Imitazione di Cristo |
Figliuolo, quando senti dall'alto discendere in te il desiderio dell'eterna beatitudine e la brama di uscire dalla dimora del corpo per poter contemplare la mia chiarità senza alternativa di ombra, dilata il tuo cuore e accogli con ogni ardore questa santa ispirazione.
Vivamente ringrazia la suprema bontà perché agisce così benevolmente con te, ti visita con clemenza, ardentemente ti eccita, con forza ti solleva perché non cada a terra col tuo peso.
Questo non è frutto del tuo pensiero e del tuo sforzo, ma degnazione della grazia soprannaturale e dello sguardo divino, perché tu cresca nelle virtù e, in una maggiore umiltà, ti prepari alle battaglie avvenire, ti stringa a me con tutto l'affetto del cuore e con ferma volontà ti metta a servirmi.
Figliuolo, spesso il fuoco arde, ma la fiamma non sale senza fumo.
Alcuni ardono di gran desiderio per le cose celesti e tuttavia non sono liberi dalla tentazione di affetti terreni.
Quindi non sono mossi da intenzione del tutto pura, per il solo amore di Dio, in ciò che tanto insistentemente gli chiedono.
Tale è spesso anche quel tuo desiderio che forse insinuasti con tanta importunità.
Ciò dunque non è puro e perfetto, perché è inquinato dal proprio interesse.
Chiedi non ciò che ti piace e ti accomoda, ma quello che a me è gradito e di mio onore, perché, se giudichi bene, a ogni tuo desiderio e a ogni cosa che puoi bramare devi preferire e seguire il mio ordine.
Conosco i tuoi desideri, ho udito i tuoi frequenti gemiti.
Tu vorresti già trovarti « nella libertà della gloria dei figli di Dio » ( Rm 8,21 ); già ti diletta la casa eterna e la patria celeste piena di gaudio ; ma non è ancora venuta quest'ora, rimane ancora altro tempo e cioè tempo di lotta, di fatica e di prova.
Sospiri di essere ricolmo del Sommo Bene, ma ora non lo puoi.
Sono io: aspettami, dice il Signore, « finché non sia venuto il regno di Dio » ( Lc 22,18 ).
Devi ancora essere provato sulla terra ed esercitato in molte maniere.
Di quando in quando ti sarà data qualche consolazione, ma non te ne sarà concessa in tale abbondanza da saziarti.
« Sta' di buon animo, dunque, e sii forte » ( Dt 31,7 ) così nell'agire come nel sopportare le cose contrarie alla tua natura.
Occorre « che ti rivesta dell'uomo nuovo » ( Ef 4,24 ) e che ti muti in tutt'altro uomo.
Occorre che tu faccia spesso quello che non vorresti e rinunci a quello che vorresti.
Quello che piace agli altri avrà corso; quello che piace a te non andrà avanti di un passo. Si ascolterà quello che gli altri dicono; non si terrà nessun conto di quello che dici tu.
Altri chiederanno e otterranno; tu chiederai e non otterrai nulla.
Altri saranno grandi sulla bocca degli uomini; di te invece non si farà parola.
Ad altri si darà questo o quell'incarico; tu invece sarai ritenuto un buono a nulla.
Perciò la natura talvolta sentirà amarezza, e sarà molto se saprai sopportare in silenzio.
In questi e in altri simili modi suole essere provato il fedele servo di Dio per conoscersi: se può rinnegare sé stesso e in tutto.
Non vi è forse nessuna occasione in cui tanto hai bisogno di morire a te medesimo come nel vedere e nel patire cose contrarie alla tua volontà, specialmente quando viene comandato ciò che a te sembra non conveniente o meno utile.
E poiché non osi resistere a chi ha maggiore autorità, trovandoti alla sua dipendenza, ti sembra duro camminare come agli altri piace e mettere da parte ogni tuo sentire.
Ma se pensi, figliuolo, al frutto di queste fatiche, alla loro rapida fine e al premio sovrabbondante che ti attende, non ne sentirai il grave peso, ma te ne verrà conforto per animarti a soffrire.
Perché per aver abbandonato spontaneamente questo poco di tua volontà, potrai fare sempre la tua volontà in cielo.
Lassù troverai tutto ciò che vorrai, tutto quello che potrai desiderare.
Lassù avrai ogni sorta di beni, senza timore di perderli.
Lassù la tua volontà sarà sempre una cosa sola con la mia, nulla bramerai di estraneo e di personale.
Lassù nessuno ti si potrà opporre, nessuno si lamenterà di te, nessuno ti sarà d'ostacolo, nessuno ti contrarierà; ma tutte le cose desiderate ti saranno insieme presenti, sazieranno le tue brame e le colmeranno fino al sommo.
Lassù ti renderò la gloria per le contumelie subite, un manto prezioso per le tristezze sofferte, un seggio nel regno dei cieli in cambio dell'ultimo posto che hai scelto quaggiù.
Lassù apparirà il frutto dell'obbedienza, sarà mutata in godimento la fatica della penitenza e sarà coronata di gloria l'umile sottomissione.
Adesso dunque piegati umilmente sotto la mano di tutti e non stare a pensare chi abbia detto o comandato una cosa.
Ma piuttosto procura che, sia un superiore o uno più giovane o un eguale che ti chieda o imponga qualche cosa, tutto tu prenda in buona parte e con volontà sincera ti studi di metterlo in esecuzione.
Uno cerchi questo, un altro quello; si vanti uno di questo e l'altro di quello, sia lodato mille volte mille; tu invece non ti rallegrare né di questo né di quello, ma godi del disprezzo di te stesso, dell'adempimento della divina volontà e dell'onore di me solo.
Quello che tu devi desiderare è « che o per la tua vita o per la tua morte Dio sia sempre glorificato in te » ( Fil 1,20 ).
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