|
Torino, 5 maggio 1913
Carissimo Fr. Visitatore,
Quel santo religioso mi disse che Nostro Signore Gesù Cristo conta molto sul nostro Istituto per la diffusione nella gioventù, e per mezzo della gioventù, nelle famiglie, della divozione al SS.mo Crocifisso.
Mi ha domandato diverse volte informazioni sul Capitolo Generale e spera che in detto Capitolo si tratti della divozione al SS.mo Crocifisso.
Anzi Nostro Signore gli disse che la lettera che io feci a leggere a Lei e al C.mo F.llo Assistente avrebbe prodotto molto effetto, e che quelle parole dirette ai Superiori del Fr. Teodoreto Gesù le intendeva rivolte ai Superiori Maggiori.
Ora quel Santo è malato; sono andato a chiedere notizie, e oggi ritornerò.
Se sarà alzato gli parlerò e farò le raccomandazioni sue e quelle del C.mo Fr. Assistente.
Sulla santità di quel religioso e sul desiderio che Gesù Cristo e la Madonna SS.ma hanno che il nostro Istituto si faccia propagatore della divozione al SS.mo Crocifisso e che questa divozione sia proprio quella voluta da Dio in questi giorni io non ho proprio nessun dubbio.
Sento ed ho prove che in tutto questo c'è veramente il dito di Dio e sarei pronto a fare qualunque sacrifizio perché il desiderio di Gesù Cristo e di Maria SS.ma fossero eseguiti.
Lei che è in condizione di farsi interprete dei desideri di Gesù e di Maria e che sa quanto sia facile adottare tale pratica nelle Scuole e nelle Comunità, approfitti dell'occasione, e supposto che i Superiori si trovassero in difficoltà proponga tale divozione raccomandata e praticata in tutto l'Istituto e vedrà le difficoltà scomparire.
Ricordi ciò che Le feci leggere di quel Santo: "Dirai ai Superiori del Fr. Teodoreto d'aver maggior fiducia ecc."
Quelle sono proprio parole di Nostro Signore Gesù Cristo, ne sono certo e sicuro.
Appena avrò parlato con quel Santo e saprò qualche altra cosa Le scriverò.
Non mancherò di raccomandarla alla Consolata.
Col massimo rispetto e affetto mi dico suo obbed.mo Fr. Teodoreto
Indice |