Mezzi di perfezione

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14 d - Gesù Cristo in mezzo a noi

Possiamo considerare Dio presente nel luogo dove siamo, perché Nostro Signore dice nel Vangelo di S. Mt 18,20, che:

« dove sono due o tre persone riunite nel mio nome, io sono in mezzo ad esse ».

Riflessioni:

Non è forse una gran felicità, trovandoci adunati coi nostri fratelli, sia per fare orazione, sia per qualsivoglia esercizio, esser certi di stare nella compagnia di Nostro Signore e di averlo in mezzo a noi?

Sì, Egli è in mezzo a noi per darci il suo Santo Spirito, e per Esso dirigere tutte le nostre azioni e tutta la nostra vita;

Egli è in mezzo a noi per stringerci insieme, adempiendo Egli stesso quanto domandò per noi al suo Padre prima di morire, con quelle parole in S. Gv 17,21-22

« Fa che siano una sola cosa in noi, come tu, o Padre, e io siamo una sola cosa, affinché siano consumati nell'unità »;

formino cioè talmente una sola cosa, e si tengano insieme uniti per modo da non avere che un medesimo spirito, che è lo spirito di Dio, da non disunirsi mai.

Gesù Cristo è in mezzo a noi nei nostri esercizi, per infondere in noi lo spirito del nostro stato, e per mantenerci e confermarci nel possesso del medesimo spirito, che è per noi la fonte e il consolidamento della nostra salute, se lo possederemo sempre saldo e puro.

Gesù Cristo è in mezzo a noi per insegnarci le verità e le massime del Vangelo, per penetrarne il nostro cuore, e per ispirarci a farne la norma della nostra vita, per darcene l'intelligenza e farci conoscere la maniera di metterle in pratica, la quale sia per noi la più accetta a Dio e la più conforme al nostro stato.

Gesù Cristo è in mezzo a noi per spronarci a rendere la pratica delle stesse massime del Vangelo uniformi nella nostra Congregazione, affini di conservare sempre un'intera e perfetta unione tra noi.

Gesù Cristo è in mezzo a noi nei nostri esercizi, affinché tutte le nostre azioni, essendo ordinate a Gesù Cristo come a loro centro, siano in lui una sola cosa con l'unione che avranno con Gesù Cristo operante in noi e per noi.

Gesù Cristo è in mezzo a noi nei nostri esercizi, per renderli compiti e perfetti:

poiché Gesù Cristo è, rispetto a noi, come il sole, il quale non solo comunica alle piante la virtù di fruttificare, ma conferisce anche ai loro frutti la bontà e la perfezione, la quale è più o meno grande secondo che sono essi più o meno esposti ai raggi del sole.

Per tal modo noi facciamo i nostri esercizi e le azioni proprie del nostro stato, con maggiore o minore perfezione, a seconda che tali esercizi e azioni hanno più o meno relazione, convenienza e unione con Gesù Cristo.

Frutti:

Il modo di metterci alla presenza di Dio, considerando Gesù Cristo in mezzo a noi, può produrre tre diversi frutti:

Il primo è che tutte le nostre azioni si riferiscano a Gesù Cristo e tendano a lui, come a loro centro, e traggano tutta la virtù loro da lui, come i tralci traggono il succo dalla vite; e per tal modo si crea un movimento continuo delle nostre azioni a Gesù Cristo e di Gesù Cristo a noi, essendo egli che infonde in esse lo spirito che dà loro la vita.

Il secondo frutto è quello di farci contrarre stretta unione con Gesù Cristo, il quale vive in noi e nel quale noi viviamo, come ben si esprime l'Apostolo; da ciò ne segue che non possiamo far nulla senza di Gesù, com'egli stesso ci avverte, e che egli tutto fa in noi, perché abita in noi e noi abitiamo in lui, il che fa, com'egli dice, che noi portiamo molto frutto.

Il terzo frutto del detto modo di considerare Gesù Cristo in mezzo a noi, è riposto nel diffondere ch'egli fa in noi il suo spirito, com'egli asserisce che è lo « Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo conosce ».

Lo Spirito Santo infatti anima le nostre azioni, nelle quali infonde il suo spirito vivificante, e fa che non siano in noi azioni morte, considerate non solo come azioni puramente cristiane, ma anche rispetto allo stato e alla perfezione nostra, la quale richiede che sia in esse una speciale perfezione.

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