Summa Teologica - I |
In 2 Sent., d. 19, q. 1, a. 3; In 4 Sent., d. 44, q. 2, a. 1, sol. 4, ad 1
Pare che l'uomo nello stato di innocenza fosse passibile.
1. « Sentire è una specie di passività » [ De anima 2,11 ].
Ma all'uomo nello stato di innocenza non sarebbe mancata la sensibilità.
Quindi egli era passibile.
2. Anche il sonno è una specie di passività.
Ma l'uomo nello stato di innocenza avrebbe dormito: leggiamo infatti [ Gen 2,21 ] che « Dio fece scendere un torpore sull'uomo ».
Quindi doveva essere passibile.
3. Nello stesso passo la Scrittura aggiunge: « gli tolse una delle costole ».
Quindi l'uomo sarebbe stato passibile fino a subire l'amputazione di una delle sue parti.
4. Il corpo dell'uomo era molle.
Ma un corpo molle è naturalmente passivo di fronte a un corpo duro.
Se quindi il corpo del primo uomo si fosse scontrato con un corpo duro avrebbe patito una contusione.
E così il primo uomo era passibile.
Se l'uomo fosse stato passibile sarebbe stato anche corruttibile, poiché « la passività intensificata porta alla distruzione della sostanza » [ Topic. 6,6 ].
Il termine passione viene preso in due diversi significati.
Primo, in senso proprio: e allora si dice che una cosa subisce una passione quando viene tolta dalla sua disposizione naturale.
La passione infatti è un effetto dell'azione, e in natura i contrari agiscono e patiscono reciprocamente, poiché l'uno tende a modificare le disposizioni naturali dell'altro.
- Secondo, in senso comune: e allora sta a indicare qualsiasi mutazione, anche se serve alla perfezione naturale di un essere; per cui l'intellezione e la sensazione sono « un certo patire ».
Stando dunque a questo secondo significato l'uomo nello stato di innocenza era passibile, e pativa tanto nell'anima quanto nel corpo.
Se invece ci riferiamo al primo significato del termine, allora l'uomo era impassibile sia nell'anima che nel corpo, così come era anche immortale: poteva infatti impedire ogni patimento allo stesso modo della morte, se si fosse conservato immune dal peccato.
1, 2. È evidente la risposta alle prime due obiezioni.
Infatti il sentire e il dormire non tolgono la disposizione naturale, ma sono ordinati al bene della natura.
3. Come abbiamo notato sopra [ q. 92, a. 3, ad 2 ], quella costola si trovava in Adamo in quanto questi era il principio del genere umano: come nell'uomo, quale principio della generazione, si trova attualmente il seme.
Come quindi il distacco del seme avviene senza una disposizione contraria alla disposizione naturale dell'uomo, così dobbiamo pensare dell'amputazione di quella costola.
4. Nello stato di innocenza il corpo dell'uomo poteva essere preservato dalle lesioni dei corpi duri in parte con la ragione, capace di evitare le cose nocive, e in parte con l'aiuto della provvidenza divina, che avrebbe impedito qualsiasi scontro improvviso, da cui sarebbe potuto derivare un danno.
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