Summa Teologica - I |
In 2 Sent., d. 15, q. 3, a. 3
Pare che la benedizione e la santificazione non siano bene appropriate al settimo giorno.
1. Si suole chiamare benedetto o santo un tempo perché in esso o si fa un bene o si evita un male.
Ma Dio non guadagna né perde nulla sia che operi, sia che cessi dall'operare.
Non era dunque necessaria una speciale benedizione e santificazione per il settimo giorno.
2. La parola benedizione deriva da bene.
Ma il bene è diffusivo e comunicativo di se stesso, al dire di Dionigi [ De div. nom. 4,20 ].
Quindi si dovevano benedire i giorni nei quali [ Dio ] produsse le creature piuttosto che quello nel quale cessò dal produrle.
3. Si è già ricordata sopra una specie di benedizione per le singole creature quando per ciascuna delle opere si è detto: « Dio vide che era cosa buona ».
Quindi è superflua la benedizione del settimo giorno, dopo la creazione di tutte le cose.
Sta scritto [ Gen 2,3 ]: « Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso aveva cessato da ogni suo lavoro ».
Come si è già detto [ a. 2 ], il riposo di Dio nel settimo giorno viene preso in due sensi.
Primo, per indicare che, pur conservando e governando il creato, Dio cessò allora dal fare opere nuove.
Secondo, per significare che si riposò in se stesso, dopo le opere.
- Nel primo senso compete al settimo giorno la benedizione perché questa, come si è visto [ q. 72, ad 4 ], ha rapporto con la moltiplicazione [ degli esseri ].
E per tale ragione fu detto alle creature che benedisse: « Crescete e moltiplicatevi ».
Ora, la moltiplicazione avviene mediante il governo delle creature, in quanto si ha la generazione di un essere dal proprio simile.
- Quanto invece al secondo senso compete al settimo giorno la santificazione.
Infatti la santificazione per qualsiasi cosa consiste massimamente nel trovare riposo in Dio: per cui vengono dette sante le cose [ totalmente ] dedicate a Dio.
1. Il settimo giorno è santificato non per il fatto che rimanga in Dio la capacità di guadagnare o di perdere qualcosa, ma perché egli dà incremento alle creature moltiplicandole e facendole riposare in Dio.
2. Nei primi sei giorni gli esseri furono prodotti nelle loro cause primordiali.
In seguito però da quelle cause primordiali derivarono la moltiplicazione degli esseri e la loro conservazione: il che rientra nella bontà di Dio.
Ma la perfezione di questa bontà risplende specialmente nel fatto che in essa sola Dio stesso trova riposo, e noi pure possiamo trovarvi riposo, godendo di essa.
3. Il bene ricordato nei singoli giorni riguarda la prima effettuazione della natura, mentre la benedizione del settimo giorno si riferisce alla propagazione della natura.
Indice |