Summa Teologica - I-II |
Pare che la scelta non riguardi soltanto le azioni umane.
1. La scelta ha per oggetto i mezzi ordinati al fine.
Ora, sono mezzi non soltanto gli atti, ma anche gli strumenti, come fa osservare Aristotele [ Phys. 2,3 ].
Quindi la scelta non riguarda soltanto gli atti umani.
2. L'azione è distinta dalla contemplazione.
Ma la scelta si verifica anche nella contemplazione: in quanto cioè un'opinione può essere preferita a un'altra.
Quindi la scelta non è limitata agli atti umani.
3. Coloro che eleggono degli uomini ai vari uffici, civili o ecclesiastici, non compiono su di essi alcuna azione.
Quindi la scelta non riguarda soltanto le azioni umane.
Il Filosofo [ Ethic. 3,2 ] scrive che « nessuno sceglie se non quanto pensa di poter compiere da se stesso ».
La scelta ha per oggetto i mezzi, come l'intenzione ha per oggetto il fine.
Ora, il fine o è un'azione, o è una certa realtà.
Ma anche in quest'ultimo caso è necessario che intervenga un'azione umana: o perché l'uomo produce la realtà che costituisce il fine, come il medico produce la guarigione ( infatti si dice che il fine del medico è produrre la guarigione ), oppure perché l'uomo in qualche maniera fa uso o gode della realtà che costituisce il fine: come il fine dell'avaro è il danaro, o il possesso del danaro.
E lo stesso argomento vale per i mezzi ordinati al fine.
Infatti è necessario che quanto è ordinato a un fine o sia un'azione, oppure una realtà con l'intervento di un'azione, la quale o dovrà produrre il mezzo ordinato al fine, o servirsi di esso.
E in questo modo la scelta ha sempre per oggetto delle azioni umane.
1. Gli strumenti sono ordinati al fine, poiché l'uomo ne fa uso per il fine.
2. Nella contemplazione stessa non manca l'atto dell'intelletto, che accetta questa o quell'altra opinione.
È invece l'azione esterna che si contrappone alla contemplazione.
3. Chi elegge il vescovo o il principe della città sceglie precisamente di indicarlo per quell'ufficio.
Altrimenti, se non si richiedesse alcuna azione da parte sua per l'istituzione suddetta, egli non avrebbe la facoltà di eleggere.
E similmente, ogniqualvolta si tratta di preferire una cosa a un'altra, si ha sempre una qualche azione da parte di chi sceglie.
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