rafforzato in una profonda pace, facendomi comprendere che non debbo aver paura di nulla, all'infuori del peccato.
Qualunque cosa Iddio mi mandi, l'accetto con totale sottomissione alla Sua santa volontà.
Ovunque mi metta, procurerò di adempiere fedelmente la Sua santa volontà e di fare tutto quello che piace a Lui, per quanto ciò è nelle mie possibilità, anche se questa volontà divina sarà per me pesante e dura, come lo fu la volontà del Padre Celeste nei riguardi del Figlio Suo che pregava nell'Orto degli Ulivi.
Ora mi sono resa conto che, se la volontà del Padre Celeste si adempie in questo modo nel Suo amatissimo Figlio, proprio allo stesso modo si adempirà anche in noi.
Sofferenze, persecuzioni, oltraggi, disonore, per tutto questo la mia anima assomiglia a Gesù.
E maggiori sono le sofferenze, tanto più mi rendo conto di assomigliare a Gesù, questa è la strada più sicura.
Se ci fosse stata una strada migliore, Gesù me l'avrebbe indicata.
Le sofferenze non mi tolgono affatto la pace, e d'altro canto benché goda di una pace profonda, tuttavia questa pace non mi cancella la sensazione delle sofferenze.
Nonostante talvolta abbia il capo rivolto a terra e le lacrime scendano in abbondanza, tuttavia in quello stesso momento la mia anima gode di una profonda pace e felicità …
Desidero nascondermi nel Tuo misericordiosissimo Cuore, come una goccia di rugiada nel calice di un fiore.
Nascondimi in questo calice, per proteggermi dal gelo di questo mondo.
Nessuno può comprendere la felicità in cui si delizia il mio cuore nel nascondimento, a tu per tu con Dio.
Oggi ho udito una voce nell'anima: «
Il Signore mi ha detto: «
Si avvicina l'Avvento, desidero preparare il mio cuore alla venuta di Gesù con la mitezza ed il raccoglimento dello spirito, unendomi alla Madre Santissima ed imitando fedelmente la virtù della Sua mitezza, per la quale trovo compiacimento agli occhi di Dio stesso.
Al Suo fianco confido di perseverare in questo proposito.
Verso sera, quando sono entrata per un momento in cappella, ho sentito una spina tremenda sul capo.
La cosa è durata per breve tempo, ma la sua trafittura è stata così dolorosa, che la testa mi è caduta di colpo sulla balaustra.
Mi sembrava che quella spina fosse penetrata nel cervello. Ma non è niente.
Tutto per le anime, per impetrare loro la divina Misericordia.
Vivo ora per ora.
Non sono in grado di comportarmi diversamente.
Desidero utilizzare nel modo migliore il momento presente, compiendo fedelmente tutto ciò che esso mi offre.
Mi affido in tutto a Dio con incrollabile fiducia.
Ieri ho ricevuto una lettera da Don Sopocko.
Ho appreso che la causa di Dio procede, sia pure lentamente.
Me ne rallegro immensamente ed ho raddoppiato le mie preghiere per tutta quest'opera.
Ho conosciuto che nel momento attuale Iddio per quest'opera esige da me preghiere e sacrificio; la mia azione potrebbe realmente intralciare i piani di Dio, come mi ha scritto Don Sopocko nella lettera ricevuta ieri.
O mio Gesù, concedimi la grazia di essere un docile strumento nelle Tue mani.
Dalla lettera ho appreso quanta luce Iddio concede a questo sacerdote.
Ciò mi conferma nella convinzione che Iddio porterà a termine quest'opera per suo mezzo, nonostante le contrarietà; che l'opera la porterà a termine, nonostante le contrarietà si accumulino.
So bene che più un'opera è bella e grande, tanto più tremende sono le tempeste che si scateneranno contro di essa.
Dio nei Suoi imperscrutabili disegni spesso permette che proprio coloro che si sono sobbarcati alle più grandi fatiche per qualche opera, non godano dei frutti di quell'opera su questa terra.
Dio conserva tutta la loro gioia per l'eternità, ma, nonostante tutto, qualche volta fa loro conoscere quanto Gli sono graditi i loro sforzi e quei momenti danno forza a quelle anime per nuove battaglie e nuove prove.
Sono le anime che assomigliano maggiormente al Salvatore, il quale nella Sua opera fondata sulla terra ha assaporato soltanto amarezza.
O mio Gesù, sii benedetto per ogni cosa!
Sono lieta che si compia la Tua santissima volontà.
Questo è sufficiente per la mia felicità nel modo più completo.
O Gesù nascosto, in Te c'è tutta la mia forza.
Fin dai più teneri anni Gesù nel Santissimo Sacramento mi ha attirata a Sé.
All'età di sette anni,19 mentre ero ai vespri e Gesù era esposto nell'ostensorio fu allora che mi venne trasmesso per la prima volta l'amore di Dio e riempì il mio piccolo cuore ed il Signore mi fece comprendere le cose divine e da quel giorno ad oggi il mio amore verso Dio nascosto è aumentato fino a raggiungere la più stretta intimità.
Tutta la forza della mia anima proviene dal Santissimo Sacramento.
Tutti i momenti liberi li passo a colloquio con Lui, Egli è il mio Maestro.
Indice |
8 | Evidentemente Santa Faustina fa riferimento al Vangelo ( Mt 5,26; Lc 12,59 ) |
9 | Quei disoccupati volevano entrare neBa proprietà della congregazione che non era accessibile agli estranei |
10 | La superiora della casa, Madre Irerie Krzyzanowska |
11 | M. Irene Krzyzanowska |
12 | Appendice n. 6 |
13 | Qui abbiamo un esempio delle oscurità stilistiche che si trovano nel Diario, Santa Faustina nella stessa frase passava dalle sue parole alla citazione delle parole di Gesù senza mettere segni d'interpunzione |
14 | Verosimilmente la croce di cui parla Santa Faustina era la malattia delle suore e anche della stessa superiora. In casa imperversava l'influenza cronica e per di più c'erano tre suore gravemente ammalate, una delle quali dovette essere ricoverata in ospedale e un'altra mori neanche una settimana dopo che questa osservazione era stata annotata da lei nel diario |
15 | Sr. Domenica, Giuseppina Szymanska, nata nel 1875, lavorò per trent'anni nella casa di Cracovia come calzolaia. Si specializzò così bene nel suo mestiere, che lo insegnò anche ad altre giovani suore. Morì il 15.XI.1937 |
16 | Santa Faustina si riferisce probabilmente a Don Sopocko |
17 | Si trattava probabilmente dell'istituzione della festa della Divina Misericordia |
18 | Diario, Q. I, 160 verso la fine |
19 | Diario, Q. I, p. 3 verso la fine, p. 35 all'inizio; Q. VI, p. 126 |