Summa Teologica - I

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Articolo 2 - Se il nome Padre sia il nome proprio di una persona divina

Infra, q. 40, a. 2

Pare che il nome Padre non sia il nome proprio di una persona divina.

Infatti:

1 . Padre è un nome che indica relazione.

Ma la persona è una sostanza individuale.

Quindi padre non sta a indicare il nome proprio di una persona.

2. Generante è più generico di padre: poiché ogni padre è generante, ma non viceversa.

Ora, come si è già detto precedentemente [ a. prec., ad 1 ], i nomi più comuni e più indeterminati sono più adatti, quando parliamo delle realtà divine.

Quindi per indicare una persona divina sono più adatti i termini di generante e di genitore che non quello di padre.

3. Un'espressione metaforica non può essere il nome proprio di nessuno.

Ma nell'uomo soltanto per metafora il verbo [ mentale ] viene chiamato parto o prole [ della mente ], per cui soltanto in senso metaforico si chiama padre chi lo produce.

Quindi neppure in Dio si può chiamare Padre in senso proprio colui che è il principio del Verbo.

4. Ciò che è attribuito alla divinità in senso proprio si predica di Dio prima che delle creature.

Ma la generazione va attribuita alle creature prima che a Dio: poiché si ha generazione in senso più proprio quando una cosa deriva da un'altra e si distingue da essa non soltanto in forza di una relazione, ma anche per la sostanza.

Quindi il nome di Padre, che viene desunto dalla generazione, non Pare che possa essere il nome proprio di una persona divina.

In contrario:

È detto nei Salmi [ Sal 89,27 ]: « Egli mi invocherà: Tu sei mio Padre ».

Dimostrazione:

Il nome proprio di una persona significa ciò che la distingue da tutte le altre.

Come infatti nel concetto di uomo rientrano l'anima e il corpo, così nel concetto di questo uomo rientrano questa anima e questo corpo, come dice Aristotele [ Met. 7,10 ]: poiché in forza di essi questo uomo si distingue da tutti gli altri.

Ora, ciò che distingue la persona del Padre da tutte le altre è la paternità.

Quindi il termine Padre, che esprime la paternità, è il nome proprio della persona del Padre.

Analisi delle obiezioni:

1. In noi la relazione non è una persona sussistente: perciò nelle creature il nome padre non significa una persona, ma solo una relazione della persona.

Invece in Dio non è così, come falsamente credettero alcuni: infatti la relazione indicata dal termine Padre è [ in questo caso ] una persona sussistente.

Per cui sopra [ q. 29, a. 4 ] abbiamo detto che in Dio il termine persona significa la relazione in quanto sussistente nella natura divina.

2. Ogni cosa, come dice il Filosofo [ De anima 2,4 ], va denominata specialmente in base alla perfezione e al fine.

Ora, la generazione indica semplicemente il divenire, mentre la paternità significa la generazione già completa.

Quindi è più adatto per la persona divina il nome di Padre che non quello di generante o genitore.

3. Il nostro verbo [ mentale ] non è un sussistente di natura umana, per cui non può essere detto propriamente generato o figlio.

Invece il Verbo divino è un sussistente di natura divina: per cui in senso proprio, e non per metafora, viene chiamato Figlio, e Padre il suo principio.

4. I nomi di generazione e di paternità, come tutti gli altri nomi che vengono attribuiti a Dio in senso proprio, vanno riferiti prima a Dio che alle creature se si guarda al significato, sebbene non [ sia così ] se si guarda al loro modo di significare.

Quindi l'Apostolo [ Ef 3,14s ] dice: « Piego le ginocchia davanti al Padre del Signore nostro Gesù Cristo, dal quale ogni paternità in cielo e in terra prende nome ».

Il che può vedersi così.

È chiaro che la generazione viene specificata dal suo termine, che è la forma [ o natura ] dell'essere generato.

E quanto più questa è vicina alla natura del generante, tanto più vera e perfetta risulta la generazione: infatti la generazione univoca è più perfetta di quella non univoca proprio perché appartiene al concetto di generante produrre un essere di forma [ o natura ] simile alla propria.

Quindi anche il fatto che nella generazione divina la forma del generante e del generato sia la stessa numericamente, mentre nelle creature non è la stessa di numero, ma solo di specie, dimostra che la generazione, e di conseguenza la paternità, si trova prima in Dio che nelle creature.

Per cui il fatto stesso che in Dio la distinzione tra generante e generato sia data solo da [ una diversità di ] relazioni fa vedere meglio quanto sia vera la generazione e la paternità divina.

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