L'ideale cristiano e religioso |
Rallegratevi dunque nel Signore, incessantemente.
Ve lo ripeto: Rallegratevi ( Fil 4,4 ).
Dio creò i suoi figli per la gioia, e fece tutto perché vivano nella gioia.
Che cosa è la creazione, che cosa è la santificazione se non un'ordinazione alla beatitudine naturale o soprannaturale, un'effusione della gioia divina?
Che cosa è l'Eucaristia se non un'inesauribile fonte di gioia aperta nella Chiesa e in ciascun'anima?
Egli vuole che noi viviamo in gioia.
Gesù lo domandò nella sua preghiera suprema:
Padre santo, io prego perché essi abbiano in sé la pienezza della mia gioia ( Gv 17,13 ).
Lo stesso dolore deve convertirsi e rivolgersi in gioia.
La sant'anima di Cristo conteneva nel medesimo tempo delle gioie immense e immensi dolori.
Colla parte inferiore ella era immersa nell'estrema agonia; colle sue cime, penetrava nel giubilo divino.
Ma la gioia dominava ogni altro sentimento:
in essa venivano a fondersi tutti i suoi patimenti ed immolazioni, perché Gesù sapeva che le sue immolazioni, quanto più erano dure, tanto più davano gloria a Dio e preparavano alla sua Umanità una più alta esaltazione.
L'anima nostra può così essere desolata e lieta: desolata in quella parte inferiore, che s'accosta ai sensi; lieta in quelle vette, che sono governate dalla volontà.
Anche nelle ore più dure, il dolore non abita da solo in noi, ma abbiamo anche Colui che consola:
Pregherò il Padre ed egli vi darà un Consolatore, perché rimanga sempre con voi.
È lo Spirito di verità … Egli sarà in voi.
Restiamo nella gioia, e sarà un dimorare nello Spirito Santo.
Ricordiamoci che la comunione ci ha immersi in Colui che S. Caterina da Siena amava chiamare l'oceano della pace
La gioia è un culto che deve rendersi a Dio.
Essa è il barometro dell'anima: il suo grado indica il grado dell'amore.
Il cristiano dev'essere un seminatore di gioia e vuol fare grandi cose.
La gioia è una delle più irresistibili potenze del mondo:
essa placa, disarma, conquista, trascina.
L'anima allegra è apostolo, attira a Dio gli uomini manifestando loro ciò che in lei produce la presenza di Dio.
Perciò lo Spirito Santo ci dà questo consiglio:
Non t'affliggere mai, perché la gioia in Dio è la tua forza ( Nechem VIII, 10 ).
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