Summa Teologica - I

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Articolo 5 - Se l'angelo custode sia assegnato all'uomo fin dalla nascita

In 2 Sent., d. 11, q. 1, a. 3, corp. et ad 3

Pare che l'angelo custode non sia assegnato all'uomo fin dalla nascita.

Infatti:

1. Gli angeli sono « spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza », come dice S. Paolo [ Eb 1,14 ].

Ma gli uomini incominciano a ricevere l'eredità della salvezza quando sono battezzati.

Quindi l'angelo custode è assegnato all'uomo al momento del battesimo, e non al momento della nascita.

2. Gli uomini sono custoditi dagli angeli in quanto sono da essi illuminati per via di insegnamento.

Ma i bambini appena nati non sono capaci di ricevere l'insegnamento, non avendo ancora l'uso di ragione.

Quindi l'angelo custode non è assegnato ai bambini appena nati.

3. I bambini esistenti nel seno materno, per qualche tempo almeno, hanno l'anima razionale, come l'hanno dopo la nascita.

Ma mentre sono nel seno materno non pare che siano affidati alla custodia di un angelo: infatti i ministri della Chiesa non amministrano loro i sacramenti.

Quindi gli angeli custodi non vengono assegnati agli uomini subito dopo la nascita.

In contrario:

S. Girolamo [ cf. a. 2, s.c. ] sostiene che « ciascun'anima, fin dalla nascita, ha un angelo deputato alla sua custodia ».

Dimostrazione:

Come Origene [ In Mt tract. 13 ] riferisce, ci sono in proposito due opinioni.

Alcuni dicevano che l'angelo custode è assegnato all'uomo al momento del battesimo, altri invece al momento della nascita.

S. Girolamo difende la seconda opinione, e con ragione.

Infatti i benefici largiti da Dio all'uomo in quanto cristiano hanno inizio dal momento del battesimo, p. es. la ricezione dell'Eucaristia e altre cose del genere.

Invece le cose che Dio nella sua provvidenza concede all'uomo in quanto ha un'anima razionale gli vengono concesse fin dal momento in cui, con la nascita, egli entra in possesso di tale natura.

Ora, la custodia degli angeli è un beneficio di questo genere, come risulta chiaro dalle cose dette sopra [ aa. 1,4 ].

Quindi l'uomo ha un angelo deputato alla sua custodia dal momento della nascita.

Analisi delle obiezioni:

1. Se si considera l'effetto finale della custodia degli angeli, che è il raggiungimento della salvezza, è vero che gli angeli sono inviati efficacemente in ministero solo nel caso di coloro che ricevono l'eredità della salvezza.

Tuttavia tale ministero angelico non è negato agli altri, sebbene riguardo a loro non abbia l'efficacia di condurli alla salvezza.

Conserva comunque una certa efficacia anche riguardo a loro, in quanto li preserva da molti mali.

2. La custodia è ordinata, come a suo ultimo e precipuo effetto, a illuminare l'uomo per via di insegnamento.

Tuttavia essa opera anche molti altri effetti necessari ai bambini, quali p. es. tenere a freno i demoni e impedire altri danni, sia corporali che spirituali.

3. Finché è nel seno materno il bambino non è del tutto separato dalla madre, ma per il legame che a lei lo unisce è ancora qualcosa della madre: come il frutto che pende dall'albero è qualcosa dell'albero.

Si può quindi ritenere come opinione probabile che l'angelo che custodisce la madre custodisca pure il bambino chiuso nel suo seno.

Alla nascita invece, quando esso si separa dalla madre, gli viene assegnato un angelo custode particolare, come insegna S. Girolamo [ l. cit. ].

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