L'ideale cristiano e religioso |
3 - Come cristiani siamo degli esseri relativi, in altre parole degli esseri fatti per Gesù, come Gesù è fatto per noi; perché S. Paolo lo afferma, e lo proclama il buon senso, che la testa e le membra sono interdipendenti e si completano a vicenda.
Ora la perfezione soprannaturale è lo sviluppo intiero ed armonico della natura del cristiano.
Quindi il fine sovrannaturale che dobbiamo raggiungere, come cristiani, non è un fine puramente personale, una perfezione che si potrebbe chiamare privata.
Essenzialmente membri di Gesù Cristo, la nostra perfezione è essenzialmente una parte integrante di Gesù Cristo.
La nostra Carità deve rivestire un carattere universale, sociale.
L'amore che abbiamo per il nostro Padre Celeste, sebbene resti necessariamente un atto personale, procede da Gesù Cristo, ed è lo Spirito Santo che porta ad amare il Padre.
Così concepita in Gesù Cristo, tutta la nostra vita si trasforma.
Il corpo di Gesù Cristo è il nostro corpo ( Ef 3,6 ), la sua anima, la nostra anima ( Rm 8,9 ), la sua vita, la nostra vita ( 1 Gv 5,12 ).
A sua volta Gesù vive in ciascuno di noi; è a Lui che diamo l'elemosina nella persona dei poveri.
In noi Gesù soffre persecuzione ( At 9,4 ); in noi, con la mortificazione, completa ciò che ancora manca alle sue sofferenze; in noi Egli combatte, in noi trionfa.
Uniti a Gesù noi entriamo nel santuario della SS. Trinità perché siamo incorporati con Lui e perciò figli della divina famiglia.
Figli di Dio abbiamo Dio per Padre; lo amiamo per mezzo di Gesù, ed Egli ci ama in Gesù.
Lo Spirito Santo ci unisce e ci unirà eternamente.
Egli è e resterà il nodo di questa unione finché siamo e rimarremo in Gesù Cristo.
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