Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti |
la Messa non è un soliloquio ma ha un carattere di dialogo e qualcosa di drammatico tanto più la Messa solenne e specialmente la Messa pontificale con le parti a solo, le parti con risposta e il coro.
Infatti la Messa viene chiamata "azione" per eccellenza - azione drammatica - e allora bisogna fare la propria parte e non quella altrui.
Non è liturgico far leggere l'epistole e il vangelo in italiano mentre sono recitate dal Sacerdote che nessuno più ode;
così pure far dire il Pater da tutti mentre deve dirlo solo il celebrante.
Si devono recitare collettivamente solo le parti che sono cantate dal coro nella Messa solenne, il Sanctus gli Agnus Dei, e le frasi minori;
il Gloria e il Credo ma cominciando da "ed in terra" e da "Patrem" e non dalle prime parole che deve dire solo il Sacerdote.
Al Kyrie bisogna stare attenti per non sbagliare, è il Sacerdote che inizia e finisce, i Kyrie sono tre al Padre poi ci sono tre Christe al Figlio, poi ancora tre Kyrie allo Spirito Santo.
Bisogna che i fedeli rispondano con un tono solo che non anticipino e che non facciano strascichi, chi dà il ritmo è il Sacerdote, se è un po' lento si rallenta, se è più svelto si accelera.
Questo è importantissimo e devono saperlo quelli che regolano l'assistenza liturgica.
I Catechisti devono insegnare ai loro allievi a recitare bene le preghiere in chiesa, soprattutto a non precipitarsi.
La precipitazione è la morte della devozione.
Nelle preghiere della Messa non oltrepassare il Sacerdote, aspettare che abbia finito.
Se si tratta di altre preghiere, non della Messa aspettare che chi le guida abbia finito e non fare strascichi.
Ci sono persone che non danno tregua, attaccano prima del tempo mentre invece andrebbe bene una piccola pausa.
Bisogna far pronunciare esattamente il latino, è facile sbagliare le finali.
Non andare in fretta.
Se uno va adagio capisce qualcosa almeno.
Bisogna insegnare subito bene le preghiere e non lasciar mescolare il latino e l'italiano.
Il Credo si recita in piedi, ma se tutti in una chiesa si inginocchiano è meglio inginocchiarsi per l'uniformità.
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