Fratel Teodoreto - Maestro di vita

Missione catechistica

Fin da giovanissimo, Giovanni manifesta la vocazione del catechista: invita i suoi compagni migliori nella vasta aia di casa sua, dove guida i canti e le preghiere.

Sembra il preludio dell'opera che caratterizzerà tutta la sua vita, nell'esercizio diretto della catechesi, ma soprattutto nell'istituzione di quell'Unione che nella catechesi avrà la sua missione specifica.

In particolare, Giovanni manifesta questa sua attitudine con Tamlìn, il quale, tempo dopo, dirà: « Giovanni ebbe modo di esplicare proprio con me la funzione del catechista, che fu la passione di tutta la sua vita.

Avendogli manifestato il desiderio di ricevere anch'io la Santa Comunione, cominciò a farmi studiare il catechismo, spiegandomi ciò che non capivo, preoccupato di portarmi al grande atto ben istruito e compreso della sua importanza ...

Con me egli contava i giorni e le ore che ci separavano dall'atteso momento e, venuto il gran giorno, fu tutto felice di presentare a Gesù il suo primo catecumeno ».

La vocazione di Giovanni, sedicenne, si delinea quando il Priore dei Battuti di Vinchio, il signor Chiorra, gli parla dei Fratelli delle Scuole Cristiane di cui fa parte suo figlio, Fr. Candido, uno dei precursori del rinnovamento catechistico in Italia.

Lo stesso Fratel Teodoreto, tempo dopo, si esprimerà così: « ... io sono uno di quelli che ebbero la fortuna di entrare nell'Istituto dei Fratelli per mezzo del caro Fratello Candido Chiorra e del di lui padre, che fecero anche le pratiche occorrenti per la mia accettazione.

Il Signore ricompensi entrambi per il bene che mi hanno fatto ».

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