Summa Teologica - I |
In 2 Sent., d. 13, q. 1, a. 2; In Ioan., c. 1, lect. 3
Pare che si possa parlare propriamente di luce negli esseri spirituali.
1. S. Agostino [ De Gen. ad litt. 4,28.45 ] insegna che negli esseri spirituali « c'è una luce migliore e più certa »; e così pure che « Cristo non è chiamato luce come è detto pietra, ma nel primo caso lo è in senso proprio, nel secondo in senso figurato ».
2. Dionigi [ De div. nom. 4 ] mette la parola luce tra i nomi intellettuali di Dio.
Ora, i nomi intellettuali si applicano in senso proprio agli esseri spirituali.
Quindi il termine luce viene loro applicato in senso proprio.
3. L'Apostolo [ Ef 5,13 ] dice: « Tutto quello che si manifesta è luce ».
Ora la manifestazione, presa in senso proprio, si riscontra più negli esseri spirituali che in quelli materiali.
Quindi anche la luce.
S. Ambrogio [ De fide 2, Prol. ] pone lo splendore fra i termini metaforici che vengono applicati a Dio.
Trattando di un termine, possiamo parlarne in due modi: o risalendo alla sua accezione originaria, oppure attendendo al suo uso.
Prendiamo p. es. il termine visione: esso fu usato dapprima per indicare l'atto della vista sensibile, ma per la dignità e certezza di questo senso fu esteso, nell'uso comune, a ogni atto conoscitivo degli altri sensi ( diciamo infatti: Guarda che sapore ha, come odora, come è caldo ), e infine alla conoscenza intellettuale, come in quel passo [ Mt 5,8 ]: « Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio ».
E la stessa cosa va detta a proposito del termine luce.
Da principio infatti la parola fu adottata per significare ciò che rende possibile la manifestazione nel campo visivo, ma in seguito fu estesa a qualunque mezzo manifestativo, in tutti i campi della conoscenza.
- Se dunque prendiamo il termine luce nella sua accezione originaria, allora nel mondo spirituale ha un significato metaforico, come dice S. Ambrogio [ l. cit. ]; se invece lo prendiamo nel senso corrente, che lo estende a ogni manifestazione, allora ha un significato proprio anche nel mondo spirituale.
E con queste spiegazioni si risolvono anche le obiezioni.
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