Relatio et vota

Esame critico della « Positio »

Strumento del nostro studio sono i due volumi, trasmessici da questa Congregazione per le Cause dei Santi.

1) Positio super Causae introductione. Roma 1983.

Essa contiene: Informatio ( pp. 70 ), cui sono allegati 4 documenti ( pp. 5 ); Tabella Index Testium ( pp. XI ); Summarium: Depositiones testium ( pp. 293 ) e Documenta ( pp. 294-317 ); Litterae Postulaioriae ( pp. 65 ); Positio super scriptis ( pp. 31 ); Votum Promotoris Generalis Fidei ( pp. 27 ).

2) Positio super virtutibus. Roma 1986.

Essa contiene: Presentazione del Relatore della Causa, Rev. P. Ambrogio Eszer, O. P. ( p. 2 ); Relazione dello stesso ( pp. 29 ); Nuovissima esposizione della vita del Servo di Dio, dell'Avv. Andrea Ambrosi ( pp. 47 ); Summarium Documentorum ( pp. 96 ).

Come si vede, non è stata allestita una nuova Informatio super virtutibus heroicis, perché ritenuta sufficiente quella preparata per l'introduzione della Causa, con le integrazioni che vengono fornite dalla Relazione e dalla Nuovissima esposizione della vita.

In effetti il quadro della vita del Servo di Dio appare ora più completo ed armonico.

Circa poi l'eroicità delle virtù, che e l'oggetto principale del presente esame, bisogna rilevare che il capitolo sulle virtù eroiche, contenuto nella precedente Informatio del 1981 è, in certo qual modo, condizionato dalla sua finalità, di dimostrare cioè il fondamento della fama di santità in ordine all'introduzione della Causa.

Pertanto, come dichiara lo stesso Relatore,

« le singole virtù eroiche del Servo di Dio sono trattate in un modo piuttosto sbrigativo e lasciano un'impressione schematica...

Benché noi crediamo che la prudenza sia proprio una virtù di spicco nel Servo di Dio non se ne accorge chi legge l'informatio.

Tulio e riuscito un po' appiattito e schematizzato, sebbene poggiato su deposizioni valide.

Soltanto nelle virtù della giustizia e dell'umiltà, come sono descritte, ci sembra rispecchiarsi una certa nota individuale del Servo di Dio » ( Relazione, pp. 5-6 ).

Riconosco però che la Relazione del Relatore, specialmente nell'analisi delle singole deposizioni processuali, evidenzi nuovi elementi illuminanti il grado delle virtù del Servo di Dio.

Anche la « Nuovissima esposizione della vita », nonostante il suo carattere biografico, mette in risalto pure diverse virtù.

Quindi la sostanza c'è, anche se, per comodità di studio, avrei preferito un lavoro unico e armonico.

La Relazione del Relatore dà un valido contributo al nostro studio.

Essa si divide in Ire paragrafi.

Il primo tratta della figura del Servo di Dio, mettendo in luce la sua indole e carattere.

Il secondo paragrafo fa una esposizione critica delle deposizioni processuali, in rapporto all'esercizio delle virtù; accenna alle Lettere Postulatorie e ai Voti dei Teologi Censori; e si sofferma su alcuni punti del Votum del Promotore Generale della Fede.

L'ultimo paragrafo è: «Quid in posterum agendum ».

Il Relatore espone un suo parere personale sull'opportunità pastorale e spirituale della eventuale beatificazione del Servo di Dio.

Il Voto, a suo tempo preparato dal Promotore Generale della Fede, era sostanzialmente positivo.

Esso così concludeva:

« In sintesi, dall'esame dell'intera Posizione [super introductione Causae], non solo non emergono seri ostacoli, ma si scorgono indizi realmente positivi che incoraggiano un felice prosieguo della Causa stessa » ( ibid., p. 27 ).

Venivano però richiesti approfondimenti e chiarimenti su alcuni punti ( ibid., pp. 22 ss. ).

Gli Attori hanno provveduto col nuovo Summarium Documentorum.

Pertanto ritengo che i due volumi della Positio possano considerarsi sufficienti ad effectum de quo agitur.

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