Alla ricerca di Fr. Teodoreto educatore e fondatore |
Con le stesse parole di Fr. Teodoreto indichiamo "come nacque l'Unione del SS. Crocifisso".
"Nella primavera del 1913 pensai di approfittare dell'intimità che avevo con Fra Leopoldo per esporgli un'idea che ebbi fin dal 1906 al secondo Noviziato, quella cioè di formare un'associazione di giovani veramente buoni e zelanti nell'apostolato catechistico, come quelle istituite dai miei Confratelli a Parigi, a Madrid, a Lione.
Il giorno 23 aprile 1913, alle ore 17, gli esposi l'idea sopra accennata e aggiunsi: " Abbia la bontà di pregare il Signore perché si degni di far conoscere se un'opera di tal genere può sussistere, che mi spiacerebbe iniziarla e poi, dopo breve tempo, doverla sciogliere ".
Fra Leopoldo pregò con molto fervore e la sera stessa alle ore 21, mentre pregava Gesù Sacramentato, udì queste parole: " Dirai al Fr. Teodoreto che faccia ciò che ha nella mente ".
Vennero subito scelti tre o quattro alunni per ognuna delle classi superiori dei cinque corsi elementari tenuti dai Fratelli nella città di Torino, nonché delle sei classi tecniche, e la domenica seguente, 27 aprile 1913, si tenne la prima adunanza in via delle Rosine, 14.
In quell'adunanza, dopo le funzioni religiose, si parlò ai giovani della Divozione a Gesù Crocifisso che divenne poi, sia per la pratica, sia per la propaganda, una delle principali attività dell'erigenda Associazione ".
Così possiamo registrare che la nascita spirituale dell'Associazione, l'erigenda Unione del SS. Crocifisso, risale al 23 aprile 1913, cioè al giorno in cui Gesù Sacramentato diede la sua autorizzazione alla costituzione di questa associazione.
Intanto Fra Leopoldo pregava per la buona riuscita della pia Società, e nell'orazione dell'11 ottobre 1913 diceva a Gesù: " Signore, benedite i Fratelli delle Scuole Cristiane, e la vostra benedizione si propaghi nei figli da loro educati nel santo timor vostro in modo da renderli forti, con la grazia vostra, quando disgraziatamente avessero da incontrare malamente qualche lupo traditore dell'anima loro ".
In quel momento udì queste parole: " Sì, vieni qui vicino; tutto quello che mi hai chiesto per te e per i Fratelli delle Scuole Cristiane… verrà, sarà ".
Si continuarono, per tutto l'anno 1913, le adunanze settimanali dei giovani, e nell'anno scolastico seguente, 1913-1914, si fece pure la scelta dei migliori alunni delle Scuole Serali Tecniche Commerciali degli adulti.
Il giorno 14 marzo 1914, in un'adunanza di tutti i giovani scelti nelle scuole diurne e serali, presieduta dal compianto Fr. Assistente Candido Chiorra, fu proclamato all'unanimità il titolo di Unione del SS. Crocifisso, e, dopo aver discusso e approvato alcune norme essenziali di vita per gli associati, fu affidato a me l'incarico di compilarne il Regolamento.
Così il 14 marzo 1914 nasce formalmente l'Unione del SS. Crocifisso.
Ciò che è bene rilevare è la strettissima connessione tra Divozione a Gesù Crocifisso e l'Unione del SS. Crocifisso.
Infatti, come ha rilevato lo stesso Fr. Teodoreto, e come abbiamo già sottolineato, "La Divozione a Gesù Crocifisso divenne poi, sia per la pratica, sia per la propaganda, una delle principali attività dell'erigenda Associazione".
Più si espande la Divozione e più si arricchisce l'Unione.
Fra Leopoldo fa da intermediario tra Gesù e Fr. Teodoreto per incoraggiare la propaganda della Divozione a Gesù Crocifisso e la formazione di giovani catechisti.
Fr. Teodoreto si reca alla Casa Generalizia in Belgio e dietro indicazione straordinaria comunicata ovviamente dallo stesso Fr. Leopoldo ("ciò far sapere ai Fratelli nel Belgio ossia ai Superiori, per il santo incoraggiamento), parla al Superiore Generale della Divozione e dell'Unione, ricevendo un grande incoraggiamento.
Fr. Teodoreto per i giovani prescelti per la costituenda Unione non offre un indirizzo giovanile pedagogico tradizionale consistente nella ricreazione, nello sport competitivo.
Quando Fr. Angelino Guyot si sente chiedere un parere, non esita a rispondere che ai giovani occorre offrire svaghi per attirarli, che, data l'età, non è indispensabile asfissiarli con la noia, né in anticipo renderli canuti a venti anni.
Fr. Teodoreto lo ascolta con pazienza fino in fondo.
Poi replica: " Non questo vuole Gesù Crocifisso da questi giovani ".
Insiste su questi che significa selezione e privilegio nel sacrificio.
Il teatro, le merende, la ginnastica, i giochi all'aperto ( ai quali intendiamoci egli ha sempre partecipato ) sono sostituiti da adunanze settimanali in classe, da ritiri mensili, da esercizi spirituali annuali.
Si capisce come i prescelti siano solo diciassette.
Fr. Teodoreto non è pessimista, non lo sarà mai.
Gesù ebbe dodici discepoli; lui ne ha già diciassette.
Il cielo, dunque, lo assiste.
Fa tutto con estrema umiltà, quasi nascondendosi, lasciando agli altri i meriti.
Nei giovani il giubilo di collaborare all'ascensione diventa incentivo per migliorare la società e partecipare anche in questa maniera all'universale redenzione.
Fr. Teodoreto torna dal Belgio soddisfatto dell'appoggio del Superiore Generale e determinato ad ottenere l'approvazione della Chiesa per l'Unione del SS. Crocifisso.
Diamo ancora la parola a Fr. Teodoreto: Dopo aver compilato il Regolamento con l'aiuto di alcuni miei Confratelli, pensai di consegnarlo a Fra Leopoldo perché ottenesse su quel manoscritto la benedizione di Gesù e di Maria Santissima.
Ecco ciò che avvenne la sera del 29 aprile 1914, alle ore 21:25 a S. Tommaso, nella cappella Santuario di Nostra Signora del Sacro Cuore, secondo quel che scrisse Fra Leopoldo: " Prima di andare a riposo volli raccomandare l'Unione dei giovani del SS. Crocifisso; la Vergine SS. si degnò farmi intendere con somma compiacenza che approvava il Regolamento ".
L'intervento frequente della SS. Vergine nelle cose dell'Unione dimostrò che Ella voleva essere, come scrisse più volte Fra Leopoldo nel suo Diario, la Protettrice dell'Opera. [...]
Soprattutto per questa ragione al titolo di Unione del SS. Crocifisso si aggiunse, il giorno 8 maggio, con grande soddisfazione dei giovani, quello programmatico di Maria SS. Immacolata.
Il 9 maggio 1914, S. em. il Card. Agostino Richelmy, Arcivescovo di Torino, erigeva canonicamente l'Unione approvandone ufficialmente i Regolamenti.
Così dopo la nascita spirituale del 23 aprile 1913 e quella formale del titolo del 14 marzo 1914, con il 9 maggio 1914 avveniva l'approvazione ufficiale da parte della Chiesa.
E domenica 17 maggio avviene l'inaugurazione con festa solenne e con la consacrazione dei soci al Cuore Sacratissimo di Gesù Crocifisso e a quello Immacolato di Maria SS. ma.
L'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, secondo le rivelazioni private contenute nel Diario di Fra Leopoldo, avrebbe dovuto "vivificare", come il lievito nella pasta, la massa dei "tiepidi" minacciata dal morbo dell'indifferentismo religioso.
Per contrastare questa pericolosa deriva spirituale, sempre secondo il Diario di Fra Leopoldo, era necessario tornare alla spiritualità del Crocifisso mediante la diffusione nel mondo dell'Adorazione alle Cinque Piaghe, una preghiera che il medesimo Francescano aveva cominciato a recitare, sempre su divina ispirazione, a partire dall'estate del 1906.
Nel quadro dell'attività dell'Unione Catechisti, l'impollinazione mistica del "deserto" mondano, compiuta attraverso la pubblicazione e distribuzione nei cinque continenti del noto "foglietto" recante la nuova Adorazione, doveva precedere, sia nelle intenzioni che nei tempi, ogni intervento pedagogico e caritativo.
L'intuizione di Fr. Teodoreto di un'opera di perseveranza della scuola cristiana vivendo nel mondo, anticipa di un trentennio l'istituzione degli istituti secolari e, nell'ambito lasalliano, quella che sarà poi molto dopo denominata Famiglia Lasalliana.
Fr. Teodoreto è dunque un precursore della secolarità consacrata, cioè dell'espresso impegno per la santità, in coerenza al carattere battesimale impresso in ogni cristiano, coerenza che riguarda tutti i fedeli che vivono nel mondo, indicati appunto come secolari.
Come annota Fr. Leone di Maria nella sua biografia già citata: "Fr. Teodoreto pensava a un'opera di perseveranza per gli ex alunni della scuola Santa Pelagia, e gli uscì di mano un Istituto Secolare ( anzi diede una spinta decisiva al riconoscimento canonico di questa nuova forma di vita religiosa nella Chiesa ): Istituto di portata universale …"
E Fra Leopoldo? Riteniamo che Fra Leopoldo possa considerarsi cofondatore dell'Unione Catechisti per tutto quanto ha fatto, dalla conferma, come tramite privilegiato, della bontà dell'opera di Fr. Teodoreto alla preghiera fervorosa a Gesù Crocifisso e a Maria SS. Immacolata per la riuscita dell'opera stessa, comunicando tutti i messaggi che a questo fine gli venivano inviati.
Per sottolineare l'importanza dell'opera di Fra Leopoldo nella fondazione e nello sviluppo dell'Unione Catechisti, citiamo le parole di Fr. Teodoreto: "Guidata dagli scritti e circondata dalle ferventi preghiere del Servo di Dio, l'Unione metteva "robuste radici" secondo alcune parole da lui udite e fattemi pervenire come spinta al lavoro".
E il tutto è avvenuto, sono parole di Fr. Teodoreto, considerando che "né io, né Fra Leopoldo avevamo un piano prestabilito, ci siamo lasciati guidare come S. Giovanni Battista De La Salle seguì il Nyel".
Dopo alterne vicende, oggi l'Unione Catechisti è presente a Torino con la sede centrale in corso B. Brin, 26 ove nella Cappella è tumulata la salma del Fondatore dell'Unione, Fratel Teodoreto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, Venerabile in quanto già riconosciuta l'eroicità delle virtù.
Il fatto di avere il Fondatore vicino alla sede dell'Unione Catechisti non è solo un segno di benedizione e di protezione per tutta l'Opera, ma anche un richiamo permanente alle radici dell'Opera stessa, ispirata da Gesù a Fratel Teodoreto e confermata tramite Fra Leopoldo.
Da notare che la sede centrale dell'Unione Catechisti è incorporata nel grandioso edificio, ove risiede la sede centrale della Casa di Carità Arti e Mestieri.
Altre sedi dell'Unione Catechisti:
- in Italia a Catania;
- in Perù ad Arequipa con un centinaio di membri e a Lima, la capitale;
- in Eritrea nella città di Asmara;
- in Brasile, a San Paolo, gruppo in fase di formazione;
- in Congo ( ex Zaire ), Shaba, gruppo organizzato dal Movimento Adoratori e Adoratrici di Gesù Crocifisso.
Va rilevato che nei primi tempi molte case dei Fratelli S.C. intuirono sedi dell'Unione, in Italia, in Spagna, a Rodi sino agli anni trenta.
In seguito per varie vicissitudini, si verificò una contrazione di questo slancio iniziale, che peraltro Fr. Teodoreto cercò di alimentare nuovamente.
Vi fu nel 1949 un solenne intervento anche del Superiore Generale, Fr. Athanase Emile, con la circolare n. 328 del 19 marzo, perché in tutte le Case si diffondesse l'Adorazione e venisse istituita l'Unione Catechisti.
Secondo le indicazioni emerse negli anni 1924 e 1925, "fondamentale nell'Unione è quello di curare e di far tendere alla perfezione cristiana i propri Soci ... con determinati mezzi" ( adunanze settimanali, ritiri mensili, corsi di esercizi spirituali, una filiale e tenera devozione alla SS. Vergine ).
Basilare è "la riparazione delle offese che si fanno a Dio e alla SS. Vergine".
Su questi fondamenti si articola l'animazione spirituale nel mondo attraverso:
- la nozione e lo sviluppo dell'idea fondamentale dell'Unione Catechisti, cioè che la salvezza dell'umanità e lo stesso concetto di uomo, di mondo e di storia passano attraverso la passione e la resurrezione di Gesù;
- le opere d'apostolato catechistico nelle parrocchie e negli oratori;
- la formazione dei catechisti;
- i corsi di teologia per i laici;
- l'insegnamento della religione nelle scuole;
- la missione apostolica per la difesa e la santificazione della famiglia attraverso i Gruppi Sposi Catechisti, settore specifico dei catechisti associati;
- l'apostolato sociale, mediante la formazione professionale di cui si dirà in modo specifico con riguardo alla Casa di Carità Arti e Mestieri, e tramite la testimonianza cristiana nelle attività politico-amministrative;
- la catechesi e il sostentamento ai poveri ed emarginati, con la "Messa del povero", opera ad un tempo di misericordia spirituale e corporale, dato che alla S. Messa domenicale segue pranzo gratuito.
Nasce il Regolamento per i Catechisti Associati cui farà seguito quello per i Catechisti Congregati, cioè per i "Catechisti che si consacrano alla vita perfetta, senza lasciare né l'Unione né la propria famiglia".
In seguito alla Costituzione Apostolica " Provida Mater Ecclesia" di Pio XII del 2 febbraio 1947, l'Unione viene eretta in Istituto Secolare ed è uno dei primi cinque subito approvati dalla Chiesa.
Dal decreto di erezione dell'Istituto Secolare del 24 giugno 1948 emesso dall'Arcivescovo di Torino, Cardinale Maurilio Fossati, leggiamo che "il suo fine particolare è la spirituale perfezione dei soci, da conseguirsi soprattutto nella meditazione della Croce di Cristo Signore e parimenti l'istruzione catechistica dei fedeli, che deve essere curata con buoni metodi, anzi con i migliori del nostro tempo".
I membri sono:
- Catechisti Consacrati: praticano i Consigli evangelici nel mondo;
- Sposi Catechisti: insieme come coppia vivono il Matrimonio nello spirito dei consigli evangelici, secondo lo spirito e la missione dell'Unione;
- Catechisti/e Associati/e: sposi con matrimonio cristiano, in coppia o singoli, coniugi cristiani separati, purché non conviventi né risposati civilmente, celibi o nubili - che intendono partecipare, nello spirito dei consigli evangelici, agli ideali spirituali e apostolici dell'Unione per la loro santificazione e per l'esercizio della carità;
- Aggregati/e membri del Movimento Adoratori e Adoratrici di Gesù Crocifisso, partecipano dei beni spirituali dell'Istituto e diffondono l'Adorazione.
Del movimento fanno parte anche coloro che, uniti a Gesù Crocifisso, offrono le loro sofferenze sia spirituali che fisiche, per ottenere dal Padre Misericordioso vocazioni sacerdotali e di vita consacrata.
Nel 1998 il Cardinale Giovanni Saldarini, Arcivescovo di Torino, approva "ad esperimentum" le nuove Costituzioni, nelle quali i principi fondamentali dell'Istituto sono riformulati con riguardo alle attese e ai segni dei tempi, sempre nella rigorosa salvaguardia del carisma di Fr. Teodoreto.
Desideriamo sottolineare la collaborazione stretta dell'Unione Catechisti con l'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
Nel 1958 le prime sedi dell'Unione in Perù e in Eritrea, sopra citate, sorgono per iniziativa di alcuni Fratelli.
Nel 1993 il 42° Capitolo dei Fratelli approva le seguenti Raccomandazioni:
- che la vocazione e la missione dell'Unione Catechisti siano meglio conosciute e diffuse a livello dell'Istituto;
- che i Distretti e Regioni coinvolti programmino iniziative comuni con l'Unione Catechisti nell'ambito dell'educazione e dell'evangelizzazione;
- che i membri dell'Unione Catechisti possano partecipare ai programmi di formazione lasalliana organizzati dalle Regioni e dai Distretti.
Un Fratello Assessore, ai vari livelli, ha il compito di promuovere e mantenere i collegamenti tra i due Istituti e di contribuire alla formazione dei Catechisti nelle fasi iniziali di fondazione delle nuove sedi.
Come già sopra accennato, l'Unione Catechisti ha realizzato la famiglia lasalliana mezzo secolo prima, per il coinvolgimento di insegnanti e di ex-allievi, come Catechisti, all'apostolato educativo dei Fratelli.
A mo' di complemento della seconda parte nella quale si sottolinea il rapporto tra Fra Leopoldo con i Fratelli delle Scuole Cristiane, soprattutto nel confermare e sostenere la fondazione dell'Unione Catechisti, ci pare opportuno focalizzare la posizione di questi due Istituti riportando il pensiero del dr. Carlo Tessitore, presidente dell'Unione per più di 30 anni.
" L'Unione Catechisti ha una derivazione diretta dall'Istituto dei Fratelli, è piantata nello stesso ceppo perché il suo fondatore è un Fratello delle Scuole Cristiane; è nutrita alla stessa sorgente, che è la dottrina di San Giovanni Battista de La Salle e la tradizione lasalliana; è a lui strettamente collegata anche nella sua struttura, perché un Fratello delle Scuole Cristiane fa parte di tutti i suoi consigli direttivi cosicché nel definirne i rapporti, sorge spontanea alla mente l'idea di parentela.
L'Istituto dei Catechisti è affine a quello dei Fratelli, ma non uguale.
Attinge alla stessa sorgente ma non in modo esclusivo.
Ha uno scopo analogo ma non identico.
Ha dei metodi simili, ma non precisi.
In ciò che vi è di comune si rivela la fecondità dell'identica origine: in ciò che vi è di diverso appare diverso il compito e la giustificazione del sorgere del nuovo Istituto.
Da tutti gli elementi deriva una complementarietà reciproca veramente ammirabile, formatasi provvidenzialmente, e in cui si riflette chiaramente un disegno divino, perché i due Istituti convergono reciprocamente, si potenziano a vicenda, riverberano come i raggi di due fiamme.
[...] Nella divisione dei compiti che lo Spirito Santo assegna ad ogni uomo come ad ogni istituzione, ci pare di intendere che all'Istituto dei Fratelli sia stata affidata la missione di diffondere la verità per mezzo della scuola.
[...] Della verità piena però e quindi non limitata all'ordine naturale, ma illuminata dallo spirito di Fede, per cui le scuole sono cristiane e non soltanto umane.
[...] Analoga è l'impostazione dei Catechisti.
Anche essi hanno per fine la diffusione capillare della verità rivelata, per mezzo del catechismo.
Ciò che non fanno nella scuola fanno nell'ambiente di famiglia, di lavoro e di società.
I Catechisti, uniti nella consacrazione a Dio [...] continuano il lavoro dei Fratelli nella scuola, ne mostrano l'efficacia e vi aggiungono quello che solo la vita vissuta vi può aggiungere di esperienza ambientale ".
Questa lunga citazione, tratta dai bollettini "L'amore a Gesù Crocifisso" degli anni 1951 e 1956 , potrebbe essere integrata dal fatto che quasi tutti i Catechisti hanno insegnato religione anche nelle scuole della Casa di Carità.
I centri di formazione della Casa di Carità, per obbedire al messaggio del 24 novembre1919, sono a tutti gli effetti scuole cattoliche ed è appunto in queste scuole che i Catechisti prestano la loro preziosa collaborazione.
La complementarietà, ovviamente, viene da vari aspetti, tra cui la struttura organizzativa con la partecipazione di un Fratello Assessore.
A identificare tale legame vale anche la partecipazione dell'Unione Catechisti alla famiglia lasalliana fin dalla sua costituzione, e della quale ne è stata antesignana, come detto sopra.
Concludendo, l'Unione è profondamente lasalliana, poiché sviluppa la sacralità insita nelle attività umane, sino a farne stato e condizione di vita consacrata.
Infatti, come per il La Salle la sacralità del Fratello consiste nell'insegnamento ( "la cattedra" è l'altare dell'educatore lasalliano, che resta laico ), così il catechista trova la sua santificazione operando nel mondo e nella sua professione civile.
Anche a questo riguardo va notata la svolta che potremmo definire epocale nel cammino della santificazione del laicato, nonché, in una visuale più ampia, nell'obiettivo della ricomposizione tra fede e cultura.
L'Unione serba i germi per un fecondo sviluppo, con riguardo ai molteplici settori apostolici, dalla catechesi alla famiglia, dall'assistenza ai più diseredati alla testimonianza politica, e così via.
Per caratterizzare meglio l'Unione Catechisti dobbiamo sottolineare come tale Istituto secolare risulti un centro propulsore della laicità consacrata nel nostro tempo secolarizzato, proteso quindi a dare coscienza della consacrazione battesimale propria di ogni cristiano e finalizzata alla catechesi non solo delle persone, ma dei tessuti sociali.
L'Adorazione a Gesù Crocifisso risulta come l'elemento portante, la linfa vivificante di tale processo di personalizzazione e di santificazione delle persone e della realtà umana.
L'Adorazione a Gesù Crocifisso costituisce il coronamento, ad un tempo, e la base di tutta la costituzione educativa e spirituale di Fra Leopoldo, con la particolarità che questo atteggiamento di adorazione - fondamentale nel cristianesimo - viene proposto in una immediatezza ed intensità che sfocia nell'amore più tenero e appassionato al Crocifisso Risorto, nella contemplazione delle sue ferite aperte, sanguinanti e gloriose.
Questa modalità di amore è la nota specifica del messaggio di Fra Leopoldo, tale perciò da caratterizzare in modo proprio una tematica che, come già detto, è elemento costitutivo nella vita cristiana.
Anche a questo riguardo, come d'altra parte negli altri aspetti indicati, è stata determinante l'amicizia e la collaborazione con fra Teodoreto il quale ha inserito in questo orientamento tutta la sua forza interiore e il suo carisma di educatore, operando instancabilmente per diffondere in tutto il mondo la preghiera di Adorazione composta da Fra Leopoldo.
E quanto tale atteggiamento sia attuale e profetico per il nostro tempo, lo attesta il magistero del Papa, che proprio all'inizio del Terzo Millennio, e rivolgendosi ai giovani, ha presentato quale programma: "La Croce, cammino di felicità".
L'attualità del carisma dell'Unione Catechisti risulta anche dalla particolare attenzione alla difesa e alla santificazione della famiglia, manifestando anche in questo settore la preveggenza per quello che oggi è un segno dei tempi, cioè la spiritualità familiare.
Anche a questo riguardo riportiamo una citazione di un Presidente Generale dell'Unione Catechisti, il dr. Domenico Conti, che ha rivestito tale incombenza per ben 33 anni.
"La dinamica organizzativa dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, se è vero che canonicamente è definita Istituto Secolare ( e non Congregazione che è altra cosa ), tuttavia non si compone di soli Catechisti Congregati, di membri cioè legati da voti religiosi, ma ne partecipano anche i Catechisti Associati, i consacrati cioè, che condividendo le finalità dell'Unione, seguono la via ordinaria del matrimonio.
"Dalla Pia Unione, verranno Santi padri di famiglia e molte vocazioni", così Gesù Crocifisso a fra Leopoldo il 14 marzo 1915 … ( la festa di S. Giuseppe era vicina! ).
Fratel Teodoreto mai volle disgiungere gli Associati dai Congregati, né volle che i primi fossero considerati dei semplici aggregati.
"La santificazione nel mondo e l'apostolato catechistico e sociale, il predicare Gesù Cristo e Gesù Cristo Crocifisso, lo sforzarsi di permeare di spirito cristiano la società in cui si vive, il ritenere e amare Maria Santissima Immacolata come Patrona e Madre, il professore con la parola e con l'esempio la dottrina del Catechismo cattolico, mostrandola viva, operante, adeguata ad ogni stato, condizione o ambiente sociale: sono le finalità comuni dei Congregati e Associati."
A questi ultimi spetta poi il compito specifico di vivere cristianamente il matrimonio, di costituire famiglie integralmente cristiane.
In questo ampio quadro di rapporti tra l'Unione Catechisti e l'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane si è voluto così illustrare il carisma dell'Unione, che sinteticamente potrebbe essere riguardato da una quadruplice sfaccettatura:
- il Crocifisso: amore a Gesù e Maria, e riparazione per "rialzare la Croce" in mezzo al mondo;
- la catechesi: annuncio del Vangelo e sua applicazione ad ogni aspetto culturale, economico e sociale nel solco lasalliano;
- la fraternità: un cuore solo, un'anima sola;
- la secolarità: per la santificazione nel mondo e per il mondo, ogni stato di vita e in ogni ambiente, dalla famiglia alla città, dallo studio al lavoro.
Idealmente sullo sfondo, quasi nascosto per non essere in prima fila, appare Fra Leopoldo con la corona del Rosario in mano ai piedi del Crocifisso …
Con la formulazione delle nuove Costituzioni e con il rinnovato interesse per l'Istituto da parte dei Fratelli delle Scuole Cristiane e di varie diocesi in Italia e all'estero, si prospetta un periodo di intenso lavoro, anche in relazione hai molteplici fermenti contemporanei per una nuova evangelizzazione.
Un ambito di sviluppo promettente è quello della costituzione, anzi del consolidamento del Gruppo femminile che già prevede aderenti in Italia, in Eritrea e in America del Sud.
Tale gruppo era auspicato da Fr. Teodoreto e praticamente è sempre stato operante, ancorché nell'ambito delle zelatrici che si sono sempre contraddistinte per l'adesione allo spirito dell'Opera, e per la pratica e la diffusione dell'Adorazione a Gesù Crocifisso.
Va inoltre riconsiderato il ramo sacerdotale che ha già avuto in anni passati una sua sperimentale attuazione.
Sono inoltre in corso di compimento alcune iniziative per l'inserimento nell'Unione Catechisti, attraverso specifiche associazioni, degli operatori nelle attività apostoliche dell'Unione, come la Casa di Carità Arti e Mestieri e la Messa del Povero.
Interessante a riguardo risulta l'Associazione del Personale della Casa di Carità, costituita alcuni anni or sono.
Quale attività complementare all'Unione Catechisti viene perseguita l'opera caritativa della "Messa del povero".
Per illustrare questa benemerita opera e la sua origine ci affidiamo alle parole dello stesso Fratel Teodoreto.
Nel 1918 i giovani della pia Unione, pieni di zelo per amor di Dio e del prossimo, domandano di andare a visitare i poveri, i sofferenti, e, per quanto potranno, soccorrerli.
Fratel Teodoreto chiede consiglio a Fra Leopoldo, il quale, con la sua spirituale naturalezza, chiede consiglio a Gesù che gli dice: "Io non voglio che i giovani vengano trascurati per fare un altro bene; ma compiuta la loro educazione nella pietà e nella via del Cielo, e finito il santo esercizio per la formazione dei giovani Catechisti, facciano pure opere di carità come quella di aiutare il prossimo nell'anima e nel corpo; tutto serve per accumulare un bel corredo per l'eterna felicità celeste".
Si aspettò realmente che i giovani Catechisti fossero interamente formati e si venne al compimento di quel desiderio nelle circostanze provvidenziali descritte nel seguente tratto del Bollettino dell'Unione Catechisti.
" Tra le opere che la carità cristiana seppe far sorgere in favore dei diseredati, si deve annoverare anche la "Messa del Povero".
A Torino, nel 1928, la compianta Suor Luisa Beltramo, superiora delle Figlie della Carità di via Villa della Regina, 21, consigliata e sostenuta dal rev. Canonico Stefano Bertola, incominciò a raccogliere alcuni mendicanti nei giorni festivi per farli assistere alla S. Messa e ascoltare dal celebrante qualche parola di conforto.
Dopo la funzione religiosa distribuiva loro minestra e pane.
" I clienti crebbero ben presto di numero, fin verso il centinaio e le difficoltà si moltiplicarono.
La buona Suora chiamò in aiuto le sue Consorelle, ma non bastando le sole risorse della casa a tanta gente, bisognò far appello alla beneficenza pubblica.
" Nuove energie. - Sorgeva inoltre la questione disciplinare formativa: come avrebbero potuto le buone Suore guidare un centinaio di uomini e svolgere su di essi un'efficace azione educativa?
Si imponeva la presenza di uomini e furono quindi chiamati in aiuto i Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, fondati dai Fratelli delle Scuole Cristiane e da Fra Leopoldo Maria Musso O.F.M.
" I Catechisti vennero: un gruppetto di Catechisti associati, già esperti nel trattare coi poveri per un lungo esercizio nelle Conferenze di S. Vincenzo.
Essi poterono sviluppare e completare l'opera con varie iniziative che li portarono ad un maggior contatto con gli assistiti e permisero di aiutarli più efficacemente in tutte le loro necessità spirituali e materiali.
Inoltre poterono aprire una nuova Sezione, nella parte opposta della città, in via Saccarelli 2, presso la Casa di Misericordia, aumentando il numero degli assistiti da un centinaio ad oltre duecento.
In entrambe le Sezioni i poveri assistono alla S. Messa, ricevono l'istruzione religiosa e, quando è possibile, un'abbondante refezione calda.
" Assistenza multiforme. Intanto, mentre i Catechisti barbieri lavorano e parlano coi loro clienti, ascoltandone le confidenze che la circostanza favorisce, altri apprestano un servizio di farmacia per medicare ferite; altri rammendano scarpe e abiti, anche col valido aiuto di Zelatrici; altri ancora svolgono l'opera di segretari prendendo nota di richieste svariate, come ricerca di lavoro o di ricovero, provvista di documenti, ecc.
" Nei casi più gravi l'assistenza è prolungata anche fuori della riunione festiva. I poveri infermi sono visitati e in punto di morte assistiti da una compagnia appositamente costituita, alla quale partecipano gli stessi poveri, istruiti al soccorso vicendevole".
Oggi ai "barboni" di un tempo si sono aggiunti gli extracomunitari senza sistemazione.
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