Summa Teologica - I |
In 1 Sent., d. 14, q. 2, a. 2
Pare che la missione invisibile di una persona divina non avvenga solo mediante il dono della grazia santificante.
1. La missione di una persona divina corrisponde alla donazione della medesima.
Se dunque la persona non viene mandata se non secondo il dono della grazia santificante, non sarà la Persona divina a essere donata, ma solo i suoi doni.
E questo è l'errore di quanti dicono che non ci è dato lo Spirito Santo, ma i suoi doni.
2. La preposizione mediante [ secundum ] indica un rapporto di causa.
Ora, la grazia non è la causa per cui noi abbiamo la Persona divina, ma al contrario la Persona divina è la causa per cui noi abbiamo la grazia, secondo quanto è scritto [ Rm 5,5 ]: « L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato ».
Quindi non è esatto affermare che la Persona divina è inviata mediante il dono della grazia santificante.
3. S. Agostino [ De Trin. 4,20.27 ] insegna che il Figlio « è detto inviato quando è percepito nel tempo dalla nostra mente ».
Ora, il Figlio è conosciuto non solo mediante la grazia santificante, ma anche mediante le grazie gratis datae, come la fede e la scienza.
Quindi la Persona divina non ci è data solo mediante il dono della grazia santificante.
4. Rabano Mauro [ Enarr. in Epist. Pauli 11, su 1 Cor 12,11 ] dice che lo Spirito Santo fu dato agli Apostoli perché compissero dei miracoli.
Ora, questo non è un dono di grazia santificante, ma di grazia gratis data.
Perciò la persona divina non è data solo attraverso il dono della grazia santificante.
S. Agostino [ De Trin. 15,27.48 ] dice che « lo Spirito Santo procede temporalmente per santificare le creature ».
Ma la missione è una processione temporale.
Non avvenendo dunque la santificazione della creatura se non mediante la grazia santificante, ne segue che la missione invisibile della Persona divina si ha in modo esclusivo mediante la grazia santificante.
A una persona divina spetta di essere inviata perché può cominciare a esistere in un modo nuovo in qualcuno; e di essere donata perché può venire in possesso di qualcuno.
Ora, senza la grazia santificante non si ha né l'una né l'altra di queste due cose.
Dio infatti si trova comunemente in tutte le cose per essenza, per potenza e per presenza, come la causa negli effetti che partecipano la sua bontà.
Ma al di sopra di questo modo comune ce n'è uno speciale riservato alle creature razionali, nelle quali Dio è presente come ciò che è conosciuto è in chi conosce, e ciò che è amato è in chi ama.
E siccome la creatura razionale, conoscendo e amando, con la sua operazione raggiunge Dio stesso, si dice che Dio, secondo questo modo speciale, non solo è nella creatura razionale, ma anche abita in essa come in un suo tempio.
Quindi nessun altro effetto, all'infuori della grazia santificante, può far sì che una Persona divina sia presente in un modo nuovo nella creatura razionale.
Per cui solo mediante la grazia santificante la Persona divina è mandata e procede nel tempo.
- E così pure noi diciamo di avere o possedere solo quelle cose di cui possiamo usare e godere a nostro piacimento.
Ora, il poter godere di una Persona divina si ha soltanto mediante il dono della grazia santificante.
- E tuttavia con questo medesimo dono della grazia santificante lo Spirito Santo è posseduto, e abita nell'uomo.
Per cui lo stesso Spirito Santo è dato e inviato.
1. Mediante il dono della grazia santificante la creatura razionale viene elevata non solo fino a usare liberamente del dono creato [ che è la grazia ], ma anche sino a fruire della stessa Persona divina.
Quindi la missione invisibile avviene mediante il dono della grazia santificante, e tuttavia viene data anche la Persona divina.
2. La grazia santificante dispone l'anima a ricevere la Persona divina; ed è precisamente questo che si vuole affermare quando si dice che lo Spirito Santo è dato mediante il dono della grazia santificante.
E tuttavia lo stesso dono della grazia viene dallo Spirito Santo; il che viene indicato da quelle parole: « L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo ».
3. Sebbene il Figlio possa essere conosciuto da noi anche per altri suoi effetti, tuttavia non a motivo di questi abita in noi ed è posseduto da noi.
4. L'attività dei miracoli serve a manifestare la grazia santificante, come il dono della profezia e qualsiasi altra grazia gratis data.
Per cui S. Paolo [ 1 Cor 12,7 ] chiama quest'ultima: « manifestazione dello Spirito ».
Si dice dunque che agli Apostoli fu dato lo Spirito Santo per fare miracoli in quanto ché fu data loro la grazia santificante accompagnata dal corrispondente segno manifestativo.
- Se invece [ a qualcuno ] venisse dato solo questo segno manifestativo della grazia senza la grazia santificante, non si potrebbe dire puramente e semplicemente che [ gli ] è stato dato lo Spirito Santo, ma si dovrebbe aggiungere qualche specificazione, come si fa quando si dice che a qualcuno è dato lo spirito profetico o taumaturgico, in quanto gli è stato concesso dallo Spirito Santo il potere di profetare o di operare miracoli.
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