L'ideale cristiano e religioso

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6 - Questo decreto d'amore, effettuato in Adamo e attraversato dal peccato del medesimo che trascinò tutta la discendenza nella sua disgrazia, venne restaurato da una invenzione meravigliosa di giustizia e di misericordia, di saggezza e di bontà.

Ecco che il Figlio unico, che vive eternamente nel seno del Padre, si unisce a un dato momento alla natura umana, ma in modo così stretto che questa natura, pur essendo perfetta in se stessa, appartiene intieramente alla persona divina alla quale è unita.

La vita divina, comunicata nella sua pienezza a questa umanità, fa di lei l'umanità del Figlio di Dio: è l'opera ammirabile dell'Incarnazione.

Con tutta verità diciamo che questo uomo, che si chiama Gesù Cristo, è il vero Figlio di Dio.

Ma questo Figlio, che per natura è l'unico del Padre Eterno, viene quaggiù per diventare il primogenito di tutti coloro che, dopo essere stati riscattati da Lui, lo riceveranno.

Solo nato dal Padre negli splendori eterni, solo Figlio per diritto, Egli è costituito capo di una moltitudine di fratelli, ai quali, per mezzo della sua opera redentrice, rende la grazia della vita divina.

Di modo che la stessa vita divina, che deriva dal Padre nel Figlio, che scorre dal Figlio nell'umanità di Gesù, circolerà, per opera di Gesù Cristo, in tutti coloro che vorranno accettarla; li trasporterà fino nel seno beatificante del Padre, là dove Gesù Cristo ci ha preceduti, dopo avere saldato per noi quaggiù, col suo sangue, il prezzo di un tal dono.

" Ascendo ad Patrem meum et Patrem vestrum… Vado parare vobis locum… ":

" Ascendo al Padre mio e Padre vostro… Vado a preparare un posto per voi " ( Gv. 20,17 - 24,2 ).

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