Diario di M. Faustina Kowalska |
( Q. V, nota 54 )
L'osservazione fatta qui da Santa Faustina non rivela tanto che la divisione della comunità in due differenti « cori » ( le suore direttrici e le suore coadiutrici ) urtava la sua sensibilità religiosa quanto piuttosto addita una stonatura poco conforme al Vangelo che persisteva, da secoli, negli istituti religiosi e che solo il Concilio Vaticano II è riuscito a correggere.
Forse l'incidente raccontato non è stato provocato dall'appartenenza a due cori differenti, dato che Sr. Serafina sembra abbia lasciato di sé un ricordo di persona caritatevole; forse non sapeva, quando diede quell'ordine, che Santa Faustina era tanto sofferente - forse …
Però la forte reazione della Santa ci fa supporre che le cose stavano diversamente.
Infatti ci sono dei dati che indicano quanto una certa mentalità fosse diffusa, anche inconsciamente, causando molte sofferenze alle suore converse come nel caso seguente.
Durante il processo informativo sulla vita e le virtù di Santa Faustina ( Summ., p. 212, 5 587, ad 16 ), Sr. Placida Putyra ha deposto: « Quando in seguito ( nel 1936 ) la Serva di Dio venne per un certo tempo a Walendów, ricevette dalla superiora di allora, cioè, Sr. Serafina l'ordine di togliere la muffa dalle pareti del refettorio e di un'altra grande stanza attigua.
Debbo chiarire che in quegli ambienti c'era umidità e durante l'inverno si formava la muffa per mancanza di ventilazione.
Io stessa ho fatto qualche volta quel lavoro e so quanto sia pesante.
Sapendo che la Serva di Dio era già malata, pensavo che fosse un impegno troppo pesante per lei.
Le domandai perciò se avrebbe fatto quel lavoro.
Mi rispose: "Naturalmente! Ho ricevuto un ordine e lo eseguirò.
Non conto sulle mie forze, ma sull'aiuto di Dio".
Ed in effetti eseguì l'ordine e molto bene ».
Nello stesso processo Sr. Regina Jaworska confermò quanto detto sopra.
« Ricordo quando venne a Walendów ed era già malata, ricevette la pesante incombenza di pulire le pareti dall'umidità e dalla muffa invernale.
Stava sulla scala e lavorava di buona lena.
Le suore provavano compassione per lei, perché aveva un lavoro tanto pesante ed essa con gioia rispondeva: "È volontà di Dio.
La superiora mi ha dato quest'ordine, perciò faccio la volontà di Dio " » ( Summ., p. 323 § 982, ad 34 ).
Inoltre è molto significativa la dichiarazione fatta da Sr. Serafina stessa nel suo commentario sulla vita della Santa: « C'è stato un periodo in cui non avevo un incarico specifico e mi sentivo male ed ero abbattuta spiritualmente.
Suor Faustina non lo sapeva, ma da Pradnik in sanatorio mi mandò un bigliettino, sul quale trovai scritte queste parole: "Ama la volontà di Dio" » ( Summ., p. 452 verso la fine ).
Occorre ricordare in proposito che, scrivendo la regola per il nuovo istituto voluto da Gesù ( già nell'anno 1935 ), Santa Faustina aveva stabilito quanto segue: « Fra di loro non ci sarà alcuna divisione in cori, ne si divideranno in madri e mammine, né in reverende e in reverendissime, ma saranno tutte uguali fra loro, anche se all'origine c'era fra loro una grande differenza » ( Diario, p. 215 ).
È probabile che, sulla questione dei cori nelle congregazioni religiose.
Santa Faustina abbia ricevuto qualche ispirazione da Gesù stesso.
Una testimone al processo informativo sulla vita e le virtù di Santa Faustina, Sr. Damiana Ziótek, ha deposto: « Parlando di questa cosa con la Serva di Dio espressi il desiderio che i due cori venissero unificati.
La Serva di Dio rispose: "Prega la Beatissima Vergine, e Gesù può farlo" » ( Summ., p. 131, § 361 ).
Sr. Giustina Golofit inoltre ha deposto: « La Serva di Dio diceva … che sarebbe venuto un tempo in cui nella nostra congregazione non ci sarebbero stati più due cori, ma soltanto uno ed un amore maggiore di quello attuale e che proprio a causa di questa duplicazione non c'era la benedizione di Dio » ( Summ., p. 242 § 702, ad 54 ).
Sr. Gaetana Bartkowiak aggiunse: « Ricordo che una volta venne emessa la disposizione di fare la ricreazione separatamente, da una parte le suore del primo coro e dall'altra quelle del secondo coro.
La cosa non mi piacque e mi rivolsi per questo alla Serva di Dio dicendole che tale separazione fra le suore mi dava fastidio.
Mi rispose che sarebbe venuto un tempo in cui non ci sarebbero più stati due cori e tutte le suore sarebbero state ad un unico livello ed aggiunse: "Io questo non lo vedrò, ma lei sorella lo vedrà".
Quando espressi il dubbio che ciò si potesse mai verificare, la Serva di Dio rispose: "Lei sorella ha poca fede; a Gesù questo non piace e non sarà come adesso" » ( Summ., p. 340, § 1044, ad 16 ).
Tuttavia si deve sottolineare che in Polonia già negli anni 1956-1963, per ordine del Primate della Polonia Card. Stefano Wyszynski, nella maggioranza degli ordini e delle congregazioni femminili, in base ai permessi speciali della Santa Sede, erano stati aboliti i due cori ( Dekret n. 2921/62/P. del 15.VI.62 ).
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