Alla ricerca di Fr. Teodoreto educatore e fondatore |
Ma com'era formulata la "Divozione a Gesù Crocifisso"?
Diamo la parola allo stesso Fr. Teodoreto: "Alternando le preghiere vocali con l'orazione mentale più affettuosa, Fra Leopoldo Maria Musso dell'ordine dei Frati minori Francescani ( cioè quel Frate, di cui gli aveva parlato la terziaria Francescana, ndr. ), quasi senza accorgersene, venne a comporre, sotto la guida di Gesù Crocifisso, una nuova formula di preghiera che egli stesso scrisse e propagò fra le persone di sua conoscenza.
Detta preghiera o Adorazione alle cinque Sacratissime Piaghe col titolo: Divozione a Gesù Crocifisso, è quella che fu poi approvata e indulgenziata da Sua Santità Papa Benedetto XV di v. m. nel 1915."
Diamo pertanto il testo riportato sul libro redatto da Fr. Teodoreto:
Alla Piaga della Mano Destra
Amabilissimo mio Signore Gesù Crocifisso, io adoro profondamente prostrato, con Maria Santissima, con tutti gli Angeli e Beati del cielo, la Piaga Santissima della vostra Mano destra. Vi ringrazio dell'Amore Infinito col quale voleste sopportare tanti e sì atroci dolori in isconto dei miei peccati, che io detesto con tutto il cuore; vi domando la grazia di concedere alla Chiesa vittoria sui suoi nemici, e a tutti i suoi figli di camminare santamente nella via dei vostri comandamenti. Pater, Ave, Gloria.
Alla Piaga della Mano Sinistra
Amabilissimo mio Signore Gesù Crocifisso, io adoro profondamente prostrato, con Maria Santissima, con tutti gli Angeli e Beati del cielo, la Piaga Santissima della vostra Mano sinistra, e vi domando grazia per i poveri peccatori e pei moribondi, specialmente per quelli che non vogliono riconciliarsi con Voi. Pater, Ave, Gloria.
Alla Piaga del Piede Destro
Amabilissimo mio Signore Gesù Crocifisso, io adoro profondamente prostrato, con Maria Santissima, con tutti gli Angeli e Beati del cielo, la Piaga Santissima del vostro Piede destro, e vi chiedo la grazia che in tutto il clero e fra le persone a Voi consacrate germoglino numerosi fiori di Santità. Pater, Ave, Gloria.
Alla Piaga del Piede Sinistro
Amabilissimo mio Signore Gesù Crocifisso, io adoro profondamente prostrato, con Maria Santissima, con tutti gli Angeli e Beati del cielo, la Piaga Santissima del vostro Piede sinistro, e vi prego per la liberazione delle anime del Purgatorio, principalmente di quelle che in vita furono più devote delle vostre Sante Piaghe. Pater, Ave, Gloria.
Alla Piaga del Sacro Costato
Amabilissimo mio Signore Gesù Crocifisso, io adoro profondamente prostrato, con Maria Santissima, con tutti gli Angeli e Beati del cielo, la Piaga Santissima del vostro Sacro Costato, e vi prego di benedire ed esaudire tutte le persone che si raccomandano alle mie preghiere. Pater, Ave, Gloria.
Virgo dolorosissima - Ora pro nobis, (3 volte)
Gesù Crocifisso, avvalorate queste preghiere coi meriti della vostra Passione: concedetemi la santità della vita, la grazia di ricevere i Santi Sacramenti in punto di morte e la gloria eterna.
Diamo la parola a Fr. Teodoreto:
In quegli anni 1911 e 1912, diverse persone mi parlarono di quel Frate privilegiato da Dio, ma con molto riserbo, perché doveva rimanere nascosto e c'era l'ordine di non manifestarne né il nome, né la residenza.
Il 25 ottobre 1912, presi parte ad un trasporto funebre che riunì i principali propagatori della Divozione a Gesù Crocifisso e udii un signore che, rivolto a un gruppo di persone, diceva: " Sono stato a S. Tommaso, ma Fra Leopoldo non è potuto venire".
Tali parole suscitarono in me il pensiero che Fra Leopoldo fosse il religioso privilegiato della Divozione, ed ebbi il desiderio di conoscerlo; ma l'ordine dato di lasciarlo nel nascondimento mi trattenne.
Per uscire dal dubbio di recarmi o no a farne la conoscenza, entrai nella Chiesa di S. Francesco d'Assisi e praticai la Divozione dinanzi al miracoloso Crocifisso che si venera in detta chiesa nella cappella o atrio accanto alla sagrestia.
Appena terminata la pia pratica, svanì in me ogni perplessità e mi recai alla vicina chiesa di S. Tommaso dove fui ricevuto cordialmente da Fra Leopoldo.
Ci scambiammo poche parole, perché le occupazioni del Servo di Dio non gli permettevano di fermarsi, ma fissammo il giorno 30 dello stesso ottobre, alle ore 16, per un secondo incontro.
Nel frattempo avendo Fra Leopoldo chiesto a Gesù, nell'orazione, come doveva regolarsi nel colloquio che avremmo avuto, udì queste parole: " Sii umile, ed abbi confidenza ".
Infatti Fra Leopoldo mi parlò di cose straordinarie, ma con vera umiltà e confidenza, e la sua conversazione, in quel colloquio e in quelli che lo seguirono, ebbe sempre un'unzione speciale e un'efficacia soprannaturale da potersi paragonare a quella prodotta da un corso di esercizi spirituali ben fatti.
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