L'ideale cristiano e religioso

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Spiegazioni sul mistero dell'Incarnazione

5 - Infatti ogni gloria deve tornare a Dio.

Questa gloria è il fine fondamentale dell'opera Divina.

Dio ha creato il mondo per la sua gloria e questa gloria consiste nella manifestazione delle sue perfezioni per mezzo dei doni che sparge sulle sue creature; il motivo che lo determina liberamente a glorificarsi così è la felicità della sua creatura la quale felicità è unita alla sua gloria; glorificare Dio diviene la nostra beatitudine.

San Paolo insiste su questo punto: " Dio ci ha eletti… a lode della gloria della sua grazia "; ciò vuol dire che questa grazia sarà circondata dallo splendore che si unisce ai trionfi.

Per renderci l'adozione divina, Gesù Cristo ha dovuto trionfare degli ostacoli creati dal peccato; ma questi ostacoli hanno servito a far risplendere di più dinanzi al mondo intero, le meraviglie divine nell'opera della nostra restaurazione soprannaturale.

Ognuno degli eletti è il frutto del sangue di Gesù e delle ammirabili operazioni della sua grazia; tutti gli eletti sono altrettanti trofei acquistati da questo sangue divino e perciò essi sono tutti come una lode gloriosa a Gesù Cristo e a suo Padre.

Nell'Apocalisse, S. Giovanni scrisse del coro degli eletti: " E cantavano un nuovo cantico dicendo: Degno sei tu, o Signore di ricevere il libro, e di aprire i suoi sigilli: poiché sei stato scannato e ci hai ricomperati a Dio col Sangue tuo da tutte le tribù, e linguaggi, e popoli e nazioni…

E udii la voce di molti Angeli… ed era il numero di essi, migliaia di migliaia, i quali, ad alta voce dicevano: È degno l'Agnello, che è stato scannato, di ricevere la virtù, e la divinità, e la sapienza, e l'onore, e la fortezza, e la gloria e la benedizione.

E le creature tutte, che sono nel Cielo e sulla terra… le udii che dicevano: " A Lui che siede sul trono e all'Agnello, benedizione e onore, e gloria e potestà per i secoli dei secoli " ( Ap 5,9-14 ).

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