Summa Teologica - I |
1 Sent., Prol., a. 3, qc.1
Pare che la dottrina sacra sia una scienza pratica.
1. Secondo Aristotele [ Met. 2,1 ] « il fine della scienza pratica è l'operazione ».
Ora, la dottrina sacra è ordinata precisamente all'operazione, secondo il detto di S. Giacomo [ Gc 1,22 ]: « Siate di quelli che mettono in pratica la parola, e non soltanto ascoltatori ».
Quindi la dottrina sacra è una scienza pratica.
2. Si suole dividere la dottrina sacra in legge antica e legge nuova.
Ma la legge appartiene alla scienza morale, che è una scienza pratica.
Quindi la dottrina sacra è una scienza pratica.
Ogni scienza pratica tratta di realtà operabili dall'uomo, come la morale degli atti umani e l'edilizia degli edifici.
Ora, la dottrina sacra tratta principalmente di Dio, del quale l'uomo è piuttosto fattura [ che fattore ]: essa non è dunque una scienza pratica, ma piuttosto una scienza speculativa.
Abbiamo già detto [ a. prec., ad 2 ] che la dottrina sacra, pur essendo una, si estende agli oggetti delle varie scienze filosofiche a motivo della ragione formale, o aspetto speciale, sotto cui li riguarda, cioè in quanto conoscibili mediante il lume divino.
Per questo, sebbene tra le scienze filosofiche vi sia distinzione fra quelle speculative e quelle pratiche, tuttavia la dottrina sacra comprende sotto di sé i due aspetti: come anche Dio con la medesima scienza conosce se stesso e le sue opere.
Tuttavia è più speculativa che pratica, poiché si occupa più delle cose divine che degli atti umani, dei quali tratta solo in quanto attraverso di essi l'uomo è ordinato alla perfetta conoscenza di Dio, nella quale consiste la beatitudine eterna.
E con ciò vengono risolte le obiezioni.
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