Summa Teologica - II-II

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Articolo 11 - Se il vizio contro natura sia una specie della lussuria

In 4 Sent., d. 41, q. 1, a. 4, sol. 2; De Malo, q. 15, a. 1, ad 7; a. 3

Pare che il vizio contro natura non sia una specie della lussuria.

Infatti:

1. Nell'enumerazione sopra [ a. 10, ob. 2 ] riferita delle specie della lussuria non si fa alcun cenno al vizio contro natura.

Perciò questo non è una specie della lussuria.

2. La lussuria si contrappone alla virtù: e così rientra nella malizia.

Invece il vizio contro natura non rientra nella malizia, ma nella bestialità, come nota il Filosofo [ Ethic. 7,5 ].

Quindi il vizio contro natura non è una specie della lussuria.

3. La lussuria consiste in atti ordinati alla generazione umana, come risulta evidente da quanto abbiamo detto [ q. 153, a. 2 ].

Invece il vizio contro natura consiste in atti dai quali non può seguire la generazione.

Quindi il vizio contro natura non è una specie della lussuria.

In contrario:

Il vizio suddetto è enumerato da S. Paolo tra gli altri peccati di lussuria là dove dice [ 2 Cor 12,21 ]: « Non si sono convertiti né dall'immondezza, né dalla fornicazione, né dall'impudicizia »; e la Glossa [ interlin. ] spiega: « L'immondezza equivale alla lussuria contro natura ».

Dimostrazione:

Come già si è notato [ aa. 6,9 ], esiste una specie distinta di lussuria là dove si riscontra un disordine speciale che rende indecente l'atto venereo.

E ciò può avvenire in due modi.

Primo, perché [ tale disordine ] ripugna alla retta ragione: il che si riscontra in tutti i peccati di lussuria.

Secondo, perché oltre a ciò ripugna anche allo stesso ordine naturale e fisiologico dell'atto sessuale proprio della specie umana: e questo viene detto peccato o vizio contro natura.

Il quale può essere compiuto in più modi.

Primo, procurando senza alcun rapporto sessuale la polluzione in vista del piacere venereo: e questo è il peccato di immondezza, che alcuni chiamano mollezza [ o masturbazione ].

- Secondo, praticando l'unione sessuale con esseri di altra specie: e si ha allora la bestialità.

- Terzo, accoppiandosi con il sesso indebito, cioè maschi con maschi e femmine con femmine, come riferisce S. Paolo [ Rm 1,26s ]: e questo è il vizio della sodomia.

- Quarto, non osservando il modo naturale dell'accoppiamento: o perché non si usano i debiti organi, o perché si compie l'atto in altri modi mostruosi e bestiali.

Analisi delle obiezioni:

1. Nel testo a cui si accenna vengono enumerate le [ sole ] specie della lussuria che non ripugnano alla natura umana.

Per questo manca il vizio contro natura.

2. La bestialità differisce dalla malizia, che è il contrario della virtù umana, per un eccesso riguardante la stessa materia.

Per cui si può ridurre al medesimo genere.

3. Il lussurioso non ha di mira la generazione, ma il piacere venereo: il quale può essere ottenuto anche senza gli atti a cui consegue la generazione umana.

E questo è quanto viene ricercato nel vizio contro natura.

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