Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti

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Pratiche di pietà

Assistenza alla S. Messa

La S. Messa è la regina delle devozioni.

Se si deve sacrificare si sacrifichi tutto il resto, ma non la S. Messa che è il vero centro della liturgia, perché nessun altra opera di pietà dà tanta gloria a Dio, tanto suffragio ai defunti, tanta gioia agli Angeli quanto la S. Messa.

Tuttavia anche la Messa va collocata dopo il dovere, perché il dovere è obbligatorio e la Messa nei giorni feriali è facoltativa.

Bisogna anche tener conto della salute;

chi è molto debole e ha molta strada da fare, oppure deve andare in una Chiesa glaciale, non può pretendere dal Signore il miracolo dell'incolumità.

Se invece si richiede solo un po' di sacrificio, allora non bisogna mancare.

Come assistere alla S. Messa?

L'ideale è l'assistenza liturgica, ma se non si vede, se ci è capitato di dimenticare il messalino a casa, conviene meditare sulla Passione del Signore.

Se nella vostra Chiesa c'è sempre Messa da morto, non siete obbligati a meditare sempre sul Dies ire, potete leggere la Messa del giorno.

La S. Messa collettiva dei Catechisti sarà seguita liturgicamente;

privatamente ognuno può ascoltarla liturgicamente o meditando.

Seguire la liturgia significa fare un esercizio religioso pubblico a nome della società che è la Chiesa, quindi non è neppure un culto individuale.

Perché l'assistenza alla Messa sia liturgica occorre:

1º) rispondere al testo dialogato,

2º) seguire il testo monologato,

3º) uniformarsi a certi segni e gesti del Sacerdote,

4º) accompagnare con la mente e con il cuore le parti essenziali della Messa.

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