Imitazione di Cristo |
1 - Ben presto per te sarà finita quaggiù; ora vedi come stai, come ti diporti, se in coerenza con questa inesorabile realtà.
Infatti l'uomo oggi è e domani è scomparso.
E, tolto alla vista degli occhi, presto se ne va anche dalla memoria.
O idiozia e durezza del cuore umano, che bada solo alle cose presenti anziché prevedere le future!
In ogni azione, in ogni pensiero dovresti regolarti come se oggi dovessi morire.
Se avessi una coscienza tranquilla, non avresti molto timore della morte.
Meglio è evitare il peccato che pensare di sfuggire alla morte.
Se oggi non sei preparato, come lo sarai domani?
Il domani è un giorno incerto: e che sai se ci sarà per tè il domani?
Che giova vivere a lungo se tanto poco procuriamo di togliere i nostri difetti?
Ahimè, una lunga vita non sempre serve a renderci migliori, anzi spesso aumenta le nostre colpe.
Volesse Iddio che fossimo vissuti bene anche un solo giorno su questa terra!
Molti contano gli anni della loro conversione, ma spesso si sono poco emendati.
Se è terribile morire, forse è più pericoloso vivere a lungo.
Beato chi tiene sempre davanti agli occhi l'ora della sua morte e ogni giorno si dispone a morire.
Se qualche volta hai visto un uomo morire, pensa che anche tu dovrai passare per la medesima via.
Il mattino fa' conto di non giungere alla sera.
La sera non osare di riprometterti di arrivare al mattino.
Sii dunque sempre ben disposto e vivi in maniera che la morte non ti sorprenda impreparato.
Molti sono colpiti da una morte subitanea e imprevista.
Perché « non sapete a quale ora il Figlio dell'uomo verrà » ( Lc 12,40 ).
Quando si avvicinerà l'ultima ora, comincerai a giudicare ben altrimenti tutta la tua vita trascorsa e molto ti dorrai d'essere stato così negligente e infingardo.
Com'è felice e previdente colui che si sforza di essere ora, in vita, quale vorrebbe trovarsi in morte!
E gli daranno grande fiducia di ben morire l'assoluto disprezzo del mondo, l'ardente desiderio di crescere nella virtù, l'amore alla disciplina, l'esercizio della penitenza, la prontezza nell'obbedienza, l'abnegazione del proprio io e il sopportare qualsiasi avversità per amore di Cristo.
Finché sei sano, puoi compiere molte opere buone; ma se cadi ammalato, non so che cosa potrai fare.
Sono pochi quelli che dall'infermità escono migliori; e quelli che amano gironzolare di rado si fanno santi.
Non confidare negli amici e nei parenti e non rimettere all'avvenire l'attuazione della tua salvezza, perché più presto che non creda gli uomini si scorderanno di te.
Val meglio provvedere ora, tempestivamente, e mandare innanzi a te un po' di bene che fare assegnamento sui possibili suffragi degli altri.
Se non sei premuroso tu, ora, di te stesso, chi sarà premuroso di te in avvenire?
Il tempo è ora sommamente prezioso.
« Ecco ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza » ( 2 Cor 6,2 ).
Ma ahimè! tu non spendi nel modo più utile il presente che t'è dato e in cui potresti meritare di vivere in eterno.
Verrà il momento in cui desidererai di avere un giorno solo, magari un'ora sola, per la tua purificazione, e chi sa se l'avrai.
Fatti animo, carissimo. Da quanti pericoli ti potrai liberare se starai sempre nel santo timore e in attesa della morte!
Sforzati di vivere in modo che in punto di morte possa piuttosto rallegrarti che temere.
Impara adesso a morire, al mondo per incominciare allora a vivere con Cristo.
Impara adesso a disprezzare tutte le cose per andartene allora liberamente incontro a Cristo.
Castiga adesso il tuo corpo con la penitenza per poter avere allora piena fiducia.
O stolto, che vai pensando di vivere a lungo, mentre non hai certezza di campare un sol giorno!
Quanti si illusero e furono divelti dalla terra inaspettatamente!
Quante volte hai sentito dire che il tale è morto di spada, il tale è annegato, il tale si è fracassata la testa cadendo dall'alto, l'uno è spirato mentre mangiava, l'altro mentre giocava.
Altri morì di fuoco, altri di arma, altri di peste, altri vittima dei briganti; sicché fine di tutti è la morte, e la vita degli uomini passa rapida come un'ombra.
Chi si ricorderà di te dopo la tua morte? Chi pregherà per te?
Fa, fa ora, carissimo, tutto quello che puoi; poiché non sai quando morirai, né sai che cosa sarà di te dopo il tuo trapasso.
Fin che hai tempo, accumulati ricchezze immortali.
Non pensare ad altro che alla salvezza della tua anima e non ti curare se non delle cose DI dIO.
Fatti adesso degli amici con la devozione ai santi di Dio e con l'imitazione delle loro opere, perché, arrivato al termine della vita, « essi ti accolgano nei padiglioni dell'eternità » ( Lc 16,9 ).
Vivi sulla terra come un pellegrino, come un forestiero, al quale non importano gli affari del mondo.
Conserva il tuo cuore libero e sempre volto in alto verso Dio, perché « non abbiamo qui città permanente » ( Eb 13,14 ).
Che le tue preghiere, i tuoi gemiti quotidiani salgano tra il pianto al cielo, affinché la tua anima, dopo la morte, meriti di ascendere felicemente al Signore. Così sia.
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