Summa Teologica - I |
I-II, q. 81, a. 2; In 2 Sent., d. 20, q. 2, a. 3; De Verit., q. 18, a. 7; De Malo, q. 4, a.
Pare che allora gli uomini non sarebbero nati nello stato di giustizia [ originale ].
1. Ugo di S. Vittore [ De sacram. 1,6,24 ] scrive: « Il primo uomo, prima del peccato, certamente avrebbe generato i figli senza peccato, però senza trasmettere l'eredità della giustizia paterna ».
2. Come insegna l'Apostolo [ Rm 5,16ss ], la giustizia dipende dalla grazia.
Ora, la grazia non si trasmette, perché altrimenti sarebbe di ordine naturale, ma viene infusa direttamente da Dio.
Quindi i bambini non sarebbero nati nello stato di giustizia.
3. La giustizia ha sede nell'anima.
Ma l'anima non deriva per generazione.
Quindi neppure la giustizia sarebbe stata trasmessa di padre in figlio.
S. Anselmo [ De conc. virg. 10 ] scrive che « se l'uomo non avesse peccato, i figli da lui generati avrebbero ricevuto la giustizia, insieme con l'anima razionale ».
Per legge di natura l'uomo genera un essere a sé consimile nella specie.
Quindi in tutti gli accidenti derivanti dalla natura della specie è necessario che i figli assomiglino ai loro genitori, a meno che non vi sia un difetto nell'operazione della natura; difetto che era impossibile nello stato di innocenza.
Per quanto riguarda invece gli accidenti individuali non è necessario che i figli assomiglino ai genitori.
- Ora la giustizia originale, in cui fu creato il primo uomo, era un « accidente » appartenente alla natura della specie - non come una realtà prodotta dai princìpi essenziali della specie, ma come un dono elargito da Dio a tutta la natura -.
E ciò appare dal fatto che gli opposti appartengono a un unico genere; ora il peccato originale, che si contrappone a tale giustizia, è denominato peccato di natura, per cui si trasmette di padre in figlio.
Per tale motivo dunque i figli sarebbero stati simili ai loro genitori anche nella giustizia originale.
1. L'affermazione di Ugo [ di S. Vittore ] va riferita non all'abito della giustizia, ma alle opere compiute.
2. Alcuni dicono che i bambini allora non sarebbero nati con la giustizia gratuita, principio del merito, ma con la sola giustizia originale.
Siccome però il fondamento della giustizia originale, in cui fu creato l'uomo, sta nella subordinazione soprannaturale della ragione a Dio, e questa si ottiene con la grazia santificante, come si è visto [ q. 95, a. 1 ], è necessario affermare che, se i bambini fossero nati nella giustizia originale, sarebbero nati anche in grazia.
Del resto anche il primo uomo, come si è detto [ q. 95, a. 1 ], fu creato in grazia.
Né per questo la grazia sarebbe stata naturale: poiché non sarebbe stata trasmessa per virtù del seme, ma sarebbe stata data all'uomo non appena infusa l'anima razionale.
Come pure, non appena il corpo è disposto, viene infusa da Dio l'anima razionale, che tuttavia non deriva per generazione.
3. Così è risolta anche la terza obiezione.
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