Imitazione di Cristo |
1 - Felice colui che la Verità direttamente ammaestra, non per mezzo di figure o di voci fuggevoli, ma com'è in sé stessa
La nostra ragione e i nostri sensi spesso ci ingannano e hanno corte vedute.
A che servono le sottili disquisizioni su cose occulte e astruse, se al Giudizio di Dio non ci sarà rimproverato di averle ignorate?
È una grande follia trascurare ciò che è utile e necessario per occuparci con ardore di curiosità dannose.
« Con i vostri occhi non vedete nulla » ( Ger 5,21 ).
E che ci deve importare dei « generi » e delle « specie » dei filosofi?
Colui al quale il Verbo eterno parla si sbarazza dalla folla delle opinioni soggettive.
Dall'unico Verbo procedono tutte le cose e tutte proclamano l'unico Verbo, e questo è il « Principio che parla pure dentro di noi » ( Gv 8,25 ).
Nessuno senza di lui intende le cose dello spirito o ne giudica rettamente.
Quell'uomo per il quale tutte le cose sono Uno e che tutte riduce all'Uno e tutto vede nell'Uno, può avere stabilità di cuore e riposare con pace in Dio.
O Verità che sei Dio, fa' che io sia una cosa sola con tè in perpetuo amore!
Spesso il molto che leggo e che ascolto mi annoia: in tè trovo tutto quanto cerco e desidero.
Tacciano tutti i dottori, ammutoliscano tutte le creature dinanzi a tè: tu solo parlami.
Quanto più uno è raccolto in sé e semplice di cuore, tanto più sublimi cose intende senza fatica, perché allora riceve dall'alto la luce dell'intelligenza.
L'anima pura, semplice e costante non si dissipa in numerose occupazioni, perché tutto opera a onore di Dio; e, fuori di ogni sua utilità, si sforza di non ricercare il proprio io.
Che cosa dà più impaccio e molestia degli immortificati affetti del cuore?
L'uomo buono e pio dispone prima dentro di sé le opere che dovrebbe produrre all'esterno.
Non sono esse che lo trascinano nei desideri di una cattiva inclinazione, ma è lui che le piega secondo i dettami della retta ragione.
Chi sostiene una più dura battaglia di colui che si sforza di vincere sé stesso?
Questo appunto dovrebbe essere il nostro grande impegno: vincere noi stessi, divenire ogni giorno più forti, fare quotidianamente qualche progresso verso il meglio.
Ogni perfezione in questa vita è unita a qualche imperfezione e ogni nostra ricerca speculativa non manca di qualche oscurità.
L'umile conoscenza di te è strada più sicura per andare a Dio che non l'approfondita indagine scientifica.
Non già che si debba biasimare la scienza o qualsiasi semplice cognizione delle cose, la quale è buona sia in sé considerata e sia perché comandata da Dio; però sono preferibili una retta coscienza e una vita virtuosa.
Ma poiché molti procurano più di sapere che di vivere bene, spesso dalla loro fatica riportano frutto scarso o quasi nullo.
Oh! se gli uomini nello sradicare i vizi e nel seminare le virtù ponessero tanta diligenza quanta ne hanno nel sollevare questioni dialettiche, non avverrebbero tanti mali e tanti scandali nel popolo e non vi sarebbe tanta rilassatezza anche in luoghi religiosi.
Certo nel giorno del Giudizio non ci si chiederà ciò che abbiamo letto, ma ciò che abbiamo fatto; ne se abbiamo parlato elegantemente, ma se siamo vissuti religiosamente.
Dimmi, dove sono ora quei signori e quei maestri da te ben conosciuti nella loro vita e nel successo dei loro studi?
Ormai altri godono le loro prebende e forse di loro neppure si ricordano.
Quando erano vivi sembrava fossero qualcuno e ora che sono morti non se ne parla più!
Quanto in fretta passa la gloria di questo mondo!
Almeno la vita di quei dotti avesse avuto concordanza col loro sapere!
Allora sì avrebbero letto e studiato con frutto!
Quanti nel secolo per una vana scienza si perdono, mentre poco si curano del servizio di Dio!
Poiché scelgono di essere grandi anzi che umili, « hanno perduto il senso nei loro ragionamenti » ( Rm 1,21 ).
È davvero grande chi possiede la vera carità.
È davvero grande chi è piccolo dentro di sé e reputa niente i vertici della gloria.
È davvero saggio chi « tutto tiene in conto di scapito » ( Fil 3,8 ) per guadagnare Cristo.
È davvero dotto chi fa la volontà di Dio e rinuncia alla propria.
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