La nube della non-conoscenza

Capitolo 13

In che cosa consiste l'umiltà; quando è perfetta e quando è imperfetta

Esaminiamo innanzitutto la virtù dell'umiltà.

Vedremo che questa è imperfetta quando è originata da motivi diversi da Dio, anche se Dio è quello principale; è invece perfetta quando trae origine da Dio, e da lui solo.

Iri primo luogo dobbiamo sapere che cos'è l'umiltà, se vogliamo intenderla adeguatamente: solo allora saremo in grado di stabilire con maggior verità da dove trae origine.

In se stessa, l'umiltà non è nient'altro che la vera conoscenza e la piena coscienza del proprio io, così com'è.

Poiché, senz'altro, chiunque riesce a vedere e sentire se stesso così com'è, in verità di spirito, costui è veramente umile.

Due sono le cause dell'umiltà.

La prima è la degradazione, la miseria e la fragilità dell'uomo, conseguenze dirette del peccato d'origine: di queste cose dobbiamo aver coscienza per tutto il tempo della nostra vita mortale, quand'anche fossimo dei santi.

La seconda è l'amore sovrabbondante e la perfezione di Dio in se stesso: nel contemplarlo tutta la natura trema, tutti i dotti diventano stolti, tutti gli angeli e i santi, ciechi.

Che se egli, nella sua saggezza divina, non avesse ben dosato la loro contemplazione a seconda della capacità naturale e del progresso nella grazia, non ci sarebbero parole per dire quello che potrebbe capitare a essi.

La seconda delle cause che stiamo considerando è perfetta: durerà per sempre.

La prima, invece, è imperfetta.

Infatti non solo vien meno alla fine della nostra esistenza, ma ancora può capitare che un'anima, non importa se è santa o miserabile, mentre vive in un corpo mortale, perda completamente e improvvisamente ogni conoscenza e coscienza del proprio essere; e tutto questo avviene allorché la grazia di Dio accresce a dismisura il suo desiderio, con una frequenza e una durata che dipendono solo da Dio.

Sia che capiti spesso o raramente a un'anima che vi è ben preparata, non penso che quest'esperienza duri più di un brevissimo istante.

Ma in quell'istante l'anima è perfettamente umile, poiché non conosce e non sente nessun'altra causa se non quella principale che è Dio stesso.

Ma ogniqualvolta sa e sente che vi è qualche altra causa oltre a Dio, anche se questi è la ragione principale, allora la sua umiltà è ancora imperfetta.

Nonostante tutto anche questa è buona, ed è sempre necessario averla.

Dio non voglia che tu mi abbia a fraintendere.

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