La nube della non-conoscenza

Capitolo 18

Anche ai nostri giorni gli attivi si lamentano dei contemplativi, così come Marta fece con Maria

Causa di tutte queste lamentele è l'ignoranza

Proprio come allora Marta si lamentò di sua sorella Maria, così ancor oggi gli attivi si lamentano dei contemplativi.

Infatti, ammettiamo che ci sia uno - non importa se uomo o donna, secolare o religioso: non faccio eccezioni - che si sente portato dalla grazia di Dio e da una buona direzione spirituale ad abbandonare ogni attività esteriore per dedicarsi completamente alla vita contemplativa, secondo le sue attitudini e la sua coscienza, non senza il permesso del suo direttore spirituale: in men che non si dica ecco i suoi fratelli e le sue sorelle, i suoi migliori amici e molti altri ancora che non sanno niente del suo forte desiderio interiore o del tipo di vita a cui si consacra, levare contro di lui ogni genere di lamentele, rimproverarlo aspramente e dirgli a chiare lettere che sta perdendo tempo.

Ed eccoli poi raccontare un mucchio di storie, alcune vere, altre false, sulla caduta di uomini o donne, che si eran votati anch'essi a tal genere di vita in passato.

Mai una volta, però, che parlino di chi è riuscito a perseverare.

Sì, lo riconosco: molti di quelli che hanno abbandonato il mondo solo in apparenza, sono poi caduti, e questo càpita ancor oggi.

Siccome non hanno voluto lasciarsi guidare da un vero direttore spirituale, invece di diventare servi di Dio e suoi contemplativi, sono divenuti servi e contemplativi del diavolo, si sono rivolti all'ipocrisia e all'eresia, oppure sono caduti nella follia e in molti altri mali, a scandalo di tutta la santa chiesa.

Ma non è di questo che voglio continuare a parlare, altrimenti, ci allontaneremmo troppo dal nostro argomento.

Semmai più in là, se Dio vuole ed e necessario, potremo: osservare qualche aspetto della loro condizione e trovare la ragione della loro caduta.

Ma ora basta: dobbiamo andare avanti nel nostro argomento.

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