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G. M. G.
Torino, 9 Novembre 1948
Rev.mo e Cariss.mo Padre,
il giorno dei Santi volevo augurarle buona festa e intanto ringraziarla della sua cara lettera, ricevuta qualche giorno prima; ma ho tardato troppo, e, passata la festa era veramente troppo tardi.
Però l'Amabilissimo Gesù le fece intuire l'autore della telefonata, e ora ho il piacere di ringraziarla di due lettere che mi fanno tanto bene.
Il pensiero dominante delle sue lettere "lasciarmi guidare in tutto e per tutto da Gesù, abbandonarmi completamente alla Sua direttiva, alla Sua cura misericordiosa, andare a Lui senza alcuna riserva, pensare a Lui il più possibile" è bello, chiaro, facilissimo a comprendere in teoria, ma in pratica trovo molte difficoltà.
Dopo le azioni principali, un esame, anche non troppo minuto, mi rivela l'egoismo infiltratosi in modo sconcertante.
Non mi rimane che cominciare per trovarmi sempre da capo.
Continui, Cariss.mo Padre ad aiutarmi.
Per ora chiudo per non tardare ancora la risposta.
Con viva riconoscenza Dev.mo Fratel Teodoreto
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